traccia 2 Audioguida La Memoria dell'acqua

This is an introduction to the Memory of Water, a guided walk along the Fersila stream. The walk emphasizes the importance of respecting the environment and not causing harm. The Fersila stream has shaped the surrounding area and taught humans to turn limitations into resources. The tour discusses the relationship between humans and nature and the efforts made to control and utilize the power of the stream. The construction of protection structures, such as the Ponte Alta gorge and the hydroelectric power plant at Ponte Cornicchio, have helped mitigate flooding and provide clean and renewable energy for the city of Trento. The tour was created with the help of students from two institutes, coordinated by the cooperative CLEIDOSCOPIO, in collaboration with the EcoMuseum of Argentario and the Pogo district. Benvenuta e benvenuto, questa è la memoria dell'acqua, una passeggiata guidata alla scoperta del torrente Fersila. Ti preghiamo di rispettare l'ambiente, evitando di inquinare, disturbare gli animali e danneggiare le piante. Questa è la tappa che parla del rapporto uomo-natura, di come questo luogo plasmato dalla forza dell'acqua abbia insegnato all'essere umano a trasformare il limite in risorsa. Inizia a scendere lungo la strada che porta al torrente. Nel frattempo ti racconteremo la storia della forra di Ponte Alta e dei sistemi di protezione costruiti nei secoli per contrastare la forza del torrente. Il Fersila, erodendo per millenni le racce calcaree, ha creato in questo tratto una forra spettacolare, stretta e profonda un centinaio di metri. Nel 1537, al fine di sconsurare alluvioni in città, il principe vescovo di Trento, Bernardo Clesio, fece costruire in questo tratto una prima brilla in legno. Nei secoli successivi furono realizzate diverse imponenti opere idrauliche, non solo per controllare l'impatto del torrente, ma anche per sfruttarne la potenza. Devi sapere che da sempre la città di Trento subiva continue e devastanti inondazioni causate dalle piene del torrente Fersila. Così, nel XIX secolo, per mitigare i danni e proteggere la città, decise di costruire nella gola di Ponte Alto un sistema di serre. Le serre di protezione sono imponenti strutture in muratura progettate per contenere e defiare le acque durante le piene. A tal proposito, se vuoi ammirare lo spettacolo naturale della gola unito all'ingegno umano, non puoi perderti la visita all'orrido, la cui entrata si trova accanto alla terrazza del ristorante. Oltre alle serre di protezione, nel XIX secolo, nacque anche l'idea di costruire in fondo alla forra, presso il ponte Pernicchio, una centrale idroelettrica. Il progetto venne sostenuto da Podesat di Trento, Palos Maggiorana, ed entrò in funzione il 6 maggio 1889. Fu la prima centrale idroelettrica dell'impero austro-ungarico e una delle prime al mondo. Grazie ad essa, le strade di Trento vennero illuminate per la prima volta. Con la costruzione della centrale idroelettrica, la cittadinanza ebbe attesso a uno punto di energia pulita e rinnovabile per la città e le sue industrie, contribuendo allo sviluppo e al benessere di tutta la comunità. Il vaccino artificiale, che c'è all'altra destra, serve proprio per alimentare la centrale. L'acqua entra nelle condotte afforzate, che partono dall'edificio in fondo al vaccino, e poi scorre impettosamente fino alle turbine della centrale a valle, che, con il loro movimento, trasformeranno l'energia cinetica dell'acqua in energia prima meccanica e poi elettrica. La storia della serra di Ponte Alto, delle sue serre di protezione, della centrale idroelettrica di Ponte Cornicchio, è un racconto di resilienza, ingegno e progresso, in quanto testimoniano la capacità dell'uomo di adattarsi e prosperare, anche grazie alle forze più selvagge della natura. Qui, accanto al vaccino artificiale, troverai il prossimo QR Code da scaricare. La guida è stata realizzata con l'aiuto di due personaggi, La guida è stata realizzata dalle ragazze e dai ragazzi degli istituti comprensivi 31 e 32, nel progetto coordinato dalla cooperativa CLEIDOSCOPIO, in collaborazione con l'EcoMuseo dell'Argentario e la Circoscrizione di Pogo. Il coordinamento artistico è a cura di Federica Chiusole.