Maometto e l'Islam

Maometto e l'Islam. All'inizio del VII secolo, nella penisola arabica, precisamente nel 610 d.C., Maometto, un commerciante che viveva ed era nato alla Mecca nel 570, ebbe una rivelazione e, a 40 anni, iniziò a predicare una religione monoteista e a un solo Dio, Allah. Questa predicazione, che cominciava ad avere molto successo nella città della Mecca, dette molto fastidio alle autorità locali che cominciarono a perseguitare Maometto e i suoi seguaci. Maometto fu costretto quindi a fuggire dalla Mecca e, nel 622, si rifugiò nella città di Yathrib, che da allora venne chiamata Medina, cioè la città del profeta. Il 622 è l'anno a partire dal quale gli arabi iniziano a contare il tempo, i loro anni. Quindi diciamo che, se per noi inizia tutto con la nascita di Gesù, per loro inizia tutto con la fuga di Maometto a Medina, e cioè dall'Egyra, come viene definita. Le parole della predicazione di Maometto vennero poi, in seguito dopo la morte del profeta, messe per iscritto dai suoi seguaci. Nasce quindi il Corano, che significa recitazione. Dopo la morte di Maometto, avvenuta nel 632 d.C., a lui succedettero i quattro califi, cioè i suoi quattro eredi, perché califo è la parola araba che indica appunto eredi. Sotto i quattro califi che si succedettero uno dopo l'altro, dal 632 al 675 d.C., gli eserciti arabi cominciarono una campagna prolungata di conquiste territoriali e di diffusione della nuova religione islamica, che li portarono a conquistare l'Egitto, ma anche la Persia, la Palestina, la Siria, e che quindi proseguì anche sotto la prima dinastia, che venne dopo i quattro califi, cioè la dinastia Umayyad, e che è presa il potere nel 675 d.C., e che condusse una serie di campagne militari vittoriose, conquistando parte dell'India fino al Sumerange, e quindi la parte nord-occidentale dell'India, oltre alla catena dell'Hindu Bush, ma soprattutto il Nord Africa e, a partire dall'inizio dell'VIII secolo, attraversando lo stretto di Gibraltar, anche la Spagna, che diventa in effetti Araba.