San Sebastiano

In Michelangelo's "Last Judgment" in the Sistine Chapel, San Sebastiano is depicted differently from traditional representations. Instead of being shown as a martyr pierced by arrows, he is portrayed as a warrior ready for battle. This suggests that the world is not ending and that there is still conflict. San Sebastiano's face is in motion, unlike Christ's, emphasizing the idea that humans can achieve divine grace through their own efforts. He can be found on the far right of the fresco, below the figure of San Disma. Nel giudizio universale di Michelangelo della cappella Sistina a Roma, San Sebastiano è la figura più eccentrica di tutta la composizione, quasi non centrasse niente con l'insieme della composizione. Infatti tutta la tradizione iconografica lo rappresenta alla colonna traffitto dalle frecce con le quali è stato martirizzato. Secondo i racconti sarebbe stato un cavaliere romano, valsosi dell'amicizia con l'imperatore per recare soccorso ai cristiani, incarcerati e condotti al supplizio. Michelangelo lo raffigura invece in tutt'altro modo, è la figura di un guerriero che ha sapere e con le armi del proprio supplizio, strette in pugno, preparate per partire per la guerra, ossia c'è ancora guerra, non siamo alla fine del mondo, non è il giudizio della fine del mondo, San Sebastiano sta partendo, sta uscendo dal quadro, dal contesto della composizione come se stesse dicendo si ricomincia. Se notate il volto diversamente da quello di Cristo, che è immobile, il volto di San Sebastiano è in movimento, si muove, questo avvalora l'interpretazione che la fresco rappresenta sì un giudizio, ma il giudizio ha una teologia, quella luterana, che assegna all'uomo la forza di raggiungere la grazia divina per proprio merito personale, quindi come se Cristo non centrasse in questo impegno umano, da cui il caos di tutta la fresco. San Sebastiano lo potete trovare nella fresco, nella parte estrema destra, in centro, appena sotto dalla figurazione di San Disma, il ladrone buono, appeso alla croce.