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Le giornate mondiali della salute

Le giornate mondiali della salute

Jessica Carollo

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The World Health Day is celebrated on April 7th each year to raise awareness about global public health issues. The World Health Mental Day is celebrated on October 10th to promote mental health awareness and support. Mental health is an important aspect of overall well-being and can be influenced by various factors. Mental disorders can cause disability and are a significant burden on society. Adverse experiences in childhood can increase the risk of mental disorders. The COVID-19 pandemic has had a negative impact on mental health, particularly for frontline workers and vulnerable populations. Access to mental health services has also been affected. The Action Plan for Mental Health 2013-2030 aims to promote mental health, prevent risks, and provide universal access to mental health services. The plan focuses on effective leadership and governance, comprehensive community-based services, promotion and prevention strategies, and strengthened information systems and research. For more Le giornate della salute. Nel 1948 la Prima Assemblea Mondiale della Salute, la World Health Assembly, decide di istituire una giornata dedicata alla salute in tutto il mondo. Dal 1950 la Giornata Mondiale della Salute, World Health Day, si celebra dunque il 7 aprile, per ricordare la fondazione dell'OMS avvenuta proprio il 7 aprile 1948. Ogni anno viene scelto per la giornata un tema specifico che evidenzia un'area di particolare interesse per l'OMS. La giornata è un'occasione per promuovere a livello globale la sensibilizzazione su argomenti cruciali di salute pubblica di interesse della comunità internazionale e lanciare programmi a lungo termine sugli argomenti al centro dell'attenzione. La Giornata Mondiale della Salute non è quindi un evento che si riduce ai lavori di un giorno, ma è ogni volta il punto di partenza di un percorso mirato a migliorare le condizioni di salute in tutto il mondo. Un altro appuntamento importante in materia di salute è quello del 10 ottobre, data in cui si celebra in tutto il mondo il World Health Mental Day, la giornata mondiale della salute mentale, istituita nel 1992 per aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale e mobilitare risorse e sforzi a sostegno della salute mentale. La giornata è promossa dalla World Federation of Mental Health, la federazione mondiale della salute mentale, e supportata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il tema della giornata 2022 è Make Mental Health and Wellbeing a Global Priority, rendi la salute mentale e il benessere per tutti una priorità globale. La salute mentale è parte integrante della salute e del benessere, lo si deduce dalla definizione di salute della Costituzione dell'ONS, che recita «la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità». La salute mentale, come altri aspetti della salute, può essere influenzata da diversi fattori socio-economici sui quali è necessario agire con strategie globali di promozione, prevenzione, trattamento e recovery in un approccio di government globale. Il disturbo mentale è inteso come una sindrome caratterizzata da significativi problemi nel pensiero, nella regolazione delle emozioni o nel comportamento di una persona, che riflettono una disfunzione dei processi psicologici, biologici o dello sviluppo che compongono il funzionamento mentale. I disturbi mentali sono generalmente accompagnati da sofferenza o difficoltà nelle abilità sociali, occupazionali e altre attività significative. I determinanti della salute mentale e dei disturbi mentali includono non solo caratteristiche individuali come la capacità di gestire i propri pensieri, le emozioni, i comportamenti e le relazioni con gli altri, ma anche fattori sociali, culturali, economici, politici e ambientali, tra cui le politiche adottate a livello nazionale, la protezione sociale, lo standard di vita, le condizioni lavorative e il supporto sociale offerto dalla comunità. L'esposizione alle avversità sin dalla teneretà rappresenta un fattore di rischio per disturbi mentali ormai riconosciuto e che si può prevenire. Nella Regione Europea del VU i disturbi mentali sono la principale causa di disabilità e la terza causa principale del carico complessivo di malattia dopo le malattie cardiovascolari e i tumori. La prevalenza stimata dei disturbi mentali nel 2015 era di 110 milioni, equivalenti al 12% dell'intera popolazione della Regione Europea del VU. Con l'inclusione dei disturbi da uso di sostanze, tale prevalenza aumenta di 27 milioni arrivando al 15% e può arrivare a 300 milioni, ovvero a 50% considerando anche i disturbi neurologici. Nella fascia dell'infanzia e dell'adolescenza, studi recenti mostrano come nel mondo più di un adolescente su sette tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato. In Europa tra le patologie rilevate l'ansia e la depressione rappresentano oltre la metà dei casi e il suicidio è diventata la seconda causa di morte tra gli adolescenti tra i 15 e i 19 anni, con 4 casi su 100.000 dopo gli incidenti stradali che registrano una prevalenza di 5 casi su 100.000. I disturbi mentali fanno spesso precipitare gli individui e le loro famiglie in una condizione di povertà. A causa della stigmatizzazione e della discriminazione le persone con disturbo mentale vedono violati i loro diritti umani e molte di loro vengono private dei loro diritti economici, sociali e culturali. Sono vittime di limitazioni nel diritto al lavoro, all'istruzione, alla procreazione e alla possibilità di ottenere le migliori condizioni di salute. La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata il 13 dicembre 2006 durante la 61° Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite salvaguarda e promuove i diritti di tutte le persone con disabilità, incluse le persone affette da deficit mentali ed intellettuali, e inoltre promuove la loro piena inclusione nella cooperazione internazionale, inclusi programmi di sviluppo internazionale. La pandemia di Covid-19 ha avuto un forte impatto sulla salute mentale delle persone. Alcuni gruppi, tra cui operatori sanitari e altri lavoratori in prima linea, studenti, persone che vivono da sole, soggetti vulnerabili, tra i quali i detenuti e i migranti, e persone con disturbi di salute mentale preesistenti, sono stati particolarmente colpiti. In molti Paesi, oltre all'effetto deleterio che le misure di contenimento del Covid-19 sembrano aver avuto sulla salute mentale della popolazione, la crisi ha aumentato alcuni tra i principali fattori di rischio per le malattie mentali, quali disoccupazione, insicurezza finanziaria, povertà. In aggiunta a ciò, i servizi sanitari dedicati ai disturbi mentali, neurologici e all'uso di sostanze, sono stati significativamente rallentati e, in molti casi, interrotti. Già nel 2019, il Piano d'Azione per la Salute Mentale 2013-2020 era stato prorogato fino al 2030. Successivamente, nel 2021, la 74esima Assemblea Mondiale della Sanità ha approvato specifici aggiornamenti. Il nuovo Piano d'Azione per la Salute Mentale 2013-2030 si basa sul documento precedente e stabilisce azioni chiare per gli Stati membri, il Secretario dell'OMS e i partner internazionali, regionali e nazionali, per promuovere la salute mentale e il benessere per tutti, prevenire condizioni che mettano a rischio la salute mentale e raggiungere una copertura universale per i servizi di salute mentale. Mentre il Piano d'Azione aggiornato include indicatori e opzioni di attuazione nuovi e, appunto, aggiornati, i quattro obiettivi principali originali rimangono invariati. Leadership e governance più efficaci per la salute mentale. Fornitura di servizi completi e integrati di salute mentale e assistenza sociale in contesti comunitari. Attuazione di strategie di promozione e prevenzione. Sistemi di informazione, prove di efficacia e ricerche dedicate rafforzati. Per maggiori informazioni e approfondimenti visita il sito www.salute.gov.it

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