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The Greek colonization of Sicily in the 8th century BC had a significant impact on the island's landscape and culture. It brought about the establishment of organized cities, trade, and the transformation of art and architecture. The reasons behind the Greek colonization are still debated, but it is believed to have been a gradual fusion with the indigenous population rather than an aggressive takeover. The Greeks' polytheistic religion influenced their art and iconography, creating a unique cultural and artistic personality in Sicily. Archaeological excavations continue to provide insights into how the Greeks integrated with or replaced the indigenous populations. The Greek colonies were strategically located in easily controllable territories with fertile agricultural land. Before colonizing these areas, the Greeks conducted exploratory journeys to assess their strengths. Siracusa stands out as the most important and beautiful colony, known for its well-structured cities, temples, an La Sicilia greco-romana, viaggio di una migrazione che ha cambiato il volto dell'isola. La colonizzazione greca della Sicilia avviene intorno all'VIII secolo a.C. e corrisponde alla prima vera e propria grande rivoluzione culturale che riguarda non solo la Sicilia ma anche gran parte del Mediterraneo Mediglionale e dell'Europa. Di grandissimo impatto, modificatrice, organizzata e innovativa, questa migrazione muterà in modo vigoroso la forma del paesaggio, dal punto di vista fisico e culturale, in particolare nei luoghi d'affrodo, originando insieme agli eventi in Magna Grecia il vecchio infotto d'Occidente. Da questi momenti in poi, infatti, niente sarà più come prima, il suo volto sarà completamente cambiato e le vicende incalzanti tipiche dell'identità ellenica caratterizzeranno sempre più il volto dell'isola. Rispetto a tutte le altre culture, quella greca sarà caratterizzata da una vanguardia maggiore. Nasceranno le città con i loro spazi organizzati, gli scambi e i commerci. L'arte e l'architettura si trasformeranno per dare un nuovo aspetto e volto al territorio. Perché la colonizzazione in Sicilia? Sulla motivazione in Sicilia da parte dei greci vi sono tante ipotesi, così tante da trattare ancora l'argomento come una questione non del tutto risolta. Sappiamo quando il processo abbia avuto inizio, ma non il come si è avvenuto e il perché, o almeno in parte. Gli stessi greci vogliero rivestire di mito la fondazione e le dinamiche che portarono a questo, assegnando a ciascuna città il ruolo di fondatore a un personaggio, legista, capo spedizione, scelto da un gruppo di cittadini per guidarli nella colonizzazione di una terra o nella sua conquista. In verità non sapremmo mai se è realmente succeduto, ma siamo certi che da loro fu sempre esorcizzato e tramandato. Il culto dei greci. Il culto politeista di questa popolazione sarà fortemente impastante sulla trasmissione della loro arte e della loro iconografia, attraversate dai costanti dinamiche religiose che con le loro feste e i loro luoghi sacri incideranno profondamente sulla personalità culturale e artistica della Sicilia, talvolta creando un'arte derivante dalla fusione di quella già presente nell'isola e delle sue tradizioni locali, talvolta invece creando uno scenario artistico florido del tutto nuovo, percepibile nella costruzione dei templi e degli spazi disseminati in ogni parte dell'isola colonizzata. Scavi archeologici. Come sono giunti in Sicilia? Gli scavi che ancora oggi avvengono affettuati continuano a rilasciare informazioni su come questa popolazione si è giunta nell'isola e come i greci si siano integrati o sostituiti con le popolazioni indigene. L'immagine che se ne ricava è quella di una fusione graduale, come avvenne nel capo della città di Siracusa, unica colonia corintia nella regione. Le inchieste dica di un'occupazione sovraggiunta con forte impatto, scavi più recenti indicherebbero che l'ingresso dei coloni avvenne in modo non così aggressivo. Tutte le colonie greche sono nate in posizioni strategiche, cioè da territori facilmente controllabili, con bacini fluviali, ampie intruterre agricoli e una parte alta di pianura da dove fa sorgere l'acropoli per garantire una comunicazione eterna con gli steri. Viaggi di perlustrazione I luoghi che venivano colonizzati erano luoghi non completamente sconosciuti e colonizzatori. Prima di giungere in queste terre, questi effettuavano dei viaggi di perlustrazione per ragionare sui punti di forza di queste terre, in precedenza occupate dai micenei. La maggior parte del controllo di queste si concentrò anche sull'entroterra, nelle parti di Siracusa, sulle tracce dei terreni agricoli che vi erano stati creati precedentemente. Colonie furono fondate nella costa orientale sirenica, nelle parti di Naxos, Pilaccio, Catania e Lenchimi. Siracusa è quella che più ancora al giorno d'oggi sticca per importanza, bellezza, magnificenza e fructosità. Tra le tante magnificenze dei Greci, quella che più sticcò, oltre alla costruzione di città ben strutturate e tempi, fu l'artigianato. Nelle città di Siracusa venivano infatti realizzati grandi vasi per uso funerario, mentre nella città di Gela venivano creati grandi vasi d'influenza cretese. Erogia e Megareplea esportavano vasi policromi raffiguranti scene del mito greco, confermando così la propria padronanza in materia tecnica e narrativa, già di gran lunga matura e competitiva. I Greci furono inoltre portati ad utilizzare la terracotta e la pietra in modo magistrale, grazie alla necessità di migliorarsi sempre nel campo artistico e architettonico.