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Priorità ai punti forti: Sfruttare le nostre competenze per eccellere

Priorità ai punti forti: Sfruttare le nostre competenze per eccellere

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In this episode, the speaker discusses the importance of focusing on our strengths rather than our weaknesses. They emphasize that we often give more attention to our weaknesses, which can hinder our progress. The speaker encourages listeners to identify their strengths and work on improving them, while also acknowledging and addressing their weaknesses. They give examples from sports, such as a swimmer who struggles halfway through a race but excels in the final stretch. The speaker also touches on the issue of procrastination and suggests techniques for combating it. They conclude by reminding listeners that everyone has unique strengths that can contribute to their success, and it is important to focus on and develop those strengths rather than dwelling on weaknesses. Buongiorno a tutti e benvenuti in questo nuovo episodio. In questo nuovo episodio parleremo come argomento dei nostri punti deboli e punti forti, ovvero di quando noi pensiamo alle nostre debolezze e alle nostre capacità in cui riusciamo meglio. Voglio immedesimarvi in alcune situazioni che bene o male tutti noi viviamo, nelle situazioni dove siamo soltanto noi stessi, come ad esempio prima di andare a letto, quando i nostri pensieri ci avvolgono totalmente. Bensì, in questi pensieri si capisce come, se potete tranquillamente immaginarlo, come diamo un'enfasi maggiore alle nostre debolezze, così come nel resto della giornata. Io vi ho tirato fuori l'argomento della tranquillità in noi stessi, quando pensiamo di essere tranquilli, pensiamo a noi stessi, pensiamo sempre alle cose negative, piuttosto che dare un'enfasi alle cose positive che noi viviamo. E' anche un paradosso della vita, dove noi pensiamo sempre a ciò che ci riesce meno, piuttosto che a ciò che ci riesce meglio. Ecco, io vorrei farvi ragionare che ok dare un imprinting, cioè una focalizzazione su cosa non ci riesce bene, per andarla a migliorare. E' una cosa che è stimata da molti, anche io stimo, anche io cerco di migliorare le cose dove non riesco bene. Ho un problema in un determinato settore della vita? Non riesco a parlare con le persone? Beh, io proverò delle diverse tecniche appunto per migliorare le conversazioni con le persone, come può essere o paura o difficoltà ad mostrarmi in pubblico in determinate momenti? Beh, io utilizzerò determinate tecniche per migliorare questi punti deboli. Però io voglio che ci si concentri molto di più sulle nostre capacità, le nostre capacità in cui riusciamo meglio, perché bene o male tutti le abbiamo. C'è chi già le ha scoperte, c'è chi le ha scoperte un po' meno, c'è chi col tempo le capirà. Voglio farvi un semplice esempio. Io, con questo podcast, ho sempre notato, prima di aprire questo podcast, ho sempre notato che bene o male parlavo con tutti, bene o male era abbastanza sciolto. Ovvio che parlare con un computer davanti che registra la tua voce è una maniera ben diversa. Difatti ci sono molte persone che parlano meglio di me, che hanno un speaking migliore davanti a un microfono, davanti a una telecamera, però ovvio, tutti devono imparare e tutti devono calmerare i propri punti deboli. Quindi per cui, notando questa cosa che a me piaceva parlare, piaceva interlocuire con la gente, piaceva raccontare, piaceva questo che sto facendo in questo podcast, ho deciso appunto di aprirlo, anche in seguito alle motivazioni che potete ritrovare nel primo episodio. Bensì, io appunto voglio specializzare questo episodio, questo focus, sul pensare che le nostre capacità sono molto più importanti delle nostre debolezze. Se voglio farvi un esempio sempre riportato al mondo dello sport, prendiamo un caso un nuotatore, nuotatore di fondo, quindi ad esempio una gara di dieci chilometri. Bene, se una gara di dieci chilometri, ovviamente, adesso non sono super esperto di nuoto, ma ci sono sempre delle crisi, dei momenti di difficoltà, eccetera. Mettiamo caso di un nuotatore che intorno a metà gara soffra sempre di momenti di difficoltà, sente di più la fatica, in pratica il suo punto debole, possiamo riassumerlo così. Bensì, gli ultimi due o tre chilometri, lui ha questa sprigionata forza, questa potenzialità di spingere con il ritmo e di staccare tutti. Ovvio che il nuotatore se si concentrerà principalmente sui punti deboli, sui suoi punti deboli, non andrà da nessuna parte, perché si troverà a metà gara, in crisi, e si ritirerà. Bensì, il nuotatore affronterà i suoi punti deboli, li terrà sotto controllo, possiamo dire tra virgolette, li andrà a limitare, vanno a limitare i danni, principalmente i sportivi, nei loro punti deboli, nelle loro capacità che riescono meno. E infine affronterà questi punti deboli, affronterà le fasi più critiche della gara per lui, per poi dare il meglio negli ultimi chilometri. Quindi, starà in coda agli avversari, posso pensare, e poi, alla fine della gara, potrà staccare gli avversari. Potremmo pensare al caso contrario, un nuotatore che a metà gara abbia una condizione eccelsa ogni volta, che vada sempre il doppio, e invece a fine gara sia sempre un po' al limite, in crisi, possiamo dire. Beh, semplicemente basta fare un ragionamento contrario. Se sviluppiamo di più i punti forti, in quel quinto o sesto chilometro, il nuotatore che va al doppio staccherà