La storia del pianeta blu

In a distant space, there was a unique blue planet with only children living on it. The planet had beautiful landscapes, with mountains, waterfalls, and oceans. The children lived freely without rules, eating, sleeping, and playing whenever they wanted. Although the planet was beautiful, it was also dangerous, filled with wonders and adventures that would give adults anxiety. Per una volta nello spazio, un lontanissimo cielo da blu, a prima vista sembrava solo una normale sfera blu, tanto che astronomi e astronauti non gli avevano dedicato che qualche rapida occhiata. Una volta al giorno, in un'orbita circolare, una luna confì lungi intorno al pianeta. Il sole sorsera e tramontava, la brezza faceva onnizzare l'erba e i fiori e dalle montagne le cascate che buttavano giù vingole profonde. Nel cielo vedevano le vingole, dietro cui brillavano le stelle. Le terre erano di ogni forma e dimensione e intorno a ciascuna c'era un mare che a volte era uno specchio azzurro e altre volte era così agitato e grigio che le onde rosciandosi sull'ativa ricadevano sulla sappia e migliaia di docce lune. Ma c'era una cosa che rendeva quanto mai singolare il pianeta blu, ci erano solo bambini, ovviamente piante e animali non mancavano, ma per il resto c'erano soltanto bambini, bambini di ogni genere, piccoli e grandi, grassi e madri e anche strani come quello che vede allo specchio, erano più di cento i bambini, bisogna dire insomma innumerevoli. Siccome sul pianeta blu non abitavano amici, i bambini erano completamente liberi, nessuno diceva cosa fare, vivevano senza regole, mangiavano quando avevano fame, dormivano quando erano stanchi e giocavano senza gli disturbati. Non che così si vogliono criticare gli amici, sia chiaro, ce ne sono anche dei simpatici. Era bello il pianeta blu, ma ce l'aveva molto pericoli, tra quello com'era di meraviglia e avventura, nessuno adulto avrebbe voluto viverci senza farti venire i capelli bianchi o soffrire di ansia.