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Radio fornace 331 - Ultima puntata del mixed grill
Radio fornace 331 - Ultima puntata del mixed grill
Today's radio program includes information, opinions, proposals, and entertainment. The weather is good, but some people may not have come to the village due to negative weather forecasts. Despite this, many people have arrived for a game of burraco. During the game, the square was silent, which is unusual. The narrator has signed up for a walk/bike ride to Colgeno on April 25th. The day is good, and the narrator is happy. The radio program also discusses how to cook spiedini, giving different variations. Lastly, there is a story about birds and a special dish called "uccelli scappati." The story is humorous and describes a dish made from short spiedini. The program ends, and the narrator looks forward to the next episode. Milleggianti e residenti, buongiorno. Anche oggi informazione, informative, opinioni, proposte, amenità, curiosità e passatempo, proposti da Radio Fornace del 16 aprile 2023, è una domenica, buono il tempo, chissà quanta gente non è arrivata in villaggio perché è condizionata dalle notizie del tempo che non lo danno buono. Però i più volenterosi sono arrivati e questi in gran numero per il gioco del burraco, quella nel pomeriggio. Un'osservazione, durante le ore del gioco del burraco la piazza era silenziosa, una piazza silenziosa che è come quella durante la settimana. Il gioco trattiene parecchio e non c'era di giro anche nessuno. Va bene, è molto interessante, se c'è silenzio quando c'è gioco, quando non c'è gioco, per relazione matematica, vuol dire che c'è del chiacchiericcio, anche tanto chiacchiericcio. Comunque mi sono iscritto per il 25 aprile per quella che è considerata, scusate il termine se non sono preciso, quella che è definita una camminata e o bicicletata fino a Colgeno, con relativo panino quando si ritorna per circa mezzo giorno e mezzo l'una, pagando 3 euro. Perché vabbè è un contributo, mi sembra anche giusto. Chi sa se il 25 aprile sarà il tempo bello o sarà brutto, ma a poca importanza. Io ho anche un impermeabile, anche la bicicletta, un poncio e sono sicuro che posso farlo comunque, sono più che abituato. Naturalmente prosegue nel villaggio la processione di quelli che io chiamo gli scappati di Agera. E' poverini, sono leggermente disperati perché tutto sommato tutti dicono siamo contenti di stare qua, possiamo fare quello che vogliamo, cosa vuol dire quello che vogliamo non lo so perché qui forse siamo costretti a fare qualcosa, anche noi facciamo quello che vogliamo. Naturalmente pagando anche molto di più e sono stati buttati fuori e avranno dei problemi anche economici, oltre che non è facile fare trasloco e anche velocemente. Per il resto la giornata è buona e io sono contento, domani ho già le mie cose da fare e ci sentiremo nella prossima puntata. Il mixed grill e gli spiedini. Lo spiedino o ben confezionato si mette sulla gratella, tale e quale in una padella ma anche di ferro, dove vi sarà un velo di olio. Si gira e si rigira un paio di volte e poi si spruzza di vino bianco usando una bottiglia quasi tuorata dal pollice della mano destra che fa da dosatore. Gesto antico da vacuero, buttero, cowboy, assolutamente pratico e sicuro. Si procede poi a modesta assalatura, un pizzico per spiedino e un'adeguata spruzzata di pepe. Lo spiedino deve cuocere abbastanza a lungo, almeno 10 minuti. C'è il rischio che rognone e fegato induriscono troppo, ma è una fatalità inevitabile. D'altra parte la carne di vitello o di maiale, se non è ben cotta, non va bene. Lo spiedino, se necessario, può essere bagnato ancora durante la cottura da qualche goccia di olio o di acqua e olio emulsionati che vengono ben sbattuti al momento dell'uso. Supponiamo in una bottiglietta di bevanda casata o birra, sempre usando il pollice dosatore. Ad abundatium descriviamo qualche spiedino come esempio, indicando i componenti nell'ordine. A. vitello, salvia, guanciale, salvia, l'onza, salvia, fegato, guanciale, alloro, cuore, alloro, guanciale, fegato, salvia, l'onza, salvia, guanciale, salvia e vitello, questi nell'ordine. B. l'onza, peperone, pancetta, salvia, vitello, salvia, pancetta, peperone, l'onza, salvia, l'organica, vitello, salvia, pancetta, peperone, l'onza. La versione C. patata, ma leggermente preressata, runione, salvia, pancetta, fegato, salvia, pancetta, runione, pancetta, alloro, cuore, alloro, pancetta, runione, pancetta, salvia e fegato. Beh, tre varianti e può certamente bastare. E ora passiamo agli uccelli scappati. Parliamo di uno speciale, a nome allo spiedino Lombardo, gli uccelli scappati. Il nome vorrebbe essere all'origine una bonaria, ingenua battuta, polemica, ironica. L'uccellatore che torna a casa senza uccelli trova la polenta sul fuoco, il lardo sul tagliere, l'erba salvia sul tavolo e la moglie seccata che lo rimprovera con gran cipiglio. E allora il poverino, gabbato pure dagli uccelli, che può fare? Preparra appunto gli uccelli scappati che sono spiedini corti realizzati con l'aiuto di due grossi e grossolani stuzzicadenti nostrani sui quali infila paro, paro, vitello, salvia, lardo magro, fegato, salvia, lonza, lardo, salvia e vitello dell'ordine. Alt. Gli elementi sono tagliati in dimensioni spessore e superiori a quelle dei normali spiedini. Se ne preparano almeno due per commensare. Si mettono in una larga padella o meglio venne allineati in una teglia rettangolare da forno bene imburrata e con un cucchiaio di olio, tanti fiocchetti di burro e un lametto di rosmarino e tutto a freddo. A fuoco allegro si fanno subito rosolare ritirandole più volte. Si abbassa il fuoco e si spruzzano generosamente di vino bianco secco caldo. Si fa evaporare, si cospargono di pepe e di moderato sale. Si bagnano con un mestolo di brodo oscuro e si mette al forno. Il tempo minimo è una mezz'oretta. Se la cottura è più lunga e lenta, tanto meglio. Basterà ogni tanto irrorare di brodo oscuro e dare una girata agli spiedini. Alla fine dovrà risultare sul fondo della teglia un bel sugo colorito e profumato e in due strati. Sotto avremo il sugo di carne Bruno, sopra grassi dorati e trasparenti. La polenta sarà pronta e su questa, già distribuita nelle fondine, si interverrà col rovescio di un cucchiaione o di un mestolo per ricavarne la vaschetta nella quale si depongono due uccelli scappati e un generoso cucchiaio di fondo di cottura. Il balbera va giù, che ha un piacere, tra un boccone e l'altro di polenta intrisa di grasso e arricchita dai bocconi oppimi. E intorno, a casolare, gli uccelletti sui rami, salvi. Cinque terramio che ha un piacere e una consolazione anche a sentirli. A posto della polenta si può andare anche molto bene, anzi benissimo. Il ritorno del po' e anche un semplice riso bollito al dente. Molti vini rossi, oltre al balbera, sono adatti a questo popolare scherzo linguistico e bagatella culinaria, ma che siano non troppo vettusti e importanti. www.redyjo.it E la storia continua. www.redyjo.it