22 GIORNO AFFIDARSI SEMPRE A DIO

The transcription is a passage from a religious service. It starts with a reading from the Gospel of John, where the disciples express their belief in Jesus as being from God. Jesus reassures them and tells them to have peace in him, despite the tribulations of the world. The passage then transitions to discussing the liturgical memory of Saint Rita of Cascia, known as the saint of impossible cases. The speaker reflects on the lessons we can learn from Saint Rita, such as having faith and trust in God, being patient, and prioritizing the salvation of our souls. The speaker encourages the listener to believe in miracles and asks why we still struggle to trust in God. The passage concludes with a prayer to the Virgin Mary and a mention of the month of May. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, ventiduesimo giorno, dall'avvangelo secondo Giovanni, in quel tempo dissero i discepoli a Gesù, Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno ti interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio, rispose loro Gesù. Adesso credete? Ecco, viene l'ora, anzi, è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo. Ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio, perché io ho vinto il mondo. Oggi celebriamo la memoria liturgica di Santa Rita da Cascia, conosciuta anche come la santa dei casi impossibili. Che cosa può dirci e darci la santa di oggi? Avrete tribolazioni nel mondo, questo ci ricorda Gesù nel Vangelo. Rita invece ci ricorda di avere sempre fede e fiducia nel Signore. Rita ci insegna ad avere pazienza, a creare un equilibrio familiare. Proprio lei che aveva evitato la vendetta dei figli dopo l'uccisione del marito, rappacificando le famiglie in conflitto. La santa dei casi impossibili ci insegna che tutto è possibile a Dio. La sua vita è stata un costante invito a raddrizzare un matrimonio ormai finito. Rita ci insegna ad amare la famiglia, a proteggerla. Una grande donna che ci insegna che viene prima la salvezza della nostra anima. La famosa domanda importante che ricordavamo qualche giorno fa. E poi tutto il resto, perché noi siamo come ci ricordava il Vangelo ieri, pezzi di cielo. La nostra vita è altro dalla solita routine. Non possiamo pensare solo alle cose di qua giù. Difatti Rita ci insegna ad inseguire e perfezionare un amore familiare, un amore per il Signore. In sostanza Rita ci insegna a credere nei miracoli. Tant'è che ormai anziana, in pieno inverno chiese alle sue consorelle di portare una rosa e un fico. Impossibili da trovare con la neve, ma nulla è impossibile a Dio. Il nostro Dio è il Dio dell'impossibile. E allora di rimando nella nostra vita la domanda è una sola. Perché ancora non crediamo? Perché ancora non riusciamo ad avere questa fiducia in Dio? Ecco, attraverso inseguire Maria possiamo capire che dovremmo fidarci ancora di Dio che si manifesta a noi quotidianamente. Forse perché non abbiamo ancora fede? Rita ha trovato una rosa nella neve e noi non riusciamo a risolvere i problemi avendo un Dio dalla nostra parte? Ecco allora che Rita possa aiutarci intercedendo presso Dio ad accrescere la nostra fede, l'unica cosa che veramente può aiutarci a far volare l'anima e a far restare saldo sulla terra il nostro corpo. Vergine Santa, aiutaci a fidarci di Dio. Aiutaci a credere che con l'aiuto di Dio l'impossibile diventa possibile. Amen. Coroncina per il mese di maggio. Oh aurora bellissima del mese di maggio, meravigliosa opera di Dio, innanzi a cui si arrestano gli incanti e le bellezze di tutte le primaveri, noi veneriamo, onunzia delle pure delizie del paradiso. Mi sei ricordiosa dispensatrice di grazie, Maria. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Oh sole raggiante di divina luce, che al vivo fuoco del tuo santo amore, fecondi gli stelli ed i trosi moti dell'anima nostra, stella che brilli negli oscuri notti dell'umanità, a te, firenti, noi solleviamo la voce. Oh gloria dei figli di Eva, trionfatrice Maria. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Giardino di virtù donna celeste, su cui si posò lo Spirito del Signore, eppure e salita su tutte le creature, apparisti prediletta di Dio. Ave di grazia piena, Ave Maria. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Maggio, che fai scordare le pene del tempestoso inverno. Aura soave, che accarezzi le pianticelle inchinate dalle bufere. Te preghiamo, oh male, che i nostri falli fai scordare all'eterno, la nostra povertà comparire. Sì, noi ti preghiamo. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Maggio, che fai scordare le pene del tempestoso inverno. Ave Maria, piena di grazie, all'eterno, la nostra povertà comparire. Rugiada celeste dai languidi steli, dalle infacuate vampe del sole rinfranchi. L'anima nostra, avvilita dalle terreni miserie, solleva il testa alla virtù robusta dell'Evangelo. Oh clementissima Maria. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Primavera, feconda di ogni bontà, che le privazioni sostenute dai poverelli nel rigido inverno, ora consoli con la lietezza dei cambi addengianti di sfide granose. Assiditi alla mensa dei bisognosi, moltifica lo scarso loro pane. Oh benefica Maria. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Rosa bellissima dei campi di Engaddi, che in tua modesta innamorasti il tuo fattore, sì che non dubitò di farsi tua fattura, l'anima nostra povera e sfiorita di virtù da te sia decorata, origine del paradiso. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Giglio illibato e candido, innanzi a cui si arresta l'alito delle terrene passioni, è immacolato germoglio nell'orto dell'eternità. L'anima nostra, che più si ossigloria della sua innocenza, mandata nel lavato della penitenza, custodisce pure il nostro cuore. È innamorato di te, sola conserva. Oh immacolata Vergine Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Oh violetta gentil, fragrante e timida, che nell'umile cella di Nazareth ogni tuo affetto consacrassi a Dio, dall'altezza dei cieli, ove ti ha collocato il Figlio. Educaci all'umiltà, ispiraci prudenza e consiglio. Oh dolce madre Maria. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Cedro maestoso, che gli spieghi sublime dalle vette dell'Ibano la verdeggiante chioma. A te, noi misere grane pianticenne, leviamo la fronte umile e vile, e ti imploriamo. Oh potente Maria. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Olivo specioso, che nei campi di immagini è maestoso e bello. Sotto il potente tuo patrocinio, noi ci ripariamo ed aspettiamo le copiose grazie tue. Oh protettrice e Signora del mondo, Maria. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Maria, coronata da figlio del Serto di ogni eletta virtù, a te consacriamo gli affetti e i sensi nostri, benedici le nostre allegrezze, conforta i nostri dolori, sia compagna nella vita nostra, avvocata nella nostra morte. Per te questa vita si cangi nell'eterno omaggio, nel Giardino dei Santi, in Cielo e solo letizia delle anime nostre. Oh rifugio dei peccatori, Maria. Ave Maria, piena di grazie, al Signore e con te. Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno Gesù. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.