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PODCAST N.11 IL PREGIUDIZIO

PODCAST N.11 IL PREGIUDIZIO

00:00-04:44

Giudicare o pregiudicare?

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The transcription discusses the concepts of preconceptions and prejudices and how they can affect our perception of truth and reality. It highlights how often we judge things and people based on our own feelings rather than objective data. The speed and conflicting versions of information we receive from various sources, such as traditional media and social media, make us prone to accepting the first version we encounter without further investigation. This can lead to the spread of fake news and damage relationships. The speaker acknowledges their own past behavior and expresses regret for judging others without hearing their side of the story. They emphasize the importance of listening without preconceived notions and the value of people who challenge us to reflect on our faults. The podcast concludes with two quotes about the significance of open-mindedness and overcoming prejudices. Concetto e preconcetto, giudizio e pregiudizio. Quanto può cambiare la verità e la percezione della realtà con quel piccolo prefisso, con quel pre? Avere un'idea prima, giudicare prima. Quante volte siamo stati portati a giudicare fatti e persone solo sulla base delle nostre sensazioni e non su dati oggettivi? E quante volte siamo stati noi stessi oggetto di preconcetti e pregiudizi? Cosa ci porta a non approfondire, ad accontentarci solo di una versione, a dare per scontato che la prima lettura sia quella giusta ed esaustiva? Le informazioni che ci giungono dal mondo e la velocità con cui vengono fornite, spesso e volentieri in versioni contrastanti, ci ha quasi abituati a prendere per buona la prima versione letta o sentita. In aggiunta, le notizie provengono da molteplici fonti, da quelle per così dire tradizionali come tv, radio e carta stampata, ai siti web e social. E se venire in possesso della notizia in tempo reale potrebbe essere un fattore positivo, con la stessa rapidità essa perde importanza e già vecchia dopo pochi minuti, pare non meriti verifiche o approfondimenti. Buona la prima, come si dice in gergo cinematografico, e nella nostra mente si è già formata un'idea, un giudizio sulla base di una notizia che potrebbe essere senz'altro una fake news, una bufala. Non vorrei e non credo certamente che questo sia l'unico motivo che il modo nozionistico e superficiale di assorbire le vicende ci porti ad avere lo stesso approccio quando gli avvenimenti riguardano noi stessi o persone a noi vicine. Essere o fare oggetto di preconcetti o pregiudizi può fare danni enormi, come accennavo prima. Prendere le parti dell'uno senza conoscere la versione dell'altro, parlare indirettamente di qualcuno alle sue spalle, diffondere dubbi o peggio ancora calunnie nei suoi confronti, è al tempo stesso ignobile ed estremamente pericoloso. Non nego che anche io mi sia comportato in questo modo, e per quanto possa servire faccio ora ammenda e chiedo scusa, soprattutto dopo aver conosciuto la rabbia e la delusione di quando sono stato io il bersaglio. Rabbia e delusione per chi si è comportato così nei miei confronti, per chi si è allontanato apparentemente senza motivo, ma nella realtà semplicemente perché aveva pensato bene di ascoltare solo una campana, non anche la mia. Al tempo stesso anche un senso di riconoscenza nel poter constatare di chi potevo realmente fidarmi, di chi si fosse dimostrato una persona leale e serena in un giudizio formato dall'avere approfondito il fatto attraverso l'avversione di tutte le parti in causa. Anche coloro che magari in modo crudo maschietto mi dicevano in faccia dove avessi le mie colpe e i miei torti, mi sono apparse al primo impatto quasi dei nemici, e questo era il mio pregiudizio nei loro confronti. Sono invece proprio loro le persone più preziose che si possono incontrare, quelli che non si fermano alla prima apparenza, senza peli sulla lingua e con il coraggio della lealtà ti invitano a riflettere sui tuoi torti, anche a costo di compromettere un buon rapporto con te o magari una vecchia e consolidata amicizia. Concludo con due aforismi che sento particolarmente miei. Il primo è di Denis Weatley e dice ascoltare senza pregiudizi o distrazioni è il più grande dono che puoi fare a un'altra persona. Il secondo è anonimo, quindi anche mio. È naturale sviluppare pregiudizi, è nobile elevarsi al di sopra di loro. Sono Evaristo Tisci e questo è il mio podcast dal titolo Perché, ma forse lo cambio.

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