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redigio.it/dati2601/QGLO010-Lago-Varese-17.mp3 - Il lago di Varese - 9,31 -
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www.redigio.it e la storia continua Il lago di Varese A Votorre i più famosi commentatari furono Tommaso Origono e un suo nipote del Cardinal Ascanio Sforza Visconti, Alessandro Sforza a cui monastero pervenne in forza di una bolla di uno dei papi più nepotisti della storia, Innocenzo VIII Alla sua morte il monastero, essendo ormai incontrollabili le trame che lo turbavano fu venduto ai cononci della terra nese di Santa Maria della Passione Milano nel 1519 La gestione di questi reverendi padri è passata alla storia solo perché uno di loro Pietro Antonio Besozzi nel 1650 difese le ragioni di Votorre durante la famosa diatriba sui diritti di pesca del lago di Varese Alcune parti del monastero vennero destinate a scopi non religiosi, agricole, abitativi ecc. e una sintomatica epigrafe scolpita sul portale d'ingresso del chiostro spiega chiaramente quanto fosse lontano lo spirito benedettino cluniacense Amicis onustis, sempre amica Domus La casa è sempre amica degli amici carichi di doni Gli editi napoleonici riguardanti la confisca dei beni ecclesiastici mise la parola fine alla vita religiosa di Votorre Venduto a privati per tutto l'Ottocento fu utilizzato come magazzino Poi un incendio lo devastò e solo nel 1912 a Varese ci si accorse di questo monumento nazionale quando con una sottoscrizione popolare si mossero le acque per il suo riscatto Tra i primi versamenti troviamo quelli dello scultore Ludovico Pogliaghi e del Marchese Ettore Ponti In tempi recenti l'amministrazione provinciale ha provveduto a un completo restauro valorizzando in modo particolare non solo la possente torre campanaria ma anche il bellissimo chiostro a quattro lati di puro stile romanico Ogni lato presenta colonne con archi a tutto sesto o a trabeazione con capitelli fra loro diversi Su uno di questi capitelli ogni scruzione ci suggerisce probabilmente il nome di uno degli architetti il maestro Lanfranco di Rigurno di Catello figlio di Ergazio Dopo Voltore la sponda si presenta più ampia e più ricca di essenze erbole come pioppi, frassini, ontani, framisti, acquerci, aolmi, platani fino a Votrona al lago Egoropello Nei pressi di Votrona si getta del lago l'emissario più consistente dopo il canale Vrabia il torrente Tinella sulle quei sponde sorgevano i molini che producevano farine per tutto il circondario del lago un carro girava ogni settimana tra i paesi raccogliendo le granaglie da macinare e siamo sempre sul territorio di Gavirate ma alle spalle di questi paesi sulla via alta che congiunge Gavirate con Varese si scorgono i paesi di Comerio con la notevole chiesetta di San Celso del XIII secolo carasso famosa per le sue fabbriche di pipe in radica e per essere stata sede di un castrum ora scomparso L'Uvinate che vanta un monastero romanico di Benedettine ora sede di un golf club sulla sponda del lago invece tra Agropello e Torrente Lavalle prevalgono incolti e villette ma anche un frequentato e fiorente aeroclub per la pratica del volo a vela siamo ritornati ormai in territorio di Varese precisamente a Calcinate del Pesce che già sappiamo essere la sede attuale della cooperativa dei pescatori professionisti il paesino a sua volta diviso in due fazioni e deve probabilmente il suo nome alla natura del terreno che in passato era dura e sterile, simile a Calcina lo specificativo del pesce si riferisce alla peculiare attività dei suoi abitanti in un tempo quasi tutti esperti pescatori il paese diede a Natalia un famoso eroe garibaldino Francesco D'Averio che morì combattendo a Villa Corsini di Roma nel 1849 nell'anno seguente uno dei più tormentati della storia d'Italia e d'Europa anche il lago di Varese era stato teatro della gesta di Garibaldi quando il generale incalzato nell'Uinese dagli austriaci riparò a sud ovest di Varese e le truppe nemiche accerchiarono le sponde del lago per intrepolare i garibaldini ma fu proprio D'Averio che, inviato dal Malzini condusse gli italiani in salvo a Morazzone qui nel 26-27 agosto del 1848 si svolse la famosa battaglia tra i 900 garabaldini e i 5000 austriaci che si risolse in una temporanea vittoria per i primi Garibaldi però, in considerazione della superiorità numerica delle truppe nemiche si fece guidare da D'Averio fino a Capolago e da qui a Calcinate del Pesce dove prese la strada per Belate, La Valgana, Oasso, Brusimpiano lago di Ceresio passando ai confini con la Svizzera e più tardi lo stesso Garibaldi definì il D'Averio come un autentico formaggio sui maccheroni a nord di Calcinate si trova Gudo un antico nucleo di case rurali la cui interessante struttura architettonica meriterebbe uno studio dettagliato procedendo invece verso la Schiranna con pioppi e ontani sulla sponda del lago si soprano alcuni ruscelli di scarsa importanza uno dei quali è il Valle Luna che lambisce le frazioni di Calcinate degli Orrigoni e Lissago per gettarsi poi nel lago a sud della punta del pane questo torrente che in passato ha alimentato almeno un mulino è ora autentico immondezzaio simbolo della trascuratezza di poco con cui oggi ci avviciniamo all'ambiente naturale a pochi passi rispuntano i capannoni dell'ex Idroscalo e il piazzale della Schiranna non ritorniamo però con lo stesso stato di animo che dovrete provare nel 1839 l'arcivescovo di Milano il Conte Gaetano di Caer Sruc sbarcando la Schiranna dopo una lunga processione sul lago l'illustre prelato dopo aver pernotato nel capoluogo a Villa Claven aveva preceduto la solenne incoronazione della statua della Madonna al Santo Monte sopra Varese quindi fu invitato a una gita turistica religiosa verso l'isolino Virginia dove giunse tra barche, tra boccanti di gente e ricchissimi addobbi fiaccole fravacesi sui colli circostanti alla sorte vuole che il ritorno pur accuratamente preparato in ogni particolare il castello di Alzati era tutto illuminato non fosse così felice la barca Miraglia infatti guidata da un nocchiero piuttosto maldestro si infilò malaguaratamente nel canetto davanti a Calcinate ci vuole del bello e del buono a notte fonda carcivescovo rivide con sollievo l'aprodo della Schiranna