Puntata 1 episodio 1 (1) - Oliva Denaro

The podcast series discusses the novel "Oliva e denaro" by Viola Ordone, published in 2021. The story is set in 1960s Sicily, where women are judged based on social and gender stereotypes. The protagonist, Oliva, challenges these views and finds empowerment through education and self-discovery. The novel explores themes of female emancipation and the struggles faced by women in a traditional society. Oliva's journey is depicted through letters to her father, reflecting on her experiences and personal growth. The story highlights the high cost of asserting oneself and the importance of individual stories. Ciao a tutti, siamo la classe prima C e vi presentiamo una serie di podcast sullo romanzo di Viola Ordone, Oliva e denaro, pubblicato da Inaudi nel 2021. La femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia. Questa frase, pronunciata dalla madre di Oliva, è emblematica nel contesto in cui è ambientato il romanzo Oliva e denaro di Viola Ordone. Nella Sicilia degli anni 60, in un piccolo paesino, infatti, questa era la concezione della donna. La realtà familiare si inserisce nel ristretto contesto del paese, si osserva e giudica soprattutto le donne in base a stereotipi sociali e di genere. La vita del paese è inoltre marcata da una netta divisione fra maschi e femmine e ogni contatto tra persone di stesso posto è ridotto al minimo. In questo contesto arretrato è ambientato questo romanzo di formazione e di emancipazione femminile. Donna, nome comune di persona, femminile e singolare. A me però non suonava bene questa cosa, femminile e singolare. Questa citazione è significativa per delineare il punto di vista di Oliva rispetto alla società che la circonda, infatti la cultura è vista come elemento di emancipazione sia da lei sia dalla sua maestra Rosaria, descritta poco fa nell'introduzione. Possiamo dire che la visione del femminile e singolare si trova in contraposizione con il pensiero generale che fa di a fondo il romanzo. La condizione della donna si può trovare in determinati punti come l'arrivo del marchese ovvero il ciclo mestruale che costituisce il rito di passaggio tra l'infanzia e l'adolescenza. Emerge dal romanzo che Oliva ha una concezione negativa di questo avvenimento, infatti da questo momento in poi non potrà più godere della libertà che le riservava l'infanzia, per esempio non potrà più trascorrere del tempo con il suo amico Saro o andare a Babalucci con il padre. Svolgono un ruolo centrale anche le riunioni organizzate dal padre comunista di Liliana ovvero una compagna di classe di Oliva durante le quali vengono proposti visioni e discordi rispetto alla mentalità del paese anche riguardo alla concezione della donna e del suo ruolo nella società del tempo. Proprio in questa sede avviene l'incontro tra Oliva e il figlio del pasticciore del paese, pater No, che nutreva una smodata passione per lei. Successivamente a questo incontro i due ne avranno un secondo durante una festa paetana nel quale risulteranno chiare le intenzioni del ragazzo che porteranno a un punto di rottura nella narrazione causando importanti ripercussioni psicologiche su Oliva. Una nuova consapevolezza di Oliva riguardo alla sua visione di ciò che ha vissuto durante l'adolescenza viene esposta in uno stampo di lettere tra la protagonista e il padre nel quale vengono inoltre racchiusi in una serie di flashback i fatti accaduti e cambiamenti negli ultimi anni della storia. Possiamo riassumere il significato più profondo della vicenda e la posizione raggiunta da Oliva alla fine del romanzo con la seguente citazione Ci sono dei no che non costano niente e altri che hanno un prezzo molto alto Il mio l'ho pagato tutto e con me anche la mia famiglia Per molto tempo mi sono sentita sola, giudicata, sbagliata Ma oggi so che avevo ragione e che è stato giusto così Questa però è la mia storia e ognuna la sua Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org