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12_Beatrice_feedback

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Giorgia LattanzioGiorgia Lattanzio

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The podcast discusses the importance of feedback as an opportunity for continuous improvement. Feedback is crucial for developing products and services that meet customer needs and adapt to market changes. Giving and receiving feedback is a valuable skill, especially for managers and leaders. Fear of damaging relationships or facing consequences often prevents people from giving and receiving honest feedback. However, without sincere feedback, individuals and teams risk repeating mistakes and hindering the success of the organization. Creating a culture of feedback leads to better decision-making, self-awareness, learning, motivation, and stronger relationships. Netflix is an example of a company that promotes frequent feedback and has seen improved efficiency and learning. Feedback also promotes trust and distributed leadership within teams, increasing delegation, responsibility, and autonomy. To give constructive feedback, it should be structured, personalized, have a positive purpos Benvenuti nel podcast di Agile Reloaded, io sono Beatrice Bottini e oggi vi parlo del feedback come opportunità di miglioramento continuo. Nell'attaccio Agile, lo sappiamo bene, uno dei momenti più importanti è rappresentato proprio dalla raccolta dei feedback. Il ciclo continuo di feedback da parte di clienti e stakeholder è fondamentale e consente ai team non solo di sviluppare prodotti e servizi aderenti ai capbisogni della clientela, ma anche soluzioni che rispondono alle evoluzioni e cambiamenti del mercato, quindi del contesto esterno, sociale, economica e culturale. Ma c'è anche un altro punto di vista che possiamo adottare rispetto al feedback, cioè considerare la sua rilevanza nel miglioramento continuo delle performance di professionisti e team e organizzazioni. Spesso infatti sottovalutiamo questo aspetto, eppure saper dare feedback è un'abilità fondamentale per chiunque lavori con altri esseri umani. E ancora di più direi per manager e leader, per cui dare feedback è praticamente parte integrante della loro routine di lavoro. Spesso, quando parlo con manager e professionisti nelle aziende, noto che manca proprio l'abitudine a dare e ricevere feedback, in particolare noto che c'è timore. Di solito si prova paura sia nel darlo che nel riceverlo. Le persone temono di compromettere un buon rapporto di lavoro con il collega o addirittura si preoccupano della sua reazione, per non parlare poi della paura delle conseguenze nel dare un feedback al proprio capo. Eppure, meno feedback sinceri riceviamo e più corriamo il rischio di ritrovarci nudi sul posto di lavoro, o continuare a commettere gli stessi errori che sono visibili agli altri ma non a noi. E più saliamo nell'organigramma aziendale e maggiore il rischio che i nostri errori possano compromettere negativamente l'azienda o il team in cui lavoriamo. Questo è il motivo per cui anche chi ricopre un ruolo di leadership dovrebbe chiedere regolarmente un feedback a team e colleghi. Infatti, se ci pensiamo bene, un feedback ben fornito può davvero rappresentare uno strumento molto utile, quasi un superpotere, in quanto aiuta a produrre decisioni migliori, contribuisce ad ampliare la consapevolezza di sé, simola l'apprendimento, aumenta la motivazione e rafforza le relazioni. Non è un caso se una leadership efficace passa anche attraverso il confronto con colleghi e collaboratori. Il famoso modello 70-20-10 ci dice che l'apprendimento avviene per il 20% tramite il confronto con gli altri. Ma non solo, coltivare una cultura del feedback contribuisce a creare un tema aziendale di fiducia e positività. Ci sono due fattori fondamentali per la crescita di un team e di un'organizzazione. Per questi motivi sono molte le aziende che negli ultimi anni hanno deciso di investire nella cultura del feedback. Tra queste, ce n'è una che probabilmente tutti conoscete, cioè Netflix. Netflix ha creato un vero e proprio programma di formazione aziendale per promuovere feedback frequenti. Quello