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Il figlio la zia e la cugina degli sposi al Ristorante Convento di Lonato del Garda sabato 29 giugno

Il figlio la zia e la cugina degli sposi al Ristorante Convento di Lonato del Garda sabato 29 giugno

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The speaker is at a special evening celebrating a wedding. They interview three guests: Diego, the son of the bride and groom, who wants to become a chef and open an Italian restaurant abroad; Stefania, the aunt of the groom, who is originally from Sardinia; and Leonora, the cousin of the groom, who talks about her future husband's work as a fisherman. They all express their happiness for Luca and Rita and their admiration for them as parents. The guests send their wishes and thanks to the couple and enjoy the rest of the evening. Ristoradio Convento, per raccontarsi, per raccontare. Eccoci qui, bentornati. Siete sempre in collegamento con Ristoradio Convento. Vi raccontavo che questa è una serata speciale, perché stiamo festeggiando tanti motivi di festa, ma uno in particolare quest'oggi, che è il matrimonio di Luca e Rita, che si è svolto nel pomeriggio, ma ovviamente, come la tradizione convento, sta andando avanti anche per tutta la notte. E abbiamo qui altri tre invitati, altri tre componenti, diciamo così, di questa bella giornata che andiamo a conoscere. Partiamo, direi, perdonatevi di solito, sicuramente dalle donne, però partiamo da uno dei protagonisti che io ho visto alle cinque, in cravattato, in camiciato, eccetera eccetera, e adesso sembra praticamente un rapper che è stato in fronte di un caldo bestia, immagino, vero? Sì. Quanto sei durato con la camicia? Non tanto, perché dopo stavo sudando tantissimo, allora all'inizio mi ero solamente messo la maglietta, però dopo anche con i pantaloni morivo dal caldo. Praticamente esatto, sembra uscito dal campeggio, praticamente da una pioggiata con gli amici. Dai, dai, presentati, raccontaci un po' di te. Io sono... Ah, lui! Sì, sì, no, lui. Io sono Diego Nezza e sono il figlio di Luca e Rita, i due sposi di oggi. Il più grande, se non sbaglio, no? Sì, il più grande. Quanti anni hai? Tredici, ma a ottobre ne devo compiere quattordici. Quindi cominci già ad entrare in un'età importante. Cosa fai? Immagino studi, sì? Sì, stamattina ho avuto la pagella, sono promosso. Ah, grande! Quale è andata a fare meglio e quale è andata a peggio? Cioè, quale materia è andata meglio e quale è andata a peggio? Quello non lo so, perché ho fatto l'esame, mi hanno dato il risultato dell'esame e sono stato promosso. Ah, ok, ok, quindi non sai il dettaglio degli esami. Quello no. Cioè, scusa dei voti, scusami. Quello no. Ti piace andare a scuola? Non tanto, però sicuramente il voto più basso sarà stato matematica o geometria. Non ti piace? Eh, non sono tanto capace. Ah, ok, vabbè, non metti al debito, o sì? No, no. Ah, ok, c'è sei, mi sento, ma al minimo sei. Cioè, nella mia scuola non c'è il debito, però non ho la sufficienza. Ah, ok, ok. Quale materia? Ok, ok, vabbè, matematica comunque è difficile. So che è ancora presto, ma le generazioni oggi corrono più veloci di noi. Hai già qualche idea in testa per il futuro? Ti penserebbe fare qualcosa in particolare? Allora, io l'anno prossimo vorrei andare a fare l'arbelghiero per imparare a cucinare, perché a me piace abbastanza cucinare. E niente, in futuro vorrei aprirmi un ristorante, magari un ristorante italiano in qualche altro stato. Ah, quindi all'estero? Sì. Se cucini l'italiano all'estero? Sì. Hai già un piatto forte? Qualcosa che ti riesce bene? Per ora non ho ancora tanta roba, però sono bravo... Sì, però quando fai qualcosa a casa, che ti capita di fare qualcosa a casa, cosa che ti riesce bene, il tuo cavallo di battaglia? La pasta. La pasta? La carbonara. Ah, beh, la carbonara. Sì. Eh, non è che fare la carbonara all'estero, bene, non è male, come dire, perché poi all'estero aspettano solo che ci facciano mangiare bene. Eh, quindi arbelghiero, vedi già che ha già delle idee in testa, delle idee chiare. Allora, dai, passiamo anche alle altre due ospedali che li possiamo presentare anche loro. Sono Stefania e sono l'azia di Luca e anche Rita. Oggi siamo venuti qui in questo fantastico matrimonio. Ah, aspetta, non ricordiamo ancora, abbiamo detto che Luca ha origini... Santa. Santa delle Giure, infatti. Sì. È un bel po' di provenienza. Sì, sì. Noi veniamo dalla Sardegna, ma è tanti anni che siamo qua. Ah, abitate già, cioè, a Quarintona? Sì, abitiamo a Toscolano Madero. Ah, ok, ok, che caos, va bene. Eh, se non si vede dai lineamenti, comunque, che sono di quella terra. Ecco, sì, sì, sì. Beh, quindi vi siete da spedire tanto. Sì, sì, solo più. Andiamo sempre d'estate. Eh, bene. Purtroppo non si può vivere lì. Cioè, noi, perlomeno noi, non siamo riusciti a crearci una vita. Purtroppo no. E allora, comunque io, mia mamma che è bresciana, quindi... Ah, va bene, grazie. Abitua e