The French army was struggling in the early months of the war, and suspicions arose that the king and aristocrats were betraying the country. The economy was also in bad shape, with inflation and high bread prices. The sans-culottes, consisting of artisans and workers, demanded universal suffrage and solidarity against the enemies of the revolution. The situation escalated when the people of Paris stormed the Tuileries Palace, leading to the arrest of the king. The Legislative Assembly, under pressure, ordered the arrest of the king and called for new elections for a representative convention. This marked the transition from a moderate constitutional monarchy to a radical democratic phase of the French Revolution. The war continued to go badly, and the fear of betrayal led to a massacre of aristocrats in Paris. The National Convention was convened, and on September 21, 1792, the monarchy was abolished, and the French Republic was established.
I primi mesi di guerra andavano malissimo per l'esercito francese. Cominciò a nascere il sospetto che i re e gli aristocratici stessero tradendo il paese a favore delle potenze straniere. Anche l'economia andava molto male. La massiccia emissione di assegnati ne aveva fatto precipitare il valore e aveva causato un rialzo dell'inflazione. I mercanti facevano sparire le merci dai mercati e il prezzo del pane salì vertiginosamente. In questo periodo al centro della vita politica si pose il movimento dei sanculotti.
Chi erano i sanculotti? Erano artigiani, bottegari, domestici, salariati vari, tutta gente che non aveva il diritto di voto sulla base della costituzione che abbiamo visto. Essi che cosa chiedevano? Chiedevano il soffraggio universale, cioè il diritto di voto. Chiedevano la solidarietà popolare contro i diritti e la lotta contro i nemici della rivoluzione. L'evento che fece precipitare la situazione fu il cosiddetto programma del Duga di Brunswick, il comandante delle forze austro-brussiane che minacciava di condannare a morte chiunque avesse osato far del male al re e ai suoi familiari.
Il popolo di Parigi, sanculotti in testa, prese allora d'assalto il palazzo delle Tuileries, massacrando le guardie e vissere che lo presiedevano e prendendo prigionieri in re e la sua famiglia. L'assemblea legislativa, costretta dalla folla imperucita che aveva costituito una comune rivoluzionaria con sede nei hotel dei villi, cedesse alle richieste di quest'ultima e ordinò l'arretto del re. Ancora sotto la pressione della comune, l'assemblea convocò nuove elezioni al soffraggio universale allo scopo di eleggere una nuova camera di rappresentanti del popolo, la convenzione nazionale.
Assistiamo al passaggio dalla fase monarchico-costituzionale moderata che caratterizza la prima parte della rivoluzione francese, a quella democratica, egalitaria, radicale, che segna la seconda fase della rivoluzione francese. La guerra comunque continuava ad andare male e lo stesso Marchese di Lafayette, il uno dei simboli della rivoluzione, si consegnò al nemico. Il 2 settembre cadeva anche la piastraforte di Verdun e la paura del tradimento venne percepita molto forte a Parigi, dove tra il 2 e il 6 settembre del 1792 una folla di popolani assaltò le prigioni della capitale compiendo un'orrenda strage degli aristocratici che vi si trovavano incarcerati.
Più di 1.500 di essi furono uccisi. Il 20 settembre del 1792 si riunì per la prima volta la convenzione nazionale. Lo stesso giorno le truppe francesi ottennero la prima grande vittoria sulle truppe austro-crustiane a Valmyr. Il giorno dopo, il 21 settembre del 1792, la convenzione dichiarò decaduta la monarchia e programmò la nascita della repubblica francese.