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L'epoca napoleonica (3^ parte)

L'epoca napoleonica (3^ parte)

MAURIZIO MAURIZIMAURIZIO MAURIZI

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Lo stato napoleonico; il sistema dei prefetti e il codice civile

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The new Constitution of the Eighth Year, published in December 1799, established the executive power's dominance over the legislative. Napoleon, as the first consul, had the most prestige among the three consuls due to his military victories and ability to interpret the needs of French society. He gained absolute power through the consent of the French people, lack of serious opposition, army loyalty, and the use of plebiscites. Napoleon was intolerant of internal opposition and established a strong police system. He implemented social policies based on meritocracy, benefiting the bourgeoisie. He also enacted the Napoleonic Code, which consolidated various legal traditions and centralized political and administrative power through a bureaucracy and appointed prefects. Napoleon created the Bank of France in 1800. La nuova Costituzione dell'anno Ottavo pubblicata nel dicembre del 1799 decretava una netta preminenza dell'esecutivo sul legislativo. Il potere esecutivo era esercitato dai tre consoli scaturiti, ricordiamo, dal colpo di Stato del Brumaio del 1799. Il primo console era Napoleone stesso, che nel 1802 poi si sarebbe fatto riconoscere console a vita. Napoleone era il più prestigioso dei tre consoli perché aveva sconfitto l'Austria in Italia e poi aveva represso anche rivolte interne come quella degli Schuan in Bretagna e aveva stipulato un concordato con il Papa in cui veniva abolita la Costituzione Civile del Clero. Nel dicembre del 1804 Napoleone poi avrebbe rotto gli indugi e dopo aver fatto sancire da un prebiscito il passaggio della Francia dalla Repubblica Impero si sarebbe autoincoronato Imperatore dei Francesi, un titolo ereditario trasmissibile per discendenza naturale o per adozione. Ciò che consentì a Napoleone di conquistare il potere assoluto fu intanto il consenso del popolo francese, la mancanza poi di un'opposizione seria, in terzo luogo la fedeltà dell'esercito e poi anche la sua capacità, indubbia, di interpretare le esigenze della società francese che voleva stabilitare ordine dopo dieci anni di caos. Attraverso lo strumento del plebiscito, Napoleone instaurò una specie di rapporto diretto con il popolo che va sotto il nome di Bonapartismo. Napoleone fu duro e intollerante con tutte le opposizioni interne, avvalendosi per questo di un formidabile sistema poliziesco posto sotto il comando di un ex rivoluzionario come José Fulci. In campo sociale Napoleone applicò il criterio cosiddetto dell'amalgama che così bene aveva funzionato per esempio per l'esercito rivoluzionario, e cioè la fusione di individui di diversa estrazione sociale, tutti impegnati a partecipare al funzionamento dello Stato sulla base però non della nascita ma delle loro capacità individuali. Quindi in un certo senso si può parlare di un sistema meritocratico che sostituisce il sistema, diciamo, del privilegio tipico delle società dell'antico Reggio. La borghesia fu la classe sociale che più di tutte si avvantaggiò del nuovo corso politico inaugurato da Napoleone. Il nuovo codice civile Napoleone agì anche sul trezzanta della legislazione. Nel 1804 fu emanato il nuovo codice civile che regolava un vasto insieme di materie come le successioni, i rapporti di famiglia, i contratti tra i privati, le proprietà, ecc. Il codice civile Napoleone comise ordine a tante e diverse tradizioni juridiche, il diritto romano, il diritto canonico, il diritto feudale, il diritto consuetudinario e anche le norme emanate nel corso della rivoluzione come quella che legalizzava il divorzio. Napoleone realizzò un forte accentramento politico e amministrativo fondato su un'estesa burocrazia, sul nuovo sistema scolastico – licei e università, scuola politecnica e scuola normale per i futuri insegnanti – ma soprattutto sui prefetti istituiti nel 1800. Prefetti che erano nominati dal governo stesso in ogni dipartimento e direttamente dipendenti dal governo in quanto suoi organi effecutivi periferici. I prefetti a loro volta nominavano i sindaci che non erano più eletti dai cittadini come al tempo della rivoluzione francese. Nel 1800 Napoleone creò la Banca di Francia, l'unico istituto autorizzato a emettere carta moneta. Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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