The speaker reflects on the beginning of a new year and the need to assess and take accountability for one's actions. They discuss the difficulty of self-analysis and the tendency to make excuses. The speaker acknowledges their own shortcomings and the need to improve. They mention the importance of setting real goals and prioritizing important tasks. The speaker expresses satisfaction in being able to express love to the important people in their life and themselves. The speaker is Evaristo Tisci and this is their podcast titled "Perché, ma forse lo cambio" (Why, but maybe I'll change it).
Ed eccoci qui, a cavallo di un anno appena concluso e il nuovo da poco iniziato, e come di consuetudine si fa un bilancio del passato e ci si prepara a fare i conti con quello nuovo. Ovviamente non mi riferisco solo al bilancio economico, che comunque giĂ da alcuni mesi Ăš diventato per molti di noi un pensiero ricorrente e decisamente preoccupante. I conti da fare, quelli piĂč pesanti e complicati, sono proprio quelli con noi stessi. Ă senza dubbio molto difficile analizzarci con mente lucida e distaccata, perchĂ© la natura umana ci porta ad essere auto-accondiscendenti.
Il mancato obiettivo che c'eravamo posti Ăš dovuto a tanti fattori per lo piĂč esterni e non gestibili. La colpa non Ăš una colpa, ma una inevitabile fatalitĂ . Poco importa se magari il nostro impegno sia stato insufficiente, se non ci siamo preoccupati di migliorare le nostre competenze o abilitĂ , o se, deludendo le persone a noi piĂč care, non ci siamo minimamente sforzati di considerare anche, anzi, soprattutto il loro punto di vista. Per nostra natura siamo abilissimi generatori di alibi.
In fondo l'alibi Ăš l'arma piĂč comoda e potente per chiudere ogni questione con se stessi, e avanti cosĂŹ, con nuovi propositi e progetti per il nuovo anno. Personalmente mi sono accorto che negli ultimi tempi sto navigando a vista, e questo puĂČ sembrare positivo se interpretato come un vivere il presente passo dopo passo, vedere solo i miei piedi per non sentire il peso della salita e non avere lo sguardo fisso verso la cima, verso il futuro. D'altro canto, cosĂŹ facendo, mi accorgo che sto perdendo di vista gli obiettivi che mi ero riproposto, scivolando spesso nella monotonia di giornate apparentemente vuote sempre uguali, con una sensazione di spreco verso il mio tempo, sempre piĂč scarso e sempre piĂč prezioso.
Sconfiggere i propri alibi e ricercare nell'autocritica la fonte per migliorarsi Ăš forse l'unico vero proposito, o dovrei definirlo metodo, che mi sono posto. E come spesso accade nei cambiamenti, l'inizio Ăš difficile, non tanto per l'analisi e nella critica verso me stesso. Credo di averlo sempre fatto fin da ragazzo, aiutato dagli sport individuali che ho praticato e dai lavori svolti, spesso con ruoli manageriali. Mi sono perĂČ accorto che devo assolutamente migliorare nell'ascoltare me stesso nel profondo, analizzare le vere criticitĂ , domandarmi quali siano i reali obiettivi, le cose veramente importanti o urgenti da fare, le aspettative proprie o altrui da non deludere.
Nel frattempo sono contento di aver realizzato un piccolo grande proposito, quello di poter dire alle persone che veramente contano nella mia vita, ti voglio bene, ma posso dirglielo sicuramente piĂč spesso, e magari ogni tanto anche a me stesso. Sono Evaristo Tisci e questo Ăš il mio podcast dal titolo PerchĂ©, ma forse lo cambio.