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The transcription is about a conference on the definition of disability according to the UN Convention. Disability is described as the result of an interaction between individuals with impairments and the barriers in their environment. The speaker suggests that there are approximately 7,500 people with disabilities in the province of Bergamo who are unable to fulfill their life goals due to architectural and behavioral barriers. The speaker proposes that meeting with these individuals and asking about their aspirations could help address the issue. Il titolo è volutamente provocatorio e contraddittorio, ho partecipato stamattina ad un convegno organizzato dall'Università di Bergamo sulla presentazione di un progetto che adesso ho detto in parole semplici sul conteggio delle persone con disabilità secondo la definizione della convenzione ONU che è un lavoro assolutamente complesso che ha dimostrato nella sua impostazione innanzitutto ma anche nella sua volontà di essere fedele alla convenzione ONU un lavoro di assoluto interesse professionale e umano. Allora innanzitutto la convenzione ONU, qual è la definizione che la convenzione ONU del 2006 sui diritti delle persone con disabilità dà della disabilità stessa, cito a memoria, disabilità è l'esito di un'interazione, lo ripeto perché già questa è una frase fondamentale, disabilità è l'esito cioè il risultato di un'interazione, dico io cioè non dico io ma quindi si deduce che la disabilità è un concetto relazionale, va bene, non è una persona ma è un concetto dice la convenzione e dice è un concetto in evoluzione, non siamo ancora arrivati a una definizione che sia definitiva, quindi disabilità è l'esito di un'interazione, interazione tra che cosa? Tra persone che hanno delle menomazioni, quindi malattie croniche temporanee eccetera eccetera, tra questo tipo di persone e l'ambiente o meglio e le barriere dell'ambiente fisico, le famose barriere architettoniche o le barriere comportamentali, cioè gli aspetti relazionali che le altre persone mettono in atto nel rapportarsi con queste persone che hanno delle menomazioni, spero che sia chiaro, la disabilità non è una persona, è un concetto ed è il risultato di un'interazione tra una persona che ha delle malattie, siamo semplici, il suo ambiente di vita, il suo contesto inteso come ambiente fisico e ambiente relazionale, finché concludo io finché avremo una persona con disabilità nella nostra comunità in qualche modo noi sentiamo. In coerenza tra l'altro con quanto dice l'Istat che le persone con disabilità in Italia sarebbero il 5% della popolazione, l'ufficio epidemiologico di ATS ha conteggiato le persone che hanno appunto malattie classificabili tra quelle che possono essere identificate come menomazioni fisiche, psichiche o intellettive, individuando un numero pari a 57 mila persone della provincia di Bergamo che hanno tali patologie. Ora secondo la convenzione ONU queste sono le persone con una menomazione, dato che quindi non coincide con le persone con disabilità, perché queste sono le persone appunto con menomazione, queste 57 mila, che in interazione con barriere architettoniche comportamentali non riescono a realizzare il proprio progetto di vita, che tecnicamente si chiama così. Quindi in realtà sono molto meno di queste 57 mila persone. Se consideriamo che oggi, grazie a Dio, con tutti gli interventi di sostegno, con i centri di riabilitazione, i centri esidenziali, la maggior parte di queste persone trova un sostegno e una risposta per la soddisfazione dei propri bisogni, possiamo ipotizzare e pensare che il numero di persone con disabilità sia un numero assolutamente inferiore a queste 57 mila. Io in modo provocatorio butto lì un'ipotesi, di queste 57 mila persone forse per stare esagerati 10 mila sono le persone che non riescono a soddisfare la propria progettualità di vita, ma per essere più restrittivi diciamo che potrebbero ridursi a 5 mila queste persone, per cui per una media ponderata diciamo che 7.500 sono le persone con menomazione in provincia di Bergamo che nonostante gli aiuti a causa delle barriere architettoniche e comportamentali non riescono a realizzare il proprio progetto di vita. 7.500 persone sui 250 comuni della provincia di Bergamo, diciamo che matematicamente senza fare le proporzioni avremmo circa 20-30 persone in ogni comune che non riesce a realizzare il proprio progetto di vita, di queste 30 persone diciamo che la metà, 15 non vogliono realizzare un proprio progetto di vita per problemi psicologici che chiunque di noi può avere e quindi ne rimangono 15 in ogni comune che hanno questa problematica di essere persone con disabilità, come si può fare per affrontare questa situazione? Basterebbe incontrare queste 15 persone in ogni comune e chiedergli che cosa vorrebbero fare della loro vita, tutto qui e avremmo risolto il problema di questa disabilità in provincia di Bergamo.