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In this transcription, the narrator introduces the ancient Abbey of Lucedio and describes the atmosphere and surroundings. They mention Guglielmo VI, who comes from a prestigious family with a history dating back to Aleramo. Guglielmo VI grew up in the shadow of power and learned the arts of war and politics. They also mention Elias Cairael, a warrior and artist who participated in the Fourth Crusade. The Abbey of Lucedio, founded in 1124, was a place of spirituality and power. The narrator also mentions the Abbey's connection to the Alleramici and its involvement in significant events, such as the Fourth Crusade. The story takes place in 1210 under the leadership of Abbot Oglerio Tatrino. In the castle walls echoes of old days, like the minstrel's play in the stony maze. Capitolo 1 Introduzione e visita all'Abbazia di Lucedio Guglielmo VI ed Elias giungono all'antica Abbazia di Lucedio. L'aria era intrisa di un'oscura solennità, mentre le ombre della sera si allungavano sui muri di pietra antica. I terreni intorno all'Abbazia intrisi di acqua, specchiavano da lidelle d'acqua e dai roni in caccia di rane. L'incessante gracchia delle rane si mescolava ai canti del vespro dei monaci circersensi che segnavano la fine della giornata lavorativa. Dagli a poco, come tutti i giorni, i monaci si sarebbero ritirati per un momento di riposo e di riflessione personale, prima della compieta, l'ultima premiera della giornata. Questo tempo libero, dedicato a letture spirituali o a discussioni tra i monaci, era il momento propizio per chiedere ospitalità alla santa figura dell'abate Oglea Deodatrino. Chi è Guglielmo VI? La storia della famiglia di Guglielmo VI affonda le radici nell'epopea di Aleramo, il leggendario antenato che ricevette la marca del Monferrato dall'imperatore Ottone I di Germania, dopo aver spodestato il re Berengario II d'Italia. I discendenti di Aleramo vissero nell'ombra fino all'ascesa dei Marchesi Ranieri all'inizio del XII secolo. Fu suo figlio, Guglielmo V detto il Vecchio, nonno di Guglielmo VI, a cambiare il destino della famiglia sposando Judith di Babenberg, solerrastra del re Corrado III di Germania. Con questo matrimonio la famiglia di Guglielmo guadagnò un prestigio internazionale, donato dalle grandi gesta del nonno, di suo padre e dei suoi zii. Guglielmo VI era il figlio primogenito di Bonifacio I e della sua prima moglie, Elena del Bosco. Come primogenito, e secondo la tradizione dei Franchi, aveva il diritto di ereditare tutti i possedimenti paterni. Guglielmo era cresciuto nell'ombra del potere, apprendendo le arti della guerra e della politica. Da giovanissimo partecipò a numerose campagne militari, incusa la battaglia di Montilio del 1191 dove gli artigiani sono lasciati. Ma quando suo padre Bonifacio partì al comando della Quarta Crociata del 1201, Guglielmo si trovò solo al comando. Fu costretto a negoziare di pace con il comune di Asti, protetto dal potente comune di Milano. Guglielmo dovette promettere la ratifica del padre, che ignaro combatteva oltre mare, ratifica che non arrivò mai perché il papà trovò la morte in Grecia nel 1207. Guglielmo tentò in tutti i modi di liberarsi dal gioco dei comuni. Tradizionalmente gli alleramici aderivano alla fazione ghebellina che sosteneva gli Openstaten e i loro progetti italiani. Guglielmo, tuttavia, prestò il suo sostegno a Ottone di Brunswick, il pretendente guelfo al titolo imperiale, in cambio di aiuti contro i comuni e la dieta di Lodi. Il sostegno non arrivò e Guglielmo voltò alle spalle a Ottone in favore di Federico II, pretendente degli Openstaufen. Il 15 luglio del 1212 Guglielmo era a Genova con gli altri signori ghebellini per ricevere Federico e nel 1215 Guglielmo partecipò al consiglio della Terrinense IV, sostenendo la causa di Federico contro Ottone. Successivamente viaggiò molte volte in Germania per parlare con Federico. Durante queste assenze i comuni nemici di Astia e Alessandria complottarono per rubargli il Marchesatto del Monferrato, tuttavia fallendo. Chi è Elias Cairael? Elias Cairael, nato a Sarlac, nella Nuova Aquitania, era un provatore di fame internazionale. Guerriero e artista, Elias aveva partecipato alla Quarta Crociata, stabilendosi alla corte di Bonifacio di Monferrato nel Regno di Salonicco. Il suo cantare occitanico era malgiudicato, ma il suo talento nell'iscrivere parole e melodie era innegabile. Orapo, arcentiere e armaiolo, Elias aveva vissuto avventure epiche, che narrava con passione, ma anche con uno stilo poetico caratterizzato da ironia e giochi ludici. L'Abbazia di Lucedio L'Abbazia di Lucedio, fondata nel 1124 da Ranieri I del Monferrato, bisnonno di Guglielmo, era un luogo di spiritualità e potere. Un vasto tratto di paludi, brugliere e boschi era stato trasformato dai monaci cistercensi in una prospera comunità agricola. Legata agli alleramici, l'Abbazia era stata testimone di eventi cruciali, tra cui la partecipazione dell'Abbate Pietro II alla Quarta Crociata al fianco del padre di Guglielmo. L'Abbate, fedele compagno di Bonifacio, fu tra i pochi a votare a suo favore come imperatore del nuovo impero latino Costantinopoli. Fu solo la paura e l'invisa degli altri cavalieri che portò la corona a Baldomero di fiamma. Nell'anno 1210, quando si svolge la nostra storia, la base dell'Abbazia di Lucedio era il beato Oglerio Tatrino, che governò l'Abbazia dal 1205 al 1214, anno della sua morte. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org