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1 parte - Le crociate in Terrasanta

1 parte - Le crociate in Terrasanta

MAURIZIO MAURIZIMAURIZIO MAURIZI

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Around the middle of the 11th century, the Seljuks, a group from central Asia who converted to Islam, gained power in the East. They conquered Mesopotamia, Persia, and Baghdad, and were less tolerant towards Christian pilgrims and European merchants. This led to a blockade of trade with the Far East. The Seljuks' presence in Jerusalem was one of the causes of the Crusades, along with religious fervor. The first crusade began in 1095 with an appeal from Pope Urban II. The response was extraordinary, with nobles and even peasants setting off for Jerusalem. The first group, led by Peter the Hermit, became known as the Peasants' Crusade, but they were ultimately killed or scattered by the Turks. Verso la metà dell'undicesimo secolo, in Oriente si affermò la nuova potenza dei Seggiukidi, una popolazione che proveniva dalle steppe dell'Asia centrale e che, convertitasi all'Islam, aveva sottomesso la Mesopotamia, la Persia e aveva conquistato nel 1055 la città di Bagdad, dove aveva costretto l'ultimo dei sultani abbassidi a riconoscere come suo signore il loro capo, Toplul Beg, che assunse il titolo di sultano. Nel 1070 i turchi seggiukidi conquistarono anche Gerusalemme, strappandola ai bizantini, che nel 1071 vennero nuovamente sconfitti nella battaglia di Mazingkert, perdendo anche tutta l'Anatolia, l'odierna Turchia, che avevano da poco tolto alianati. I seggiukidi, da poco convertiti all'Islam, erano molto meno tolleranti degli arabi nei confronti dei pellegrini cristiani che giungevano in Terra Santa, come pure nei confronti dei mercanti che provenivano dall'Europa. La conseguenza di tutto ciò fu il sostanziale blocco dei commerci con l'Estremo Oriente, cioè con l'India e la Cina. La presenza dei turchi seggiukidi a Gerusalemme, in Palestina, fu una belle causa delle crociate. Un'altra causa fu ovviamente il grande fervore religioso, il grande sentimento religioso, che accompagnò tutti coloro che re, cavalieri o persone comuni che fossero o provarono a compiere queste rischiosissime imprese. La prima crociata ebbe ufficialmente inizio nel 1095, in seguito ad un appello lanciato da Papa Urbano II nel corso del concilio di Clermont. Nel corso appunto di questo concilio, Urbano II esclamò la famosa frase Deus Vult, e cioè Dio lo vuole. Il Papa, in questo senso, invitava tutti i cavalieri a non combattersi più a vicenda, ma a rivolgere tutte le loro energie verso la liberazione del Santo Sepolcro di Cristo che stava per l'appunto a Gerusalemme. Lo scopo di Urbano II era dubbice. Da una parte voleva ravvicinare l'Occidente all'Oriente dopo lo scisma del 1054, e in secondo luogo voleva porre un freno alle violenze e alle continue guerre che i cavalieri si facevano reciprocamente e che insanguinavano tutta l'Europa. La risposta del mondo cristiano all'appello di Urbano II fu straordinaria. Questo appello, queste parole, coinvolsero sia i grandi signori feudali e i principi, ma anche il più umile dei contadini e dei mendicanti. I primi a mettersi in marcia furono proprio questi ultimi, che insiammati dalle parole di un personaggio particolarmente famoso in quell'epoca che si chiamava Pietro l'Eremita, furono i primi a mettersi in viaggio verso Gerusalemme. Questo avveniva nel 1096 ed è la famosa Crociata dei Pezzenti. I partecipanti, uomini, donne, vecchi, bambini, si incamminavano dalla Germania o dalla Francia suddivisi in almeno cinque grandi colonne e dopo aver traghettato lo stretto del Bosforo finivano però tutti uccisi o dispersi dai turchi.

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