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L'epoca napoleonica (2^ parte)

L'epoca napoleonica (2^ parte)

MAURIZIO MAURIZIMAURIZIO MAURIZI

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Napoleone Bonaparte: la spedizione in Italia e in Egitto. Il colpo di stato del 18 Brumaio del 1799

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The Direttorio wanted to regain prestige by initiating military action and spreading the revolution to other nations. Napoleon successfully led the army in Italy, defeating the Austrians and establishing provisional governments. The Republic of Cispadana was founded, and Napoleon went on to march towards Vienna. The Treaty of Leoben was signed, recognizing French conquests and territorial changes in Italy. The French continued expanding in Italy, establishing the Roman Republic and the Parthenopean Republic. However, the British navy defeated the French in Egypt, and the situation in Italy deteriorated as the Austro-Russians regained control. The Directory faced a crisis and Napoleon returned to France, leading a coup d'état and becoming one of the three consuls in power. This event is known as the 18 Brumaire coup. Il direttorio, per riacquistare prestigio agli occhi dei francesi, riprese l'iniziativa militare con la giustificazione ideologica di voler esportare la rivoluzione anche nelle altre nazioni dominate dalle monarchie assolute dell'antico regime. Nella primavera del 1796 il direttorio decise di dare il via confensiva contro l'Austria. L'attacco aveva due direttrici, una la principale verso la confederazione tedesca e vienna a nord, e l'altra a sud con funzione diversiva nel nord Italia. L'armata d'Italia venne affittata al giovane corso Napoleone Bonaparte. Napoleone con un esercito mal armato ed equipaggiato ottenne delle vittorie streghiose. Sconfisse e costrinse alla resa i penolteti che furono costretti a fermare l'armistizio di Chiarasco. Sconfisse poi anche gli austriaci nelle famose battaglie del ponte di Lodi ed entrò da triomfatore a Milano. Napoleone poi proseguì la sua marcia nelle legazioni pontificie in Emilia Romagna, creando ovunque dei governi provvisori fino a Francesco. Nel gennaio del 1797 i rappresentanti di Modena, Reggio, Ferrara e Bologna fuori dalle legazioni pontificie fondavano la cosiddetta Repubblica Cispadana che ha come bandiera un tricolore, e cioè una bandiera con tre bande trasversali, rossa, bianca e verde. Napoleone nacque nel 1769 ad Aiazzo, in Corsica, da una famiglia della piccola Borghesia. Nel 1784 entrò alla reggia scuola militare di Parigi, iniziando la carriera nell'esercito. A soli su 16 anni fu nominato sottotenente e nel 1793 addirittura generale di brigata. Nel 1796 usò Giuseppina a Buarnè. Nel 1804 poi si sarebbe incolonato imperatore dei Francesi e nel 1805 dei Didaldi. Nel 1810, dopo aver divorziato da Giuseppina che non poteva dargli figli maschi, sposò Maria Luisa d'Austria dalla quale ebbe un figlio, Napoleone Francesco. Il fallimento della spedizione Russia e le vittorie delle potenze europee equalizzate contro di lui lo costrinsero ad abdicare il 6 aprile 1814. Esiliato nell'isola d'Elba riuscì comunque a fuggire ma venne sconfitto definitivamente a vuoterlo da cui fu poi esiliato nuovamente e definitivamente a Sant'Elena, dove sarebbe morto il 5 maggio 1820. Napoleone quindi proseguì questa sua spedizione nel nord Italia attraversando le Alpi in direzione di Vienna. Si arrestò a pochi chilometri dalla capitale dell'impero austriaco nella località di Lebben dove, raggiunto dall'imperatore Francesco II, venne firmato il Trattato di Lebben che poi venne confermato pochi mesi dopo, nell'ottobre del 1797, a Campofoglio. In questo trattato l'Austria si impegnava a riconoscere le conquiste francesi sulla riva sinistra del Reno e nel Belgio e la nuova sistemazione dei territori in Italia comprese le repubbliche filofrancesi che intanto si erano andate costituendo. Infatti nel giugno del 1797 era nata la Repubblica Cisalpina che comprendeva la Lombardia austriaca, Bergamo e Brescia e in più anche la Repubblica Cispatana che abbiamo visto in precedenza. In cambio l'Austria ricevette il Veneto e Venezia. Nel frattempo nacque anche la Repubblica Ligure. Nel corso del 1798 e il 1799 l'espansione francese in Italia continuò vennero fondate la Repubblica Romana e la Repubblica Partenopea a Napoli. Il Piemonte venne direttamente annesso alla Francia mentre la Toscana venne occupata. In Francia il prestigio e l'autorità di Napoleone erano enormemente aumentate. Dopo la vittoria contro gli austriaci in Italia rimanevano però ancora gli inglesi. Il direttorio decise allora di colpire l'Inghisterra in Egitto, una provincia dell'impero ottomano ma anche uno snodo fondamentale per i commerci inglesi dall'India. Il comando della spedizione venne assidato a Napoleone che inizialmente ricortò dei grandi successi occupando Malta e sconfiggendo i Mamelucchi presso le piramidi della piana d'Egitto. Nell'agosto del 1798 però la flotta inglese al comando di Orazio Nelson la sconfisse quella francese vicino all'Estantia nella rada di Abbugliele. In Italia la situazione militare francese stava intanto precipitando. La Gran Bretagna, la Lussia e l'Austria infatti avevano stipulato una seconda coalizione e l'Italia sezionale venne di fatto riconquistata dagli austro-russi al comando del generalissimo russo Suvorov. Cadde la Repubblica Cisalpina e i russi entrarono a Milano. Caddero anche la Repubblica Ligure, quella Toscana e poi anche la Repubblica Partenopea. Furono restaurate tutte le dinastie precedenti e ci furono durissime repressioni. Gli austriaci occuparono Roma decretando la fine anche della Repubblica Romana. Le sconfitte in Italia accelerarono la crisi del direttorio. Se ieri un membro del direttorio si accordò con Napoleone che appena rientrato in Egitto coinvolgendolo in un colpo di Stato. Il 18 Brumaio dell'anno VIII, l'8 novembre cioè del 1799, i due consigli, quello degli anziani e quello dei Cinquecento, furono costretti sotto la pressione delle baionette dei soldati di Napoleone a concedere i pieni poteri a tre consoli, Diucon, Sillet ma soprattutto lo stesso Napoleone. E' il cosiddetto colpo di Stato del 18 Brumaio. Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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