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redigio.it/dati2511/QGLN1019-cronaca-cittadina.mp3 - Note di cronaca cittadina edita da il "pungolo" nel 1860 in Milano - audio - 5,16 -
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In 1860, the first municipal elections were held in Milan, but voter turnout was low. The demolition of historical buildings and the celebration of the 1848 revolution were of more interest to the population. The poet Alessandro Manzoni may have attended a theater performance and showed appreciation to the actor Gustavo Modena, which surprised those who knew Manzoni's reserved nature. The story continues. www.redigio.it E la storia continua. Note di cronaca cittadina in Milano nel 1860 Il 15 gennaio del 1860, un venerdì, si tennero le prime elezioni comunali, ma la partecipazione milanese fu assai scarsa, 3944 votanti su 10.438 iscritti. Il Pungolo, lo storico foglio politico fondato nel 1835 e rifondato nel 1859, attribuì la cosa a una insufficiente educazione democratica. Maggiore interesse suscitò nella popolazione la notizia, riportata dallo stesso giornale il 4 febbraio, che un regio decreto aveva dichiarato di pubblica utilità la demolizione del Re Becchino e del coperto dei Ficini. Era quest'ultimo un porticato di epoca sforzesca che si snodava per 20 arcate, parallelamente agli attuali portici settenzionali. A metà strada tra essi è il monumento a Vittorio Emanuele. Verrà atterrato in quei tempi a partire dal 1863. Menno sollecito l'abbattimento dell'isolato del Re Becchino, grumo di secolari caseggiati che sorgevano sull'opposto lato della piazza del Duomo, in corrispondenza dei portici meridionali. Saranno infatti demoliti solo nell'ottobre del 75, tra i nostalgici lai dei soliti misoneisti. Assai festosa in compenso la commemorazione delle 5 giornate del 48, celebrata la domenica del 20 marzo di quello stesso anno 1860, tra lo sventolio di tricolori e strepito di ottoni. Una gran folla si radunò attorno alla Colonna del Verziere, nell'odierno Largo Augusto, che venne consacrata alla Vittoria, così come di Porta Vittoria fu ribattezzato il corso di Porta Tosa. Sempre il pungolo, il 26 aprile successivo, se ne uscì con il presente avviso. Quelli tra i volontari che intendono arruolarsi per la rivelazione della Sicilia si recono alla realizzazione dell'avanguardia, in Contrada di San Vittore e 40 martiri numero 6. Contrada, che di lì a 5 anni verrà ribattezzata via Pietro Verri, in onore del grande illuminista milanese che aveva abitato la casa in un angolo con Monte Napoleone. Palermo era stata da poche ore conquistata dai mille garibaldini salpati da quarto nella notte dal 5 e 6 maggio del 60, quando, la sera del 7 giugno, si rappresentò al teatro della Cannoviana detto così perché sorto nel 1779 su progetto del Pier Marini nel sito delle preesistenti e omonime scuole fondate da Paolo da Cannobio e l'attuale lirico, il 5 maggio, tre quarti con musiche del maestro Magazzari. Pare che vi assistesse Alessandro Manzoni, forse pago da aver già presentato anni prima alla Delchi, recitato dalla compagnia del grande Gustavo Modena al Teatro Re che stava e vi rimase fino al 1879, laddove verrà poi ricavato il Diurno dei Portici Settentrionali. Ebbene, corsevoce che il poeta fosse rimasto tanto colpito dall'impegno del Modena da gettargli le braccia al collo a fine rappresentazione, cosa che non fu creduta da chi ben conosceva l'indole misurata e schiva del Manzoni. E la storia continua.