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redigio.it/dati2412/QGLM1140-paesi-mornago-01.mp3 - Paesi: Mornago - un centro nelle basse prealpi - dalle palafitte all'eta' romana - dal medioevo al Ducato di Milano - Dal settecento al novecento - San Michele e il Municipio - Vinago - Montonate - Crugnola

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Mornago, a center in the Prealps, has a history from ancient times to the Middle Ages, and from the 700s to the 900s it was part of the Duchy of Milan. The landscape is mainly agricultural and slightly hilly. The town is connected by minor roads and has a railway station. The name "Mornago" derives from the Latin name "Maurinus" with an added suffix. The area has ancient Roman archaeological findings, and in the Middle Ages, it was under the rule of various families until it became part of Milan. In the 18th century, the common lands were sold off, leading to economic difficulties for non-landowning peasants. In the 19th century, the area saw industrialization, particularly in textile manufacturing. In the 20th century, there was significant immigration from other parts of Italy. Today, the population is primarily employed in the textile, mechanical, chemical, construction, and trade sectors, www.rediso.it e la storia continua Paesi, Mornago, un centro nelle Bassi Prealpi, dalle parafitte all'età romana e dal medioevo al Ducato di Milano, dal 700 al 900, San Michele Municipio, Vinago, Montonate, Crugnola. Mornago, un centro nelle Bassi Prealpi, in provincia di Varese a 281 metri sul livello del mare. Il territorio comunale di Mornago si trova nelle Bassi Prealpi, a sud del laghio Varesini ed è attraversato da Torrente Strona, tributario al Ticino, oltre al capoluogo comprende anche alcune frazioni, i cui nuclei antichi sono circondati da una recente espansione edilizia. Il paesaggio predominante resta comunque quello agricolo e boschivo, lievemente collinare. L'abitato di Mornago si è sviluppato lungo la strada provinciale di Sesto Calende, Varese. Le frazioni sono collegate da una diffusa viabilità minore. A Crugnola si trova lo scalo ferroviario della linea Galarate-Luino e dal punto di vista geologico i terreni risalgono al diluvium recente e le formazioni moreniche e conseguono le ultime due glaziazioni. La natura del suolo è quella tipica della brughiera, con terreni sciolti e permeabili e quindi acidi. Il toponimo è la comunità. Il toponimo di questo comune, menzionato con Mauro Naco nel 826 e Morenago nel XIII secolo, richiama Mornaga, frazione a provincia di Brescia e come questa deriverebbe dal personale latino Maurinus, cui è stato aggiunto suffisso aggettivale. Dalle palafitte all'età romana. Il primo popolamento di questi luoghi potrebbe essere collegato coi vicinissimi insediamenti palafiticoli di Besnate e del Lago di Varese. Inoltre il territorio ricade nell'area della civiltà di Gola Secca e è molto accreditata l'ipotesi di un'origine celtica dei toponimi locali in Ago. I primi documenti archeologici risalgono però all'età romana e imperiale e consistono in un'ara con epigrafe votiva a Mercurio, le sovrastrutture di una villa del II secolo ritrovata a Mornago, una lapide con epigrafe dedicata a Giovera invenuta a Montonate, un'altra dedicata ad Ercole e un sarcofago anch'esso con epigrafe scoperte a Crugnola e varie sepolture emerse in queste stesse località. Solo Vinago non hannovera ritrovamenti in epoca romana. Dal medioevo al locato di Milano. Confredo da Bussero cita nel XIII secolo Maure Nago, elencato le due chiese allora esistenti, quelle di San Michele, che è l'odierna parrocchiale, e quella dedicata a San Vito, che è scomparsa. L'intitolazione della prima permette di datare la cristianizzazione di quest'area all'età Longobarda. Mornago, che apparteneva al contadio del Seprio, ne seguì le note vicende dall'età Longobarda alla soggiezione e Toriani, poi Visconti e al locato di Milano. I Visconti in particolare mantennero qui feudi e proprietà fino alla fine del Settecento. Nel complesso, la storia di questa località è quella di un borgo agricolo, senza particolari avvenimenti di importanza fondamentale. Dal Settecento al Novecento. I dati sulla popolazione registrano l'esistenza di 17 fuochi nel 1769, di 286 abitanti nel 1784, 350 nel 1807, 526 nel 1861. Con un decreto reale del 1869 vennero soppressi i comuni limitrofi di Montonate, Vinago e Crugnola, che vennero aggregati a quello di Mornago, che nel 1936 raggiunse un totale di 1800 abitanti, di cui 617 a Capoluogo, 447 a Montonate e 551 a Crugnola e 205 a Vinago. Alla fine del Settecento venne pressoché smantellato il patrimonio delle terre comuni mediante alienazione, con conseguente aggravamento delle condizioni economiche dei contadini non proprietari. Nell'Ottocento prevase la media e le grandi proprietà, divisa tra le famiglie coloniche e pensamenti estremamente infrazionati, ormai insufficienti al sostentamento. Nella seconda metà del secolo, mentre esplodeva il doloroso fenomeno delle migrazioni nelle Americhe, ebbe inizio l'industrializzazione delle brughiere galaratesi, prevalentemente rivolte alla tessitura, che andò assorbendo mano d'opera e formando la figura del contadino operaio. Lo sviluppo industriale proseguì nel Novecento, tanto che nel secondo dopoguerra venne richiamato in queste zone un forte influsso migratorio, prima dal Veneto e poi dal Meridione. Il Novecento ha visto tramontare la secolare economia agricola del Paese, basata sulla coltivazione dei cereali e sulla vite, sul prato asciutto e della gelisibachicultura, oltre che quello dello sfruttamento del bosco e del pascolo. Secondo un'indagine del 1985, su 3494 abitanti, la popolazione attiva aumentava a 1391 unità, occupate per il 35% nel settore tessile e nell'abbigliamento, per il 30% in quello meccanico e dei metalli e per il 10% in quello chimico, per il 7% nell'edilizia e per il 18% nel commercio e nei servizi. Solo alcune unità erano ancora attive nell'agricoltura. I centri abitati conservano tuttora l'antico impianto a corte pluriaziendale, cioè abitata da più famiglie contadine, e costituiscono perciò un prezioso patrimonio di architettura tradizionale e spontanea, anche se molti interventi moderni sugli edifici ne hanno tra l'ora alterato le caratteristiche.

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