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The transcription is a collection of Milanese phrases and expressions and their meanings. It includes phrases like "a leggio da vernice" which means someone who used to be good but has declined, "la pelle di gigio" which refers to someone with a tough exterior, "faccione de tromba" which mocks overweight women, "roba dei ciodi" which means something not worth considering, "puresin neger" which refers to someone who stands out for negative reasons, "laman fadigusa" which describes someone who is stingy, "un litre e un quattro" which is a nickname for a monument resembling a liter and four glasses, "se la va la gai bamb" which suggests that luck plays a role in success, "ciapel, penel, angel" which describes a quick and impulsive action, "sompfera di strasch" which means being angry or losing control, and "a milano anche i www.reggijoe.it E la storia continua Questi sono voci di ringhiera, in milanese, ad esempio a leggio di vernice, il pelle del gigio, il faccione di tromba, roba d'accioldo, il pulle di negro, la manfa di gusa, un litro e un quarto, se la va, la gai a gambe, ciappelle, pelle e mangia Fera di strage, a milan anche i murron fan luga, ghiradome la carne grasa, è sacca e secca per dì, è buon, ascolto La vernice Quando si incontra qualcuno che in passato o sera faceva bene, ma per una ragione qualsiasi un po' decaduto, e rivela il disagio della sua condizione attuale, il milanese riassume dicendo sotto voce, a leggio da vernice La pelle di gigio, il nome più comune che si attribuiva agli asini era bigio o gigio, pelle di gigio vuol dire pelle di asino, pelle di tamburo, è un epiteto del quale si gratifica un tipo poco raccomandabile, dalla pelle dura, sulla quale si può battere e ribattere senza che cambi suono E' inutile sperare in un ravvedimento, tanti le luna, pelle di gigio, e dalla pelle di gigio è meglio stare alla landa Il faccione delle trombe Faccione di pietra, che aveva la funzione di abbellire la fontana e protegere il muro dagli schizzi, sorse così il detto faccione de tromba, che si rivolgeva, per canzonare, alle donne troppo grasse, le guance polpose e abbondante di pappagorgia Le robe da chiod Da questo sprezzo per i chiodi da parte degli ibanisti è venuto il detto roba dei ciodi, che si usa per qualificare una cosa o un fatto che non merita considerazione Il popolo milanese ha sempre avuto una speciale argustia nel forgiare detti e modi di particolare efficacia, mai mancanti di generosi eleonia che si avverte anche nelle locuzioni più occupe, e ve ne proponiamo alcuni in questa pagina connessi alle motivazioni della loro origine E il puresin neger, letteralmente il pulcino nero, in milanese ha lo stesso significato che ha in italiano la pecora nera, individuo che si distingue dagli altri per caratteristiche particolari e sul quale si appuntano gli sguardi, l'antipatia e i castigli di chi gli sta intorno Tuttavia l'espressione puresin neger ha un significato più gentile e più simpatico che non la pecora nera E laman fadigusa? Supponiamo due amici alla cassa di un bar per pagare la consumazione, il più generoso si affretterà a pagare l'importo, il meno generoso farà pure lui il gesto di inilare la mano in tasca per prendere il portafoglio Ma il suo gesto sarà titubante, il tempo necessario per arrivare leggermente più tardi al parlamento Un milanese tradizionale direbbe chi ha la man fadigusa, ossia la mano che fa fatica a uscire dalla tasca e si usa genericamente per indicare un navaro o più modestamente un pitocco Un litre e quattro, il monumento di Leonardo da Vinci in piazza della Scala, opera dello scultore Pietro Magni, è alto complessivamente 13 metri e 50 con 5 statue di marmo di Carrara La statua di Leonardo, alta 4 metri e 40, sovrasta le altre più piccole dei suoi allievi, Cesare VI, Marco D'Augiono, Gian Antonio Boltrafio e Andrea Salaino Il popolo ambrosiano, senza intenzione di valutare il preso artistico, osservando il monumento nelle giornate di nebbia, colse la similitudine dell'immagine con la misura del litro e quattro bicchieri intorno, come si vedeva nelle osterie Da qui il nomignolo al monumento un litre e un quattro Se la va, la gai bamb, capita spesso nella vita di trovarsi di fronte al dubbio se un tentativo abbia o meno possibilità di successo, talora nel valutare la possibilità serve l'esperienza o l'intuito, spesso il caso o la fortuna decidono delle coincidenze felici Da tutto questo la saggezza del popolo miranese ha tratto il detto che mira a dimostrare che spesso è il caso che decide Perciò scherzosamente quando qualcuno tenta un'iniziativa spericolata ma che con un po' di fortuna potrebbe andare bene, dice solitamente se la va la gai bamb, se mi riesce sono fortunato Ciapel, Penel, Angel, prendilo, Penel e Angel In sintesi di tre operazioni diverse e successive si usa per segnalare la rapidità spinta alla precipitazione di un'azione o un gesto Accade a volte che chi ha raggiunto qualcosa di molto desiderato subito ne usi con evidente precipitazione e questa fretta inelegante viene causticamente commentata la bonaria ironia dicendo a chi dimostra tanta furia Ciapel, Helen e Angel e Sompfera di Strasch, Sompfera di Strasch è un antico detto per esprimere ingegnazione, me l'hanno fatta troppo grossa, sono fuori di me Il detto ha una origine singolare, infatti una delle prime manifestazioni di pazzia è quello di levarsi i panni come fece Orlando quando divenne furioso. Gli abiti per il popolo sono poveri panni, Strasch e perciò il detto significa sono fuori di me, sto per impazzire A Milano anche i murron fanno l'uva e questo vecchio detto definisce Milano come la città del miracolo economico, a Milano anche i gelsi fanno l'uva Per comprenderlo bisogna ricordare che il gesso era una pianta tradizionale della Lombardia coltivata per fornire le foglie ai bacchi da seta, i bigatte con le quali si nutrono. Il gesso ha un legno gramo e non dà frutti apprezzabili Dire che a Milano i gelsi fanno l'uva significa affermare che Milano è una città capace di ricavare frutta da tutto, con coraggio, lavoro e capacità organizzativa. Grado me la carne grassa, riferito all'atteggiamento indisponente di un avversario malizioso, crede di fare furbo? Ma grado me la carne grassa, e per comprendere il motto basta pensare che la carne grassa è di per sé l'immagine del benessere, dello star bene. Vuol dire ironicamente? Penserò io a farlo star bene, a metterlo a posto. E secca perdè? Il perdè è il ventrilo degli uccelli e quindi anche del pollo. Il popolo immagina che i seccatori, che non danno respiro, riducano il perdè a una mortale aridità. Così accade di sentire qualche milanese, a colmo della sopportazione per l'assillo di persone annoiose e petulante, esprimere la propria impazienza, brontolando. Che secca perdè! Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org