Gilgamesh_1U

I am Gilgamesh, a significant figure in ancient Mesopotamia. I am remembered as both a king and a deity by the Sumerians. I ruled over the city-state of Uruk and built mighty walls to protect it. The epic of Gilgamesh recounts my incredible adventures and wars, showcasing how I made my city powerful. After my death, my story was written down and preserved in the first library in Nineveh, commissioned by the famous King Assurbanipal. I became revered as a deity throughout Mesopotamia, receiving rituals and sacrifices. One of my lesser-known adventures was my initial fight with Enkidu, a wild man created by the gods to challenge me since I was adored by all the women in the city. However, we quickly became friends and shared many experiences together. Another crucial episode in my story is the flood, caused by the gods as a test. I survived and became even more important to my civilization. Even today, I am Sono il glorioso Gilgamesh, nato intorno al 2500 a.C. in Mesopotamia. Sono molto importante per i Sumeri, sia come re che come divinità. La città-stato su cui ho potere è Uruk, la più importante, e per proteggerla ho costruito imponenti mura. Vengo spesso ricordato per le mie incredibili avventure e guerre, raccontate nell'epopea di Gilgamesh, la mitica avventura di come ho reso la mia città così potente. Dopo la mia morte viene scritta tutta la mia storia, che per molti anni viene conservata nella prima biblioteca a Ninive, per volere del famoso re Assurbaninpal. In seguito a tutto ciò divento una sorta di divinità in tutta la Mesopotamia, che mi dedica riti e sacrifici. Una delle mie avventure più inconosciute è la lotta con Enkidu, uomo selvaggio creato dagli dei accanto ai sudditi per sconfidermi, poiché ero adorato da tutte le donne della città. Ma invece di lottare siamo in poco tempo diventati amici e ne abbiamo passate davvero tante assieme. Altro episodio fondamentale è quello del diluvio, sempre scatenato dalle divinità contro di me, e sono sopravvissuto, così sono diventato molto importante soprattutto per la mia civiltà. Ancora oggi vengo studiato nei libri di storia e mai sarò dimenticato.