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PODCAST N.20 UNA DONNA PER AMICO

PODCAST N.20 UNA DONNA PER AMICO

00:00-03:26

Esiste l´amicizia fra uomo e donna?

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The speaker discusses the concept of compromise and specifically focuses on the topic of friendship between men and women. They share their personal experience of navigating friendships with the opposite sex, sometimes as genuine friendships and other times as compromises. They reflect on how their perspective has changed over time and emphasize the importance of learning from past mistakes and experiences. The speaker concludes by expressing the desire to live life without compromises and introduces their podcast called "Perché, ma forse lo cambio." Il sogno che ho cercato pateticamente di raccontare, di rendere interessante, mi porta nuovamente al tema del compromesso, un concetto che ho appena sfiorato in precedenza e che, per la vastità dell'argomento, riaffronterò sicuramente ancora e ancora in futuro. Questa volta un classico esempio di compromesso, da accettare o meno, riguarda l'amicizia fra uomo e donna. Esiste o può esistere una sincera amicizia fra un uomo e una donna? Le molteplici casistiche ed esperienze personali faranno propendere per i sì e per i no in misura ovviamente soggettiva. Ma, nello specifico, quanto si può accettare, sempre che lo si voglia, l'essere solo amico o amica di un'altra persona verso la quale si nutre un sentimento diverso dall'amicizia pure semplice? Il mio vissuto personale mi porta a propendere per il sì, cioè che si può anche essere solo e semplicemente un amico per una persona dell'altro sesso, ma ciò è dipeso anche dal periodo e dall'età che avevo al momento. Da adolescente prima e poi da giovane uomo ho avuto, quasi mio malgrado, molte amicizie femminili, alcune sincere senza implicazioni diverse ed altre che oggi posso definirlo in modo preciso sono state dei veri e propri compromessi con me stesso. I sentimenti erano altri evidentemente, quindi per non perdere definitivamente il rapporto con quella persona o magari nella speranza che anche dall'altra parte il rapporto avesse potuto spociare in qualcosa di più intenso, ho accettato quello stato di fatto, ma in tutta sincerità avevo deciso di fingere a me stesso, distorcendo la realtà e creandomi una bolla tutta mia. Col tempo ho maturato che in quella stessa situazione oggi non mi comporterei così e se potessi parlare al me stesso di allora sarebbe gioco facile spiegargli quali sarebbero stati gli atteggiamenti migliori, ma il passato non si cambia, e aggiungo per fortuna. Sì, perché il passato ha una cosa serve, o almeno dovrebbe, fare tesoro degli errori commessi, degli insuccessi e degli atteggiamenti sbagliati, ma anche delle cose giuste realizzate. Sintetizzando il tutto vorrei definire il passato come fonte di esperienza dalla quale prendere spunto, e l'esperienza si costruisce giorno dopo giorno, dovendo scegliere costantemente, senza sapere se sarà quella la cosa giusta oppure un errore. E poco aiutano i consigli, spesso inascoltati, di chi c'è passato prima di noi. In fondo le situazioni e le persone sono diverse ed è giusto che sia così, perché l'essenza della vita è viverla direttamente in prima persona, percorrere il nostro cammino appena sei in grado di farlo da soli, senza compromessi. Sono Evaristo Tisci e questo è il mio podcast che si chiama Perché, ma forse lo cambio.

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