dell'altro. Nel filo. Sì, sì, sì. Era così, era così. E comunque niente, dai, oggi è stata una fantastica giornata, una bellissima organizzazione, la musica, tutto bellissimo. Poi i loro belli sorridenti, se sentiti. Ma credo che andranno proprio contenti. Con dei bimbi fantastici. Michela è la stella di tutti, che è l'attrazione speciale. Anche la cerimonia è molto bella, col sindaco di Verolano. Sì, col sindaco di Verolano. No, però dico che ha raccontato proprio... Tutta la storia, sì, sì, fantastico. Ha dato un senso, non è solo stato... Una cosa tecnica, sì, infatti. Ha raccontato tutta la loro storia, che è molto bella, particolare, sì. Però sai, è bello comunque conoscere e capire qualcosa che magari non sai, ma conoscerti anche un po' di più. Sì, due ragazzi che si conoscono da quando erano all'asilo, è tanta roba. No, però dico, anche per chi era lì, è comunque bello capire qualcosa di più. Che abbiano ascoltato, sì, sì. Sono le caratteristiche, come dicevi tu, che ci conoscono da tempo. È una cosa particolare. Ancora prima, ancora prima. Nella culla quasi. Poi, oltre all'attrizione, abbiamo? Io sono la cugina dello sposo di Luca, nonché sua figlia. E sono Leonora. Anche tu stai qui? Anche io sto qua... Sì, a Gardone Riviera io. Io avevo sette anni quando siamo venuti qua, dalla Sardegna. Quindi sono, diciamo... Cresciuta qua. Sì, ho fatto le scuole. Non state male in quella zona? No, no, no, sta benissimo. Difficile muoversi, perché sono napoletana. Ecco, bravo. Non è sempre molto trafficato. E poi questi giorni con la strana che abbiamo avuto... Ancora? No, no, quella che c'è... Una settimana, no? Sì, sì, sì. L'ultima. Sì, lo dico, però non è la prima volta che ci sono questi tipi di problemi. Però non è un male, perché il mio compagno fa... Nonché il futuro marito. Si sposa a settembre, Leonora. No, no, no. Non è che glielo abbiamo detto adesso a lui. No, no. Abbiamo già deciso. Mette le reti paramassi, quindi sai. Non va tutto negativo, quindi... E' un bel lavoro, quella. Eh, sì. E' impegnativo e, insomma... Eh, sì, sì. Sì, io non andrei a vivere da nessun'altra parte, no. Ma io ero piccola, più che altro lei. Ma la propria terra e le proprie origini sono sempre rimaste. Sì, certo. Io lavoro allo sclarificato. Quindi... Ma quando si torna in Sardegna comunque la... L'aria. Vibra l'anima, quindi... E' per quello che dicevo che poi è difficile. Anche se sono cresciutata di veramente poco, però... Invece succede... Cioè, o meglio, succede meno ed è meno sentito il contrario. Cioè, da su spostarsi giù. Invece spesso chi si sposta su da giù sente proprio questo... Attacca. Un peso diverso. Sì, sì. E' come il mal d'Africa. Eh, esatto, esatto. Dicono così. Cos'era quella brasiliana, no? La saudace. Sì, sì, sì. Va bene, dai. Salutiamo, direi anche approfittiamone per un pensiero, una dedica a testa ai due sposi che almeno avranno modo di riascoltarla, di risentirla. Il loro amore riempie tutta la famiglia. Loro sono grandiosi, determinati e molto consapevoli. E questo ci rende molto orgogliosi. Siamo molto felici per loro e per tutta la famiglia. Grazie Luca e Rita. Sì, Luca è un grande uomo, secondo me, e ha trovato una grandissima donna. E sono due bravissimi genitori, oltretutto. Perché come sono loro con i loro figli, sono cresciuti tutti insieme, secondo me. E comunque hanno un qualcosa che trasmettono ogni volta che li vediamo. Quindi coronare tutti insieme questa bellissima giornata è stato il top. E anche perché avere quattro piedi nello stesso posto, nello stesso ambiente, neanche lavorativo, è un altro bellissimo. Ma sono un gran team. Esatto, esatto. Per cui è un'altra bella sfida, un'altra bella scommessa. Perché tutta la famiglia dipende da quell'ambiente lì. Esatto. Ma Rita avrà comunque tanta, tanta pazienza per sopportare il mio pensiero. Ci si trova sempre, ci si trova sempre. Vai, chiediamo con te... Una dedica a papà e mamma. Una dedica, un augurio. A papà e mamma. Così la possono risentire voi. Quello che ti viene, quello che ti viene spontaneamente. Non ti guardiamo. Vuoi il quarto fratellino, vuoi? No, no. Michela è abbastanza. Quello che ti viene è un augurio, un pensiero. Grazie papà e mamma per quello che fate per noi. Grazie ai miei genitori per quello che fanno per me e i miei fratelli. Vedi che è già tanto, è già tanto. Bene, allora grazie a voi per aver vissuto con noi e con loro questa giornata, che comunque non è ancora finita perché abbiamo modo di divertirci e ballare insieme ancora per un po'. E complimenti in bocca al lupo per tutte le vostre avventure. Che viva il lupo. Soprattutto le sue, che saranno molto più grandi e molto più continue. Diciamo che ha un buon sangue in mente. Si vede che ha già il DNA, croccioso, croccioso e sa già bene quello che vuole. Va bene, grazie ancora. Grazie a voi. Buona serata. Ciao, ciao, ciao. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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