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La Rivoluzione francese (4^ parte)

La Rivoluzione francese (4^ parte)

MAURIZIO MAURIZIMAURIZIO MAURIZI

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Gli assegnati e la Costituzione civile del clero; la fuga del re a Varennes

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Despite the success of the Assembly, the country still had unresolved problems, including public debt. The Constituent Assembly was divided into moderate right and radical left factions. The left ultimately prevailed. The Assembly carried out significant work, dividing France into departments with elected administrators, abolishing corporations, and implementing a single land tax. To pay off the debt, the Assembly nationalized and sold Church property. They issued bonds called "assignats" with a 5% annual interest. However, the assignats were used as paper money, leading to disastrous economic consequences. The Assembly also approved the Civil Constitution of the Clergy, creating a state-controlled Church. The fragile relationship between the Assembly and the Monarchy was strained further when Louis XVI attempted to flee but was caught. This event was suppressed by moderate deputies but strengthened the extreme republican factions. They organized an anti-monarchy demonstration that was Nonostante il successo dell'Assemblea, i problemi del Paese erano ancora tutti da risolvere, a cominciare dal debito pubblico, come vedremo. All'interno dell'Assemblea Costituente si distinguevano due tendenze fondamentali, una destra moderata e una sinistra radicale. Destra e sinistra sono termini che nascono proprio con la rivoluzione francese. Tutte le forze moderate, cioè tutte le forze come noi conservatrici di destra, erano proprio di destra perché siedevano nei banchi alla destra del Presidente dell'Assemblea. Alla sinistra del Presidente dell'Assemblea invece siedevano tutti i deputati della sinistra radicale. La sinistra radicale, come poi vedremo, alla fine prevalse. Dall'estate del 1789 alla primavera del 1791, quando l'Assemblea Costituente venne sciolta, quest'ultima svolse un enorme mole di lavoro. La Francia venne suddivisa in 83 dipartimenti retti da amministratori eletti e non più nominati da reti. Furono soppressi i parlamenti e vennero organizzati al loro posto dei tribunali elettivi. Furono abolite le corporazioni, furono abolite le docane interne e fu istituita un'imposta fondiaria unica, pagata da tutti i cittadini, indipendentemente dallo stato sociale di appartenenza. Venne dato incremento al libero commercio. Allo scopo di poter pagare gli interessi dell'enorme debito pubblico, l'Assemblea è decise di nazionalizzare e mettere in vendita i beni del clero. La vendita dei beni del clero, cioè dei beni della Chiesa, fu condotta attraverso l'emissione di titoli che fruttavano il 5% annuo e che si chiamavano assegnati. I cittadini, quindi, quando sottostruivano degli assegnati, cioè dei titoli, in questo senso, anticipavano del denaro allo Stato in cambio di un interesse del 5%. Tutto questo era finalizzato all'acquisto di un certo bene appartenuto alla Chiesa, diciamo all'acquisto futuro, prospettato, che però di fatto non avvenne mai. Le necessità di cassa costringero l'Assemblea a ordinare sempre nuove emissioni di assegnati, tanto che questi ultimi finivano per venire utilizzati come carta moneta con, diciamo, conseguenze disastrose per l'economia, soprattutto legate all'aumento dell'inflazione. Il 12 luglio del 1790 venne approvata dall'Assemblea la Costituzione Civile del Clero. I parroci e i lescovi, di questi ultimi solo uno per dipartimento, venivano scelti dagli elettori ed erano stipendiati dallo Stato. Diciamo che nasceva di fatto una Chiesa sotto il controllo dello Stato, una Chiesa fatta da impiegati statali, dai sacerdoti e dai lescovi. La Costituzione Civile del Clero prevedeva poi che lescovi e parroci giurassero fedeltà alla Costituzione, pena la decadenza dall'ustizio. Diversi prelati, diversi parroci si opposero, altri invece accettavano. Il clero francese, quindi, si divise in preti o refrattari, cioè quelli che risutavano di giurare sulla nuova Costituzione francese, e preti costituzionali, che si chiamavano così perché accettavano di obbedire alla Costituzione francese. La Costituzione Civile Queste ultime decisioni inclinarono il fragile rapporto tra l'Assemblea e la Monarchia. Nella notte del 20 giugno del 1791, Luigi XVI, la moglie Maria Antonietta e i suoi figli lasciarono in segreto il palazzo delle Tuilerie, dove risiedevano da quando appunto erano andati via da Versailles, e tentarono la fuga verso il confine con i Paesi Bassi austriaci. Malauguratamente per il re, esso venne riconosciuto e fermato presso un posto di guardia vicino Varenne, non lontano dai confini con i Paesi Bassi austriaci, e quindi con la salvezza. Questo fatto venne messo a tacere dai deputati moderati che guidavano allora l'Assemblea, ma rafforzò, diciamo nel contempo, le ali estreme repubblicane che il 17 luglio del 1791, incitate soprattutto dai discorsi impuocati di Marat, organizzavano una grande manifestazione antimonartica presso il campo di Marseille. Questa manifestazione venne repressa nel sangue dalla guardia nazionale guidata dalla faietta.

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