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31 GIORNO.   LA VISITAZIONE ,SALUTI FINALI

31 GIORNO. LA VISITAZIONE ,SALUTI FINALI

Giovanni D.

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Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, trentunesimo giorno dall'Avvangelo secondo Luca, in quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce, «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo. Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo, e beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse, «L'anima mia magnifica il Signore è il mio Spirito, esulta in Dio mio Salvatore». Carissimi, oggi la Chiesa ci invita a celebrare la festa della visitazione della beata Vergine Maria a sua cugina Elisabetta. La Vergine Maria, visitando sua cugina, non le ha portato soltanto un aiuto materiale, anche questo, ma ha portato soprattutto Gesù che viveva nel suo grembo. Portare Gesù in quella casa voleva dire portare la gioia piena, è la gioia del condividere, aiutarsi, comprendersi nel nome di Gesù. La Madonna vuole portare anche a noi, a tutti noi, il grande dono che è Gesù, e con Lui ci porta il suo amore, la sua pace, la sua gioia. Così la Chiesa è come Maria, la Chiesa è mandata a portare a tutti Cristo e il suo Vangelo. La Chiesa porta Gesù. Questo è il centro della Chiesa, portare Gesù. Concedetemi ancora qualche minuto. Oggi, con un po' di tristezza e malinconia, termina la nostra bellissima esperienza del mese di maggio ai piedi della Madonna. Mi auguro che sia stata un'esperienza unica nel suo genere, un'esperienza di preghiera, di elevato senso spirituale, di famiglia, di comunione, un'esperienza mariana e cristologica. Abbiamo pregato Maria per arrivare a Lui, il Maestro, il senso di ogni cosa. L'Autore è il perfezionatore dell'amore vero. In questi trentuno giorni abbiamo imparato a camminare insieme, a pregare insieme, non soltanto noi radunati qui nella Chiesa Madre di San Pietro Apostolo di Putiniano, ma anche attraverso i social con i nostri fratelli e sorelle in varie parti d'Italia. È stata una bellissima esperienza di preghiera, in comunione e comunitaria. Lasciatemi salutare, a nome mio e penso a nome vostro, tutti coloro che, impediti con la loro presenza fisica, ci hanno voluto vicini con la meditazione. A loro, diciamo, sentite di parte attiva di questa comunità. Un saluto lo rivolgiamo anche a tutte le persone sole che hanno voluto pregare con noi. A loro li incoraggiamo perché con la preghiera hanno sentito la carezza consolatrice di Maria. Ancora vogliamo salutare tutte quelle persone che per motivi di lavoro sono fuori Putiniano, ma in comunione di preghiera spiritualmente sono rimasti sempre insieme a questa comunità. E lasciatemi salutare in modo particolare chi ha seguito dai letti di ospedale con la sofferenza che li accompagna e con le lacrime agli occhi per portare questi pesi troppo grandi da sopportare. A loro li abbracciamo e gli diciamo non sentitevi soli, assicuriamo la nostra vicinanza e la nostra preghiera. Infine, un grazie a tutti voi qui presenti con l'augurio che questo mese mariano porti i suoi frutti in ognuno di noi. Maria, aiutaci a diventare veri discepoli, aiutaci ad essere cristiani autentici, senza paura, senza vergogna, senza falsità. Aiutaci ad essere come Gesù ci vuole. Amen. O aurora bellissima del mese di maggio, meravigliosa opera di Dio, innanzi a cui si arrestano gli incanti e le bellezze tutte della primavera, se noi veneriamo, onunzia delle pure delizie del paradiso, misericordiosa dispensatrice di grazie, Maria. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. O sole raggiante di divina luce che è al vivo fuoco del tuo santo amore, se condi gli steridi e i ritrosimoti dell'anima nostra, stella che brigli negli oscuri notti dell'umanità, a te, fidenti, noi solleviamo la voce. O gloria dei figli di Eva, trionfatrice Maria. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Giardino di virtù, donna celeste, su cui si posò lo Spirito del Signore, e pura e santa su di tutte le creature, apparisti priviletta di Dio. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Maggio, che fai scordare le pene del tembestoso inverno. Aura soare, che accarezzi le pianticelle inchinate dalle bufere. Te preghiamo, Madre, che ai nostri falli fai scordare all'Eterno la nostra povertà compatire, sì, noi ti preghiamo. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Ruggiata celeste, che erangui di steli dalle infocate vampe del sole rinfranchi, l'anima nostra, abilita dalle terrene miserie, solleva e desta alla virtù robusta dell'Evangelo, o clementissima Maria. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Primavera seconda di ogni bontà, che le privazioni, sostenute dai poverelli nel rigido inverno, ora consoli con la lietezza dei campi ondeggianti di sfighe granose, assidichi alla mensa dei bisognosi, moltipidica lo scarso loro pane, o benefica Maria. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Rosa bellissima dei campi di Engazzi, che in tua modestia innamorasti il tuo fattore, sicché non dubitò di farti tua fattura. L'anima nostra, povera e schiorita di virtù, da te sia decorata o regina del paradiso. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Giglio edibato e candido, innanzi a cui si arresta l'alito delle perrene passioni, è immacolato germogli nell'orto dell'eternità. L'anima nostra, che più non si gloria della sua innocenza, mondata nell'avacro della penitenza, custodisci, eppuro il nostro cuore è innamorato di te sola, conserva o immacolata Vergine Maria. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. O violetta gentil, fragrante e timida, che nell'umida cella di Nazareth ogni tuo affetto consacrasti a Dio, dall'altezza dei cieli ove ti ha collocata il Figlio, educaci all'umiltà, ispiraci prudenza e consiglio, o docce madre Maria. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Cedro maestoso, che spieghi sublime dalle rette del Bibano la verdeggiante chioma, a te e noi, nisse del grame e pianticelle, leviamo la fronte, umile e vile, e ti imploriamo, o potente Maria. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Olivo specioso, che nei campi ti innalzi maestoso e bello, sotto il potente tuo patrocinio, noi ci ripariamo ed aspettiamo le copiose grazie tue, o proprio protettrice e signora del mondo Maria. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Maria coronata dal Figlio del certo di ogni eletta virtù, a te consacriamo gli affetti essenzi nostri, benedici le nostre allegrezze, conforta i nostri dolori, si compagna nella vita nostra, avvocata nella nostra morte. Per te questa vita ci cangi nell'eterno maggio, nel giardino dei santi, in cielo, o sola letizia delle anime nostre, o rifugio dei peccatori Maria. Ave o Maria, piena di grazie al Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù.

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