gli altri, e limiterà la perdita di ritmo gli ultimi chilometri, in modo tale da enfatizzare i punti forti e limitare i punti deboli. Limitare i danni che creano i punti deboli, limitare i danni che creano le nostre debolezze. Perché, così come nella vita, ognuno di noi ha i propri punti forti e i propri punti deboli. Se noi ci concentriamo sempre e sempre sulle nostre debolezze, ciò non va affatto bene. A parte la visione della nostra vita che diventa un po' più un Cuba, perché sempre pensare alle cose che non ci riescono, forse è anche un po' sbagliato, ma enfatizzarle, piuttosto che enfatizzare le proprie capacità, è sbagliato. Cioè, bisogna capire, bisogna essere consci che siamo umani, non tutto ci riesce perfettamente, ma ci sono cose che ci riescono meglio. Ci sono più cose che ci riescono meglio. A tutti riescono meglio determinate cose piuttosto che altre. Ovvio che se noi ci prefiggiamo determinati obiettivi per migliorarle, è un conto. Se noi ci pensiamo e basta, è un altro conto. Vorrei porvi, ad esempio, la semplice domanda qual è un tuo punto forte? Qual è una tua capacità che ti riesce meglio piuttosto che altre? Oppure, allo stesso tempo, ti pongo la domanda qual è una tua debolezza? Scommetto che, se ti ponessi queste due domande in questo esatto momento, stoppando l'audio, ci metteresti molto meno ad esprimere la tua risposta nella seconda domanda piuttosto che sulla prima. Per questo voglio creare una situazione in cui vengono enfatizzati i propri caratteri principali. Inoltre, vorrei porvi semplicemente un metodo anche, magari, per combattere le proprie debolezze. Perché, inevitabilmente, ci pensiamo, tutt'oggi anche io ci penso, ma cerco di accantonarle, cerco di tralasciarle là. Piano piano miglioreranno. Piano piano, se io porto avanti le mie capacità in cui riesco meglio, piano piano anche le debolezze miglioreranno, perché prenderò più fiducia in me stesso. Vorrei portarvi all'analisi una delle più grandi debolezze che affligge a tutti, che almeno è scientificamente provato, che essa è la procrastinazione. Allora, mi sono scritto anche la semplice definizione, ovvero che la procrastinazione può avere un impatto negativo sulla produttività e sull'efficienza, rallentando il progresso verso gli obiettivi e generando un senso di frustrazione e colpa. Bene. Ora, questa debolezza qua affligge tutti. È comprovato a livello scientifico, anche a livello neurologico, che il nostro cervello tende a lasciare le cose alla fine, tende a farle vicino alla scadenza. Ho una verifica il 30 di settembre, io ci penserò il 25, il 26, il 28, se no addirittura il 29. E questo è provato scientificamente. Ok. Ma noi lo possiamo limitare. Possiamo cambiare il metodo di come si affronta questa determinata debolezza. Ovvio che non sono cose che si possono cambiare da un giorno all'altro, ma bensì vanno attenuate passo dopo passo. Semplicemente pensando, così tranquillamente, mentre scrivevo questa puntata, ci sono molteplici metodi per combattere in questo caso la procrastinazione. Ci possono essere delle tecniche di pianificazione, quindi io mi pianifico delle cose da fare, in base a delle scadenze, in base a dei miei orari, oppure anche la priorizzazione dell'attività, ovvero io metto questa attività come principale, allora io la faccio subito, questa attività è secondaria, terziaria, quarternaria, di importanza, bene, io la farò dopo. Appunto, al fine di limitare la procrastinazione e tendere a sviluppare ciò che devo fare. Ovvio che qui siamo andati un po' oltre sull'argomento, più sul combattere la procrastinazione che altro, ma io, infine, vorrei darvi lo spunto che, oltre a ragionare sui nostri punti forti, dove ci possiamo focalizzare, vorrei darvi lo spunto che li possiamo anche mischiare tra loro. Facendovi un semplice esempio, tramite, ad esempio, la creatività e la perseveranza, si possono creare idee fuori dal normale, possono essere idee innovative. Basta pensare al passato, basta pensare ai grandi impenditori che attualmente cavalcano l'onda, ovvero pensare fuori dagli schemi e di conseguenza, con la perseveranza, portare avanti il lungo termine. Oppure, ho pensato a un altro esempio, l'empatia e la comunicazione. Sono due caratteristiche che possono essere assimilate assieme per favorire un ambiente sia collaborativo e anche per avere buone interazioni sociali. Infine, vorrei lasciarvi con il fatto che ogni persona ha una combinazione unica che può contribuire al proprio successo, al proprio fine, al proprio obiettivo che ha in mente. Basta soltanto scovarle, scovare queste nostre capacità in cui riusciamo meglio, soltanto dandogli il necessario focus, traendo meno importanza dalle debolezze, ma dandone di più alle nostre capacità, alle capacità che sono sempre meno riguardate, sono sempre più sminuite. Ognuno di noi ha delle capacità che ancora non conosce, ma che senza ricercarle, senza provarle, senza pensarle, di certo non ci arriverà. Perché? Perché ognuno di noi, voglio farvi capire, che ci focalizziamo troppo sui nostri punti deboli, sulle nostre debolezze e su ciò che non ci riesce bene. E ciò sta portando ad essere sempre più un po' negativi dal punto di vista di provare nuove cose, di fare questo, di fare quell'altro. Ecco. Con questo fine io vi lascio e spero vi sia piaciuta. Se volete lasciare un commento o comunque lasciare un vostro feedback sono sempre ben accetti e ci rivediamo la settimana prossima.

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