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Hamza received a message from someone named Yasmine, who turned out to be a man pretending to be a girl. They started talking every day and Hamza fell in love. Yasmine asked for intimate photos, and when Hamza sent one, the man threatened to post it online unless he sent more. This went on for a year until Hamza finally told his parents and they went to the police. The man, Valerio Boesti, was arrested and Hamza could finally live a normal life again. He faced bullying at school but with the support of his parents and an activity on online dangers, he was able to overcome it and return to a normal life. Ciao, sono Yasmine e ti trovo veramente bello. Che ne dici se ci mettiamo assieme? Questo fu il primo messaggio ricevuto da Hamza, la vittima di questo podcast. Hamza li bite le scose. Ciao, grazie credo. Anche tu sei veramente bella. Solo che Hamza non sapeva chi c'era veramente dietro quello schermo. Ma a questo ci arriveremo dopo. La ragazza però fa la domanda che farà tonare il cuore di Hamza. Ti vorresti mettere con me? Lui non ci pensò due volte e rispose con un semplice sì, ma non sapeva che quella sarebbe stata una pessima scelta. Le conversazioni tra loro due continuavano ogni giorno. Hamza arrivò al punto che, quando sentiva una notifica, si fendava sul telefono per vedere se lui le aveva scritto. E sì, lui, perché dietro quello schermo non c'era la ragazza che Hamza amava, ma era un uomo che aveva una passione per i bambini. Le due erano in grandi rapporti. Le loro conversazioni erano praticamente sempre le stesse. Ciao, amore. Come va? E lui rispondeva sempre. Bene. Mi manchi. Ho voglia di vederti. C'era sempre uno schermo di baci e cuori durante le loro conversazioni. Ma lui gli chiese una cosa fuori dal solito. Se gli poteva mandare una sua foto qualunque. Ad Hamza non sembrava niente di brutto mandargli una sua foto. D'altronde, farebbe di tutto per la nostra Jasmine. Allora Hamza incuriosito chiese alla ragazza se poteva anche lei mandargli una sua foto, ma lei rispose con un... Non sono ancora pronta. I due smisero di parlare per un paio di giorni e Hamza, un po' triste e domandante, scrisse alla ragazza. Ciao. Come va? È da tempo che non ci sentiamo. Lei gli rispose. Ciao. Ti ho un po' gustato, perché stavo pensando un po' una cosa su noi due. Lui gli rispose. Ti andrebbe di dirmelo? Lei rispose con un va bene. Lei, o meglio lui, chiese. Pensavo che noi due potevamo entrare più intimi. Hamza rispose subito con un... Certo, va bene. Anche se non sapeva che cosa intendeva con intimo, loro continuavano la conversazione fino ad un certo punto lei gli chiese. Mi manderesti la tua foto nuda? Lui ci pensò un po' su, ma alla fine accettò. Hamza mandò la foto e da lì il ragazzo dietro lo schermo si rivelò. Si chiamava Valerio Boesti, era 42 anni, viene dalla Germania. Valerio gli chiese subito di mandargli altre foto, oppure avrebbe pubblicato in rete la sua mentre era nudo. Hamza, in panico, si è messo a piangere e si è chiuso nella stanza a pensare a cosa farebbe, ma la scelta che poteva fare era una sola, mandargli altre foto. Questo scambio di foto continuò per circa un anno, finché Hamza ha preso il coraggio di dirlo ai genitori. I genitori, un po' in credere, chiedero ad Hamza se fosse vero, ma dalla sua espressione facciale si poteva capire che non stesse scherzando. I genitori e Hamza andarono in poco tempo dai carabinieri ad annunciare il fatto. La storia riprese vita, solo quando i carabinieri riuscirono a rintracciare la foto di Valerio Boesti. Aveva detto la verità sul nome, ma non il luogo dove viveva. Non si sarebbe aspettato che Hamza sarebbe andato a denunciare l'accaduto. Dopo pochi giorni, la famiglia di Hamza è stata informata dell'arresto di Valerio, ed Hamza poteva tornare ad essere una persona normale, senza qualcuno che lo rintracciava di continuo. La vita a scuola, però, non gli era tanto semplice. Tutti lo prendevano in giro per quello che gli era successo, ma nessuno sapeva come ci si sentiva davvero. Hamza, anche in questo caso, chiese aiuti ai genitori che lo aiutarono. A scuola, fecero un'attività sui pericoli nel WAD e cosa si potrebbe provare ad essere al posto della vittima. Dopo questo pregiato, Hamza è riuscito a tornare come prima, ed è riuscito a tornare a vivere una vita normale.