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The speaker discusses the topic of suicide, sharing their personal experiences and feelings of anguish and powerlessness. They reflect on the recent news of a presumed suicide and remark on the immense power of the human mind, which can accomplish both ordinary and extraordinary feats. They suggest that suicide, while terrible and tragic, can be seen as a significant human endeavor. Un tema forte oggi, molto forte, troppo forte forse, ma per chi mi conosce e per chi vuole continuare ad ascoltarmi sa che mi piace affrontare qualunque tipo di situazione. Il suicidio. Ho avuto purtroppo modo di conoscere personalmente tre persone che poi nella vita si sono suicidate. E l'angoscia, il senso di impotenza, ma soprattutto il vuoto nello stomaco, il vuoto enorme nello stomaco che ho provato alla notizia di queste tragedie è stata veramente indescrivibile. L'episodio di questi giorni di un presunto suicidio di un uomo di 38 anni investito da un treno sulla linea di Viglio Bergamo mi ha fatto tornare alla memoria tali tragedie. E a pensarci bene, la mente dell'uomo è veramente potente se pensiamo a tutto quello che può fare, sia nelle cose ordinarie che in quelle straordinarie quando queste ultime, si autorizza a compierle. Penso ad esempio alla Torre Eiffel, alle imprese nella salita alle vette degli 8.000 metri in montagna, gli attraversamenti oceanici, il Titanic, salire sulla luna, arrivare fino a Marte, cose assolutamente quasi irragionevoli nel pensare comune, eppure imprese compiute, magari dopo primi tentativi, anni di insuccessi, ma poi con la persistenza della mente umana realizzate. Ecco e chiudo, credo che il suicidio sia un pensiero umano che rientra tra queste grandi imprese. Terribile, tragico, irragionevole, ma di grande impresa si tratta.