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redigio.it/dati2412/QGLM1137-faccende-letto-01.mp3 - Vita quotidiana - Faccende di letto - Qualcuno aveva soltanto un giaciglio - ma chi poteva affidava ai suoi sonni a lussuose letterie ideate, allora come oggi, all'insegna del massimo confort - dietro le cortine - soluzioni ingegnose - niudi sotto le lenzuola - servizi in camera - dormire sotto le stelle -

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www.redizo.it e la storia continua Faccende di letto nella vita quotidiana qualcuno aveva soltanto un ciacilio ma chi poteva affidare i suoi sogni a lussuose lettiere ideate allora, come oggi, a risegna del massimo comfort Dalle rappresentazioni pittoriche, dagli inventari redatti post morte o in occasione di controversie giudiziarie possiamo farci un'idea abbastanza precisa dell'aspetto della camera da letto del medioevo tralasciando quelle dei ceti meno avvienti che spesso coincidevano con l'intera casa nelle abitazioni borghesi e aristocratiche l'arredamento di questa stanza il luogo più intimo e privato, regno quasi in contrastato delle donne non era inferiore a quello della sala nella quale si svolgevano le attività pubbliche della famiglia tuttavia non si pensi a una netta contrapposizione tra i due ambienti che invece erano collegati tra loro tanto che spesso si usava la camera da letto anche per ricevere gli architetti medievali realizzavano gli edifici abitativi tenendo presente solo relativamente le destinazioni degli ambienti nei processi si identificavano unicamente la sala e alcune camere e anticamere ignorando del tutto la distribuzione, disciplina progettuale elaborata in Francia a partire dal XVIII secolo in genere si realizzavano nuclei abitativi composti da una sala collegata a una serie di stanze disposte una dietro l'altro e che bisognava attraversare per accedere all'ambiente successivo la camera da letto era collocata nella parte più interna e protetta da casa quasi sempre con accesso diretto alla sala da essa inoltre era possibile grazie a ingegnosi passaggi segreti e scale di servizio guadagnare velocemente l'uscita in caso di intrusione o assalti di nemici Dietro le cortine il mobile più importante della camera era naturalmente il letto vennero i semplicissimi composti da assi poggiati su cavalletti sulle quali veniva steso un sacco riempito di paglia e di più articolati composti da un'altra testiera detta anche cappuzzario o cappellinario o da sponde laterali a Firenze nel XIV-XV secolo si diffusero dei letti che al posto delle assi avevano un telaio con un cannaio destinato e realizzato con strisce di canne incrociate su quale si tendevano i materassi, due o tre, riempiti di lano o di piume verso il 1300 si definì la tipologia del classico letto medievale chiamato lettiera caratterizzato da un'altra alta testiera collegata al telaio i primi modelli si presentavano una testiera che si scorgeva in avanti a formare una mezza volta, in genere sostenuta da mensole con un ripiano su cui disponeva una bottiglia d'acqua, un portacandele o magari della frutta per fare uno spuntino durante la notte la lettiera era quasi sempre addossata alla parete e circondata ai tre lati da cassoni, spesso ricoperti di tappeti o altri tessuti che potevano essere semplicemente accostati oppure costruiti su misura a formare una struttura unica con il letto i cassoni, i più belli, dei quali erano portati in dote alla sposa che vi conservava il suo corredo, contenevano abiti, biancheria ma anche oggetti preziosi e per questo erano sempre forniti di robuste serrature poiché i letti erano piuttosto alti, i cassoni fungevano da pedana o da panche su cui far sedere amici o parenti in visita quando il signore o la signora erano sotto le coperte per pigrizia o perché malati non di rado le panche sostituivano i cassoni in tal caso sotto la lettiera poteva essere alloggiato un secondo letto più piccolo per i figli o un saccone su cui poteva dormire un domestico le cortine che tentavano di assicurare una certa privacy a chi dormiva non erano mai collegate al letto, scorrevano invece mediante anelli lungoaste di ferro o di legno fissate per mezzo di staffe alle pareti o al soffitto per una maggiore tranquillità il letto poteva essere sistemato in una nicchia o presentare una struttura a forma di scatola per costituire una vera e propria stanza nella stanza come il bellissimo letto a dalcova di Federico da Montefeltro, Luca d'Aurbino realizzato nella seconda metà del quindicesimo secolo. Nel 400 la testiera assume al pari degli altri mobili un aspetto più architettonico e le cortine si trasformano in imponenti valdachini.

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