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In questo podcast vi parleremo di interferenti endocrini, ormoni bioidentici e come interagiscono tra di loro.
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In questo podcast vi parleremo di interferenti endocrini, ormoni bioidentici e come interagiscono tra di loro.
Endocrine disruptors are chemicals that interfere with the hormonal systems of living organisms. They can have negative effects on health, including liver damage, thyroid diseases, obesity, immune system impairment, and cancer. Some examples of endocrine disruptors include certain pesticides, synthetic products, and heavy metals. The European Union has identified 564 substances suspected of being endocrine disruptors. On the other hand, bioidentical hormones are chemically identical to those produced by the body. They are used in medical treatments for menopause, regulating the menstrual cycle, and addressing symptoms of andropause. However, some endocrine disruptors can alter the action of bioidentical hormones and cause hormonal imbalances. It is important to minimize exposure to endocrine disruptors to protect hormonal health and enhance the effectiveness of bioidentical hormone therapies. Consulting a specialist is crucial to determine the appropriate treatment and reduce exposure Ciao a tutti, siamo Elena e Roberta e oggi vi parleremo degli interferenti endocrini e degli ormoni bioidentici e di come interagiscono tra di loro. Buon ascolto. Benvenuti in questo podcast, un luogo dove verranno condivise informazioni sugli interferenti endocrini. Buon ascolto. Gli interferenti endocrini sono un gruppo eterogeneo di sostanze chimiche in grado di interferire con i sistemi ormonali degli organismi viventi. Come gli ormoni, gli interferenti endocrini interagiscono con i recettori presenti nel sistema endocrino, con la possibilità di causare effetti negativi sulla salute. Le sostanze chimiche che alterano i sistemi endocrini sono un numero considerevole e tra queste troviamo alcuni pesticidi, alcuni prodotti di sintesi e alcuni metalli. L'Unione Europea ha selezionato 564 sostanze sospettate di essere interferenti endocrini. Le possiamo dividere in due grandi gruppi, gli inquinanti organici persistenti e gli inquinanti organici non persistenti. Nel primo gruppo fanno parte di ostine prodotte dalla combustione dei rifiuti, furani presenti negli alimenti in scatola, perfluoroalchili, fosse e pfoa, le troviamo intanto l'enchia di erentiti, sott'idrorepellenti e antimacchia. Questi ultimi sono a noi tristemente noti, perché sono stati prodotti dall'amitenio di Trissino. Hanno inquinato le falle acquifere, contaminando un'area del Veneto in cui risiedono 350.000 persone. I danni non sono ancora completamente quantificati, sono stimati orientativamente in 4.000 morti in più, nei 30 comuni compresi nella cosiddetta fascia rossa. Gli effetti negativi si sono manifestati con danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, malattie di fattività, compromissione del sistema immunitario e cancro. Tra gli inquinanti organici non persistenti sono presenti il bisphenolo A, utilizzato per realizzare bottiglie di plastica per acqua potabile e bibite, indumenti sportivi, cd e dvd. Troviamo poi gli stalati, usati come plastificanti nel PVC, tovagli di plastica, giocattoli, tende per le docce ed è utilizzato anche nelle plastiche per uso medico. Infine, vengono catalogati anche metalli pesanti come mercurio, piombo e arsenico. Gli interferenti endocrini agiscono in parti per milioni, è come cercare due cucchiaini di zucchero in un lago. La loro diffusione nell'ambiente è in costante aumento, così come gli effetti negativi che causano sulla nostra salute. Probabilmente, solo tra alcuni decenni, scopriremo le reali conseguenze della loro presenza in acqua, cibo e terreno. Ormoni bioidentici, cosa sono? Ogni giorno se ne parla sempre più spesso, ma vi è ancora molta confusione in merito. Gli ormoni bioidentici sono ormoni chimicamente identici a quelli prodotti dal nostro organismo. Ma cosa rende questi ormoni tanto speciali? Questi ormoni sono composti da sostanze di origine naturale, prevalentemente vegetale. Una domanda da porsi sarebbe come il nostro organismo reagisse a questa tipologia di ormoni. La risposta, però, è molto semplice. Il nostro organismo non li percepisce come strani, proprio perché hanno una struttura molecolare analoga a quelli prodotti dal nostro organismo, nonostante siano modificati in laboratorio. Ma a cosa servono e come vengono utilizzati gli ormoni bioidentici? Questa tipologia di ormoni è utilizzata in campo medico per aiutare nella cura dei disturbi della menopausa. Ma non solo, vengono utilizzate anche in età fertile, nelle terapie finalizzate alla regolazione del ciclo, al controllo della sindrome premestuale, per affrontare l'assertività e rivitalizzare la sessualità. La maggioranza degli utilizzi degli ormoni bioidentici sono rivolti alle donne, ma vi sono usi medici rivolti anche agli uomini. Un innovativo campo di applicazione, infatti, è la cura dell'andropausa, ovvero un insieme di disturbi che provoca il calo della funzione testicolare. Gli ormoni bioidentici, infatti, possono essere utilizzati per curare i sintomi provocati da questa sindrome. Possono aumentare i livelli di testosterone, possono ridurre la perdita muscolare e l'affaticamento e riescono anche ad alleviare la libido. Alcuni interferenti endocrini possono alterare l'azione degli ormoni bioidentici nel corpo, causando squilibri ormonali. Gli interferenti possono influenzare il metabolismo degli ormoni bioidentici e questo può portare a problemi di salute, come lo sviluppo di disturbi riproduttivi, l'aumento del rischio del cancro e molti altri. È molto importante, perciò, evitare l'esposizione eccessiva agli interferenti endocrini per proteggere la salute ormonale e favorire l'efficacia delle terapie a base di ormoni bioidentici. Per questo motivo è necessario consultare un medico specialista in questo campo per determinare il tipo di trattamento adeguato e per comprendere in che modo ridurre al minimo l'esposizione agli interferenti endocrini. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org