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PODCAST N.19 AMICI? (II PARTE)

PODCAST N.19 AMICI? (II PARTE)

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Un pó romanzo, un pó realtá....

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Carlo has strong feelings for Marta but she can only offer him friendship. They value each other's friendship and don't want to lose it. They went to a restaurant together and enjoyed the atmosphere, good food, and intimate conversation. Carlo has always been there for Marta as a rock to lean on. A couple approached their table and complimented them on their connection. Marta squeezed Carlo's hand to prevent him from correcting the assumption that they were a couple. The podcast host, Evaristo Tisci, mentions that he might change the name of his podcast called "Perché." Carlo, io so cosa provi per me, e questo a volte mi imbarazza perché io non posso darti altro che la mia amicizia. Ti voglio un mondo di bene, ma non nel modo in cui tu vuoi bene a me. Non devi imbarazzarti, sai che anche la tua amicizia per me è un bene prezioso e mai vorrei perderla. Ti sarò sempre vicino, anche se solo da amico caro. Ma parliamo d'altro, dai. Guardiamo cosa c'è di buono. Ho una fame. La sera scivolò via velocemente. Il locale era il posto perfetto per un incontro così. La discreta e attenta presenza del personale, il buon cibo accompagnato dai giusti vini, le luci tenui e calde, una musica discreta in sottofondo, le candele accese che illuminavano soffusamente il suo viso. Tutto fece da cornice al loro stare insieme fra risate e momenti intensi nei quali solo a chi vuoi veramente bene puoi aprire il tuo cuore e confidare quei segreti più profondi, soprattutto quelli che, come cicatrici ancora aperte, fanno ancora male. L'espressione attenta e consolatoria di Carlo, le parole giuste dette con il suo modo di parlare lento e con la sua voce che invitava all'ascolto, quel suo inarcare quasi involontariamente la sua guancia destra come fosse un accenno di sorriso, tutto questo riusciva a restituire a Marta quella serenità che per pochi attimi era stata offuscata. E con le maniche in quei momenti, e senza nessuna malizia, si sfioravano e si stringevano. Carlo era sempre stato per lei la roccia sulla quale aggrapparsi nei momenti di burrasca, il padre, il fratello, il compagno di giochi e di brevi fine settimana organizzati cinque minuti prima. Carlo c'era sempre per lei, Carlo era semplicemente Carlo. — Scusate se mi permetto. Una donna non più giovane, ma con occhi intensi e penetranti, quasi come una professoressa di liceo che sa alternare sguardi affettuosi a severi insegnamenti, si avvicinò al loro tavolo in compagnia del suo uomo, una figura alta e imponente, volto austero, ma con un sorriso sornione e benevolo, da gentiluomo di un'altra epoca. Non ho potuto fare a meno di notarvi per tutta la serata, e volevo ringraziarvi per la gioia che mi, anzi, che ci avete donato. Non è così frequente vedere una bella coppia come voi, così assiatati e sereni, così immersi e perduti nei vostri discorsi. Vi auguro ogni bene, e mi raccomando, custodite gelosamente questa vostra intesa, così come abbiamo fatto noi fin da quando ci siamo visti per la prima volta. Carlo avrebbe voluto dire che no, loro non erano una coppia, ma semplici amici, anche per non far sentire Marta in imbarazzo. Ma la mano di lei strinse forte la sua per impedirgli di parlare, e il suo sguardo si fece più intenso, diverso. Sono Evaristo Tisci e questo è il mio podcast che si chiama Perché, ma forse lo cambio.

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