che hanno notato è che le persone che forniscono e ricevono feedback regolarmente imparano più in fretta e sono più efficienti. Ma se ci spostiamo da una prospettiva organizzativa a quella di team, possiamo di certo dire che quando ci muoviamo alla velocità della fiducia abbiamo meno bisogno di controllo, di regole rigide, di gerarchia e tutto questo può aprire la strada a pratiche di leadership diffusa, il che significa maggiore delega, maggiore senso di responsabilità e maggiore autonomia per i team. Infine, dal mio punto di vista, innescare questo circolo virtuoso contribuisce anche ad una migliore agilità organizzativa. Arrivati a questo punto, penserai, ok Beatrice, abbiamo capito, ma ci vuoi dire come facciamo a fare in modo che il nostro feedback sia realmente costruttivo? Hai ragione, allora, ci sono ovviamente diversi aspetti da considerare se vogliamo dare un feedback nel modo giusto, vediamone alcuni. In primis, ricordiamoci che un feedback non è un giudizio, non è un'opinione, non è un comando e nemmeno una valutazione. Perché un feedback sia realmente costruttivo e quindi porti un reale beneficio a chi lo riceve e di ritorno anche a chi lo dà, deve essere strutturato, avere una struttura ben definita composta da specifici messaggi che lo rendano un dono. Quando parliamo di feedback, infatti, parliamo di qualcosa che letteralmente torna indietro e che nutre chi lo riceve, un vero e proprio dono. Il secondo aspetto che non dobbiamo dimenticare quando diamo un feedback è rappresentato dalla personalizzazione, quindi prestiamo attenzione alla persona, dopotutto non siamo tutti uguali. Per questo è importante personalizzare l'esperienza del feedback, questo significa anche scegliere il momento giusto e un luogo adatto, un luogo in cui, ad esempio, ci sia abbastanza privacy e silenzio per potersi ascoltare. In sintesi, occorre fare attenzione non solo al cosa diciamo, ma anche al come lo diciamo. Terzo aspetto fondamentale, il feedback deve avere uno scopo buono, deve nutrire chi lo riceve e di conseguenza portarvi un beneficio. Quindi, fai capire all'altro che ci tieni, comunicagli in modo chiaro e diretto in che modo, secondo te, il tuo feedback gli sarà utile e gli porterà un vantaggio. Infine, non dimenticarti mai di chiedere il permesso prima di dare un feedback, positivo o negativo che sia. A questo punto ti starei chiedendo, e invece cosa fare quando si riceve un feedback? Ecco, ogni giorno tutti noi riceviamo tantissimi stimoli e messaggi, per cui è importante imparare a riconoscere i veri feedback e distinguere quelli che ci nutrono da quelli disfunzionali o da tutto ciò che diciamo fa solo rumore e che quindi possiamo tranquillamente scartare. Quando lavoro con i team o con i miei coci, di solito li accompagno verso alcune riflessioni. Innanzitutto, apporre l'attenzione su chi ci ha dato il feedback. Quindi chiedo, cosa ti dice questo feedback su chi te l'ha dato? Attenzione, perché ogni feedback dice molto su chi ce lo dà. Il secondo punto riguarda l'utilità del feedback. Quindi chiedo, ti è utile? Lo tieni o lo butti via? Se lo tieni, come puoi usare questo feedback per crescere e migliorare ulteriormente? Infine chiedo, dopo aver ricevuto questo feedback, cosa farai di nuovo o di diverso? Quest'ultimo aspetto è davvero importante. Ricorda, ogni feedback costruttivo dovrebbe portare ad un'azione significativa. Passare cioè da semplice informazione ad azione. Azione di rinforzo, se il feedback è positivo o un cambiamento nel caso invece in cui il feedback sia negativo. In conclusione, se sappiamo usare il feedback come un dono, è evidente che ogni giorno abbiamo tutti la possibilità di contribuire non solo al nostro percorso di miglioramento continuo, ma anche a quello del nostro team e di riflesso anche dell'intera organizzazione. Bene, per oggi concludiamo così, per cui ti saluto e ti do appuntamento al prossimo episodio. Siamo giunti alla fine di un'altra puntata. Per non perderti i prossimi appuntamenti, iscriviti al canale e seguici sul nostro blog sul sito www.agileloaded.it e sulla nostra pagina LinkedIn. Grazie per averci ascoltato e a presto!

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