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QGLN1024-Antiche-provinciali-09

QGLN1024-Antiche-provinciali-09

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redigio.it/dati2511/QGLN1024-Antiche-provinciali-09.mp3 - Antiche provinciali: S.P.13 - Busto Arsizio - Samarate - (km 1+370) - provinciale detta degli "Umiliati" - 5,18 -

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Transcription

The transcription is about the history of the Umiliati movement in Italy, which began in the 12th century with the aim of living a life of poverty and observing the Gospel. They were initially accused of heresy but eventually gained approval from the Pope. The Umiliati played a significant role in the wool industry, with many of their houses involved in processing and selling wool. They produced high-quality fabric called "umiliato" that was popular among the bourgeoisie. The Umiliati's contribution to textile art is illustrated in manuscripts from the 15th century. The history of the Umiliati is still ongoing. Vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv detta Degli Umiliati. Dedicando questa strada al movimento pauperistico Degli Umiliati si è voluto ricordare una delle attività tipiche dell'ordine la lavorazione della lana, abbinandone anacronicamente all'industria tessile fiorente nel territorio tra Calarate e Bustarsizio per altro sede del museo del tessile. Il movimento Degli Umiliati nacque in Italia settentrionale nella seconda metà del XII secolo allo scopo di osservare il Vangelo e di condurre una vita in povertà. I primi gruppi, analogamente ad altri che professavano una vita evangelica come i Valdesi e i Catari, vennero tacciati di eresia e come tali condannati da Lucio III nel 1184. Solo dopo anni di confronti tra il papato e i rappresentanti del movimento nel 1201 Papa Innocenzo ne approvò la regola che disciplinò sia le comunità clericali che quelle laiche entro lo schema della tradizione benedettina. Circa le attività economiche degli Umiliati è certo che avvero un ruolo di primo piano nella lavorazione, tintura e commercializzazione della lana e a questo scopo sorsero in tutto il territorio varesino molte case umiliate, tra cui ci chiamo quella di San Martino di Varese, proprietaria di un molino posto sull'Olona utilizzato per l'affollatura dei panni. Pare che la prima casa delle Umiliati a Busto avesse origine nel XII secolo, al tempo di Ottone Visconti. La sua prima attestazione documentaria risale però al 1243, epoca in cui il monastero in Cantono de Basilica acquistò una cascina in fondo. Una donazione del 1278 ricorda invece una domus de platea con riferimento alla località dove sorgeva. Gli Umiliati produssero un tipo di panno, detto appunto umiliato, che si distinse per la qualità non solo da quelli prodotti in loco, di fattura casaringa, ma anche da quelli più rari di materia pregiata forestiera. Un panno destinato al nascente mondo della borghesia e che trovò larga diffusione fino a tutto il secolo XV. Per ricordare la loro attività in campo tessile, si cita testualmente quanto scrive il Bondioli nella sua Storia di Bustarsizio. Poiché l'attività tipica e manuale degli Umiliati era il lanificio, indubbiamente anche i conventi bustesi avranno dato il loro contributo all'arte tessile che produceva i famosi panni detti appunto umiliati, mezzalani e berrettini, con i procedimenti illustrati dalle miniature che adornano il manoscritto ambrosiano, il G.302, della cronaca di Fra Giovanni di Brera del 1421. Gli Umiliati furono definiti da un ordine di tessitori e di follatori di lana. In quelle miniature si vedono suore che filano, ritorcono, ordiscono e tessono, frati che candeggiano, fogliano, cimano pezze e vendono tessuti. I telai, a calcolo degli Umiliati del 200, sono stati gli antesignani dei telai automatici che oggi scandano il forte ritmo quotidiano del lavoro di Bustarsizio. www.rediso.it E la storia continua.

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