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Carissimi scanzafatiche, benvenuti a 640 vibes, il podcast che vi racconta l'opera attraverso i personaggi che la popolano. Noi siamo Noni e Davide e oggi vi parleremo della figura di Don Giovanni, un carissimo amico del dottor Bavaro, libertine donnaiolo, arrogante e infedele. Adesso passo la parola a Ndidi. Don Giovanni è uno dei personaggi più rappresentativi e discursi dell'opera. Raramente le donne si innamorano realmente di lui perché non è abbastanza umile, flecciando i suoi mindi e atteggiandosi a malessere. A lui piacciono le donne, le magre e le tonde, quelle del medio-renda, le more e le bionde, quelle vestite bene, le brave, le non fedeli ma anche per i congelli. Don Giovanni, essendo un gatto, si crede al di sopra di tutti e pensa di poter fare tutto quello che vuole sui più devoli. Disprezza contapevolmente gli snitche le cose umili e differenti dal dottor Bavaro. Don Giovanni fleccia anche le sue conquiste, lui è un bravo attraente, abile conquistatore, trascorre la vita allegramente passando da uno spazio all'altro e spuntando le ragazze secondo lui più attraenti. Sotto le vestite affaticate c'è un avventuriero senza scrupoli, con un unico obiettivo, rimorchiare. Il mito di Don Giovanni ha attraversato quasi due secoli di storia e ancora oggi il termine Don Giovanni è diventato un modo di dire della tradizione popolare, come la di lover. Il nostro carissimo Don è il protagonista in discorso della vicenda mozartiana, per affrontare la sua figura bisogna riconoscere lui madre essere ricosfondato. E adesso passa la parola a Ndanduce. Molto spesso questo termine Don Giovanni indica un semplice donnaiolo, ma per noi carissimi scanzafatiche dovrebbe essere usato per indicare uno strunzo che ha la patente di un buffone. Noi pensiamo pure che il Don Giovanni potrebbe rappresionare molti scanzafatiche come voi, persone non umili che flexano i loro milli e il loro flirt con le fresche di zoro, perché secondo i malesseri chi non può non deve lamentarsi. I soggetti come Don Giovanni si mugano le feste il sabato sera e fanno ballare la fresca spendendo il cash e flexando il loro ice al polso e al collo. Don Giovanni in tutta la storia ha sempre flexato le sue fresche di zona, ma in realtà non è mai riuscito a rimorchiare veramente nessuna, né nel primo né nel secondo atto. Il frate Don Giovanni è l'eporello, un uomo che sfrutta come suo assistente e che a volte lo aiuta a salvarsi dalle sorti del bronze, anche se alla fine del racconto Don Giovanni sono va la cita, pulito dal karma per tutte le fresche di zona che ha fatto soffrire.