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QGLN1006-antiche-provinciali-02

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- antiche strade provincia nel varesotto - Angera-Uponne -sp4 della Rocca di Angera - 7,29 -

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www.redigio.it e la storia continua Antiche strade provinciali della zona del Varesotto La strada provinciale 4 Angera-Upon quella del chilometro 7 più 400 della Rocca di Angera La strada provinciale che corre lungo la sponda sud-orientale del Lago Maggiore costeggia un promontorio cui si erge l'imponente Rocca di Angera gioco forza, quindi dedicare tale strada a un così rilevante monumento L'importanza strategica dovuta alla posizione prominente sul lago ha favorito lo sviluppo di Angera fin dall'antichità come attestono i reperti archeologici che fanno risalire la sua origine tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. Le campagne di scavo condotte su una vasta area comprendente la parete rocciosa dove si erge la rocca hanno portato alla luce nel 1868 un antro consacrato al dio persiano Mitra il cui culto si sviluppò in età romana anche in territorio varesino Indagini compiute successivamente hanno accertato la presenza dell'uomo in queste zone fin dall'epoca preistorica Per la sua felice collocazione geografica a Angera vivenne un importante centro commerciale tanto che nelle carte medievali fino al XII secolo viene indicato col nome di Stationa luogo in cui si svolgevano attività di scambio e di commercio e la sua importante funzione è legata ai traffici che avvenivano sul Lago Maggiore e portò alla costruzione dell'odierna rocca la cui prima attestazione risale al 1066 A partire dal XII secolo entrò a far parte dei possedimenti dell'Arcive Scovado milanese che vitenne una guarnigione militare e ne fece una sede per l'esazione delle decime e dei diritti di pesca oltre che un centro giurisdezionale Dopo la vittoria di Desio nel 1277 su Napo della Torre l'Arcivescovo Tone Visconti affermò la sua supremazia in Milano divenendo oltre che arcivescovo anche signore di quella città fece ricostruire la rocca che era stata parzialmente distrutta dai torriani aggiungendovi nuovi corpi difensivi e trasformandola in residenza signorire E tra il feudo che la rocca passarono nel 1350 alla famiglia Visconti che mantennero i possedimenti di Angera fino a che nel 1499 il castello e i fondi circostanti divenuti di minore importanza rispetto ad Arona vennero ceduti al tesoriere del duca Filippo Maria Visconti il conte l'italiano Borromeo già proprietario di Arona e con questa nuova acquisizione assunse il controllo totale nella parte sud del Lago Maggiore Analogamente a molti altri castelli lombardi anche la rocca ha subito nel corso dei secoli una serie di rimaneggiamenti e modificazioni Il corpo più antico è identificabile nella torre adibita probabilmente a posto di segnalazione detta Torre Castellana risalente al secolo XIII e interamente costruita in pietra proveniente dalla cava locale è possibile che in origine sia stata edificata in una posizione isolata rispetto alle altre costruzioni Alla Torre Castellana venne affiancato successivamente il corpo sud l'ala detta Viscontea che risale agli ultimi anni del secolo XIII anch'essa in pietra e a piano superiore si trova la famosa Sala della Giustizia a due campate divise da un arco a sesto acuto coperta da volte a crociera con costoloni a vista oltre a decorazioni geometriche e agli stemmi dei visconti Si può ammirare uno dei cicli di soggetto profano più antico e meglio conservato della Lombardia Regesta dell'Arcivesco Vottone Visconti e la sua vittoria nel 1277 su Napo della Torre Lo splendido ciclo è contorniato dalle lunette nelle raffigurazioni dello Zodiaco la cui positiva influenza astrale avrebbe influito sull'esito della battaglia e sulla fortuna dei visconti Gli affreschi, opera di pittore ignoto sono considerati dei veri capolavori di arte trecentesca lombarda Il corpo appoggiato alla parete di nord-est sulla Torre Castellana è chiamato l'Ala Scaligera fatto costruire da Bernabò Visconti per la moglie Regina della Scala nel XIV secolo e venne successivamente rimaneggiato e utilizzato come ambiente di lavoro L'ala più recente è quella detta Borromea che si apre con un porticato a tre arcate risalente al XVII secolo Qui sono chiaramente visibili le insegne della famiglia Borromeo tutt'oggi proprietaria della rocca Dall'alto della torre si può ammirare il grande giardino interno delimitato da un muraglione merlato di difesa aperto verso il lago Splendido il panorama che si apre a perdito d'occhio sulle acque del Lago Maggiore www.redigio.it e la storia continua

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