Details
redigio.it/dati2510/QGLN940-signori-carrozza-02.mp3 - signori, in carrozza -
Big christmas sale
Premium Access 35% OFF
redigio.it/dati2510/QGLN940-signori-carrozza-02.mp3 - signori, in carrozza -
The transcription discusses the profession of a coachman and the requirements and responsibilities that come with it. It emphasizes the physical stamina and training necessary to handle the carriage and horses. The coachman must also ensure the safety and maintenance of the carriage and uphold professional decorum. The transcription mentions the importance of punctuality and proper attire when serving private individuals. It also mentions the regulations in Milan during the 1600s regarding the construction of buildings and streets to accommodate the large number of carriages. www.redigio.it e la storia continua Signori in carrozza Il cochiere, sia ben chiaro, non è un mestiere che può fare chiunque, tanto per cominciare è tassativamente vietato ai minori di 18 anni e, salvo che in Inghilterra e Francia, con buona pace delle sostenitrici delle pari opportunità alle donne. Il cochiere non ci si improvvisa di certo. Prima di tutto un cochiere deve essere di sana e robusta costituzione fisica, perché passare con gli inverni rigidi all'esterno, con pioggia e neve, sempre seduto a cassetta, non è da tutti. Coloro che svolgono questo mestiere in ambito pubblico possono farlo solo dopo aver comprovato un periodo di tirocinio semestrale che ne attesti la verificata attitudine alla conduzione del mezzo e dei cavalli che lo tragnano, in base a una serie rigorosa di norme che cambiano da città in città. E deve saper garantire, oltre la sicurezza dei passaggeri e di coloro che incontra sulla sua strada, per la manutenzione della vettura, nonché il decoro deontologico della stessa figura professionale, che prevede che sia tenuto a non ogni occasione un contenio cortese e onesto, e di essere sempre decentemente vestiti e avere un buon orologio in sacoccia per mostrare al passeggero per una sua eventuale richiesta. Il conchiere, alle dipendenze di una famiglia quando non è in livrea, indossa la Reddingot, preferibilmente nera o comunque scura, guanti e cilindro nero, comeppure neri con risvolto di cuoio naturale devono essere gli stivali. D'inverno gli è consentito di tenere una coperta sulle gambe, la frusta alla sua compagna, la prende in mano prima di salire e la lascia sola una volta sceso a terra. Figuriamoci se un conchiere viene colto alla guida del mezzo in uno stato men che è assolutamente sobrio, radiazione a vita dalla professione. Quando è a servizio di privati il conchiere deve essere in ogni occasione inappuntabile e preciso. I ritardi non sono ammessi perché i signori non devono assolutamente trovarsi nella condizione di attendere. I valletti aprono la porta a colei o a colui che sale, che si toglie il cappello e il conchiere gli rende omaggio con frusta tenuta in perpendicolare. Quindi, avuta comunicazione della destinazione dal valletto, in sede separata e sotto voce, il conchiere sale a cassetta e finalmente si parte. Una volta giunti a destinazione il rituale si ripete al contrario. Cronache del tempo ci dicono che sul finire del 1600 Milano contava oltre 1600 esemplari di carrozze, soprattutto del modello berlina e coupé, per cui, onde evitare già loro il caos in assenza di ZTL, si rende necessario emanare una serie di puntigliosi regolamenti cittadini sia in materia di viabilità che di costruzione di palazzi, strade e piazze. Un palazzo che esorga ex novo, o che sia soggetto di ristrutturazione, deve ora necessariamente disporre all'ingresso di quello che viene definito il cortile di onore, nonché, una volta valcato il portone, visto che all'epoca il garage sotterraneo era ancora al di là da venire, i cortili laterali scoperti o coperti a modi Varches per consentire il ricovero delle carrozze, che non possono certo essere lasciate impugnamente fuori a intasare le già strette via, ma anche per le scuderie e i fienili, e deve anche prevedere degli alloggi per il cocchiere ed eventuali valletti che dovessero passare lì la notte. Un palazzo nobiliare deve essere in grado di poter ricevere uno o più carrozze che, a loro volta, devono potersi muovere a loro agio su un fondo che ora deve essere in parte rastricato con ciotoli di fiume più adatti agli esocoli dei cavalli. Inoltre, lo spazio antistante dall'entrata del palazzo deve consentire la manovra della carrozza, per cui, se la facciata è troppo stretta, la si dovrà fare arretrare oppure si dovrà usare l'accortezza di adottare una forma U con il portale di accesso abbastanza ampio e con debiti paracari e lati affinché il cocchiere non si trovi, per errata valutazione, a prendere una curva troppo stretta.