PODCAST N.34 - CAPITOLO 4 - MAMMA 1 - QUELLA NATURALE

The speaker discusses their childhood and the limited time their parents had to spend with them due to work commitments. They express a desire to spend more time alone with their parents on Sundays instead of visiting other family members. However, they acknowledge that their mother was always there for them when needed and was a good listener. The speaker also talks about the transition from elementary school to middle school and the increased responsibility they felt. They mention their mother's insistence on knowing when they were not attending school and the importance of maintaining trust. The speaker reflects on the few times they skipped school, which were authorized by their mother. The podcast is called "Why" but the speaker hints at possibly changing the name. Capitolo quattro mamma 1 quella naturale come in quasi tutte le famiglie anche nella mia gli impegni di lavoro assorbivano molto i miei genitori e da piccolo il tempo che riuscivano a dedicarmi non era molto devo ammettere che questo un po mi pesava considerando poi che solitamente la domenica unico giorno di riposo si andava a trovare la nonna e gli zii da parte di mio padre spesso avrei preferito stare da solo con loro o fare altro che so una passeggiata una gita fuori porta un cinema un gelato è pur vero che andare a trovare la famiglia di papà era comunque divertente perché dopo pranzo giocava a macarte e io ero sempre in società con mio padre così se si fosse vinto la ricca somma di 100 lire sarebbe stata la mia mentre in caso di perdita 10 o 20 lire restavano sempre per me per la prossima volta ma anche se come ho detto il tempo passato insieme non fosse molto mamma 1 non mancava mai di esserci quando serviva a distanza di tanti anni posso ricordare in modo più ragionato di quanto lei fosse stata un'ottima ascoltatrice lavorare a contatto col pubblico sapere a chi poter dare confidenza o meno regalare una battuta o viceversa mantenere le giuste distanze l'aiutava molto a leggere le persone al di là delle parole o dei sorrissi forzati specialmente suo figlio ovviamente le bastava poco per capire quali fossero i miei stati d'animo ma la sua bravura maggiore consisteva nel farmi confidare senza fare domande più o meno dirette e lesive di una privacy che tutti noi abbiamo a qualsiasi età e nei confronti di chiunque genitori compresi il passaggio ad un livello successivo fu quando finite le elementari dalle suore ho iniziato le scuole medie pubbliche un impatto che all'inizio è stato particolare per me cambiavano persone e modi di approcciare lo studio i professori e anche i rapporti con i compagni di classe è stato come uscire di casa per la prima volta da solo senza qualcuno a tenersi la mano da un ambiente comunque ovattato e aprendo il cancelletto del giardino per uscire nel mondo di fuori e anche in questo caso responsabilizzare il suo metto è bastato per farlo sentire grande nel bene e nel male i compiti che prima si facevano dopo scuola ora erano da organizzare a casa possibilmente da soli ma io vado a giocare a pallone al campetto è fatto i compiti sì va bene torna prima di cena ok e tanto bastava credo che sia stata al colloquio i professori solo una volta all'anno ricevendo all'incirca le stesse frasi più che positive da quasi tutti i prof su una cosa sola non transigeva non andare a scuola senza che lei lo sapesse fare sega come si dice da noi avrebbe messo a rischio quel rapporto fiduciario che avevo conquistato nel tempo se non vuoi andare va bene libero di non andare tanto sai che a fine anno se verrai promosso bocciato sarà solo per merito o demerito tuo ma non fare sega alle mie spalle non firmare la giustificazione con la mia firma se vuoi continuare ad andare d'accordo con me se io so che sei a scuola è lì che devi essere altrimenti basta solo che tu mi dica dove vai ci siamo capiti credo che dagli 11 ai quasi 18 anni le volte che io abbia fatto sega a scuola si possano contare con le dita di una mano e autorizzato dalla mamma ovviamente sono evo aristotisci e questo è il mio podcast che si chiama perché ma forse lo cambio