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L'Italia terra di conquista

L'Italia terra di conquista

MAURIZIO MAURIZIMAURIZIO MAURIZI

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In Europe, there are different types of states. Western Europe has modern dynastic monarchies, while Central Europe has politically weak and divided regions. Eastern Europe still has feudal kingdoms. Italy is politically delicate, with small states and republics. In 1454, major Italian states formed an alliance for peace. In 1494, France invaded Italy, causing chaos. The Medici dynasty fell, and a republic was formed in Florence. Savonarola criticized the Church and its corrupt Pope. Spain intervened and forced France to sign a treaty. Italy was divided between France and Spain. France defeated Venice, but later lost to the League of Cognac. Florence fell to the Medici family again. The situation was stabilized with the Treaty of Noyon in 1516, which confirmed French rule in Milan and Spanish rule in Naples. Vediamo ora la situazione in Europa per ciò che concerne l'ordinamento dello Stato. Nell'Europa occidentale, in Inghilterra, in Francia, in Spagna e in Portogallo, si affermano, come abbiamo già visto, le moderne monarchie dinastiche, cioè le monarchie nazionali. Nell'Europa centrale, invece, nell'Impero, per esempio, in Germania, oppure nell'Italia centro-settenzionale, esistono delle zone molto ricche ma politicamente divise, deboli quindi. Invece, nell'Europa dell'Est, nell'Europa orientale, esistono dei regni che ancora sono a un livello feudale. I regni di Polonia, di Ungheria, di Bohemia, hanno delle strutture feudali, sono ancora a livello delle cosiddette monarchie feudali, che abbiamo già visto. In Italia, dunque, come abbiamo detto, esiste una situazione particolarmente delicata dal punto di vista politico, perché soprattutto nella parte centro-settenzionale, l'Italia era sostanzialmente suddivisa in tante piccole o medie signorie ducati, per esempio il Ducato di Milano, oppure repubbliche come quella di Venezia o quella di Genova, e poi ancora c'era lo Stato della Chiesa, c'era anche il Firenze. Quindi erano tutte realtà, diciamo, piccole, se confrontate soprattutto con le grandi monarchie europee, che peraltro si facevano anche la guerra l'una con l'altra. Nel 1454, soprattutto per l'azione e per l'iniziativa di Lorenzo de' Medici, Lorenzo il Magnifico, gli stati italiani maggiori avevano stipulato la pace di Londra, alla quale era seguita anche la stipula di un'alleanza militare, cioè la Lega Italiana, finalizzata al mantenimento dell'equilibrio e della pace. Nel complesso, però, la penisola italiana, sebbene molto ricca e anche avanzatissima dal punto di vista culturale, rimaneva debole militarmente e politicamente, cioè una facile preda delle potenze europee. Fu così che nel 1494, per rivendicare i propri diritti sul trono di Napoli, il giovane di Francia Carlo VIII scese in Italia senza incontrare la minima resistenza. A questo punto gli stati italiani reagirono formando una coalizione militare che si scontrò presso la località di Fornovo sul Tauro proprio con l'esercito di Carlo. Carlo, però, riuscì a sfuggire e a fare ritorno in Francia. La discesa di Carlo VIII in Italia, avvenuta senza colpo ferire, con il gesso, come disse Magliavelli, provocò non pochi sconquarti. A Florenze cadde la dinastia dei Medici, accusata di non avere opposto nessuna resistenza. La dinastia dei Medici fu rimpiazzata da una repubblica con a capo un gonfaloniere, Piezzo d'Eli. Ma, almeno inizialmente, la repubblica vicinante venne dominata dalla figura superiore del convento dominicano di San Marco, Girolamo Savonarola. Quest'ultimo, nelle sue prediche, si scagliava contro i vizi della Chiesa e del suo corrotto papa, Alessandro VI Votto. Savonarola raccolse molti seguaci a Florenze, i cosiddetti Pianioni, che si opponevano agli esponenti dell'altra aristocrazia mercantile, anche vicino ai Medici, che si chiamavano invece Palleschi, proprio dalle insegne dei Medici. Alessandro VI, alla fine, nel 1493, si unicò fra Savonarola e quest'ultimo poi venne anche sconfitto dai nemici interni a Florenze e messo a morte nel 1498. Al suo posto, a questo punto, subentrò, con i pieni poteri, il gonfaloniere Piezzo d'Eli, con il quale avrebbe anche collaborato Niccolò Magliavelli, il futuro autore del trattato Il Principe. Alla morte di Carlo VIII, divenne re di Francia Luigi XII, che reclamò il possesso del Ducato di Milano. Luigi XII scese dunque in Italia e prese prigioniero, dopo averlo sconfitto, il Duca di Milano Ludovico IX. Luigi avrebbe anche voluto conquistare il regno di Napoli. Ma, a questo punto, intervenne la Spagna, che costrinse i francesi, dopo una guerra, durante la quale, per esempio, si verificò il famoso episodio della disfida di Barletta, dicevamo, costrinse la Spagna a firmare i francesi agli italiani. Durante la quale, per esempio, si verificò il famoso episodio della disfida di Barletta, dicevamo, costrinse la Spagna a far firmare i francesi il Trattato di Lione 1503, con il quale venne stabilito il possesso del regno di Napoli alla Spagna. Ma, a questo punto, intervenne la Spagna, che costrinse i francesi, durante la quale, per esempio, si verificò il famoso episodio della disfida di Barletta, dicevamo, costrinse la Spagna a far firmare i francesi il Trattato di Lione 1503, con il quale venne stabilito il possesso del regno di Napoli alla Spagna. Quindi, a questo punto, noi abbiamo una situazione abbastanza particolare in questi primi anni del Cinquecento, che vedono in Italia la presenza nel sud, nel regno di Napoli della Spagna, e nel nord, nel Ducato di Milano della Francia. Quindi l'Italia è praticamente suddivisa tra Francia e Spagna. Diciamo che Luigi XII tentò anche di espandersi al di là del Ducato di Milano e sconfisse, in una grande battaglia ad Agnatello, proprio Venezia, che in quell'occasione fu costretta a cedere, a rinunciare, diciamo così, a buona parte del suo entrotempo. Luigi XII, però, nel 1513, subì una grande sconfitta annovara da parte della Lega Salta, una coalizione antifrancese che si era formata proprio quell'anno per volontare il nuovo Papa Giulio II. Giulio II aveva convinto la Spagna a fare la guerra contro la Francia. La Francia perse allora il Ducato di Milano che venne affidato di nuovo, per breve tempo, alla famiglia di Visforza. Anche Firenze venne attaccata dagli eserciti della Lega Santa che imposero la caduta della Repubblica di Pier Soderini e di Machiavelli e il ritorno della famiglia dei Medici. A Luigi XII succedette il nuovo re di Francia, Francesco I di Valois, che nel 1515 scese nuovamente in Italia e sconfisse il Ducato di Milano e i suoi eserciti. Dopo i famosi quadrati svizzeri vennero sconfitti in maniera definitiva dai francesi. Tra Francia e Spagna venne allora articolata la pace di Neuillon nel 1516 nella quale, rifatto, si ribadiva l'assetto dell'Italia, il dominio francese a Milano e il dominio spagnolo a Napoli. Sempre nel 1516 a Bologna venne stipulato un concordato tra Francesco I e il Papa Leone X, in cui il Papa riconosceva la possibilità al re di Francia di nominare Vescovi. Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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