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Buongiorno a tutti e benvenuti nell'angolo dedicato a cosa faremo e cosa faremo. Beh, non è proprio facile per un ragazzino o una ragazzina di 11 anni provare ad immaginarsi un futuro, ma noi ci siamo comunque riusciti. Ciao, sono Marta, ho 30 anni e lavoro in una famosa azienda di moda a Milano. Vivo delle giornate molto intense e aspetto con ansia l'ora del pranzo, ma il buon pasto di una volta è solo un vecchio rivordo. Oggi, infatti, devo accontentarmi di una boccecca di carne sugetica, per nulla irritante, perché l'estruttamento intensivo delle risorse non riesce più a soddisfare i nostri bisogni. Ciao, siamo Mario Antonio, abbiamo 30 anni e vi raccontiamo i nostri problemi. Le stagioni non sono più come una volta e le notizie di eventi climatici estremi sono sempre più frequenti, lasciando ciclattrici indelebili sulla terra. Le risorse naturali s'esauriscono rapidamente. Ci sforziamo a fare la nostra parte, riducendo il consumo di plastica. Il cielo è sempre più scuro, per la continua crescita di anidride carbonica. Gli acciai ormai non esistono più e ne rimangono pochi, che hanno ridotto di moltissimo le loro dimensioni. Le foreste ormai sono state tutte abbattute per creare mobili e libri. Ogni volta che vado a mare con i miei figli, trovo sempre più persone che buttano i rifiuti in mare. Ormai l'acqua è talmente inquinata. L'estate è sempre più calda e l'inverno più miglio. Non possiamo più ignorare il problema del cambiamento climatico. Dobbiamo agire ora, prima che sia troppo tardi. Ciao, sono Karola e ho 30 anni. Mi sono laureata alla Bucconi e infatti adesso vivo a Milano e lavoro in una grande azienda. Ho notato però che nonostante lavori molte ore al giorno tutti i giorni, Paragonando il mio stipendio a quello di un mio collega, mi sono incorta di quanto io guadagno in meno rispetto a lui e non capisco com'è che questo possa ancora succedere nonostante negli anni dove ci siamo evoluti. Spero però che in un futuro questo possa cambiare e non succedere mai più. Sono Pasquale, ho 30 anni e la mia passione sono gli animali, in particolare i cani. Ho frequentato diversi corsi specialistici diventando dog sitter. Sono riuscito quindi a trasformare la mia passione nel mio lavoro. Acudisco 5 cani, tra cui un barboncino di nome Nuvola, due carlini, Charlie e Minnie, e due martesi, Orso e Caffè. Oggi si è unito al gruppo un nuovo cane, un pitbull nero di nome Burlo. La conoscenza con il resto del gruppo non è andata bene. Burlo era nervoso ed ha cominciato a ringhiare contro Nuvola che si è spaventato così tanto da scappare in modo così violento da farmi perdere il controllo del guinzaglio che si è portato via con sé. Sono andato in panico perché non era mai successa prima una cosa del genere. Per fortuna avevo sul cellulare una sua foto e ho fatto subito delle fotocopie in cattureria scrivendo sotto le foto se qualcuno avesse visto questo cane mi contatti. Le ho attaccate per la via percorsa in precedenza, nella speranza che qualcuno lo riconoscesse. Dopo circa 3 ore, avendo cercato ovunque e dappertutto, ma senza avere fortuna, stavo rientrando dalla signora Assunta. La proprietaria di Nuvola, per dirle di persona dell'accaduto. Ma mentre mi apprestavo a dove suonare il citofono, ti trovo sull'uscio del portone. Nuvola! Era lì ad aspettarmi e a farmi le feste. Ciao, mi chiamo Alessia, ho 30 anni e ho un problema. Io ho un grande negozio di vestiti peggio ai sportivi, insomma alla portata di tutti. Però allo stesso tempo in un'altra area del negozio è dedicata ai vestiti ad alta moda. È da un anno che ho aperto questa attività e negli ultimi mesi l'ho pubblicizzata molto in social di TikTok, Instagram, Facebook e Whatsapp. Però anche se questa è la mia passione, qualche giorno fa ho ricevuto una proposta da un mio amico per lavorare a New York ed aprire un mio negozio in plantizing. Però ho tanta paura perché mi chiedo se qua non ho successo potrei mai averlo lì dove nessuno mi conosce? Ciao, sono Federico, ho 30 anni e sono un tennista professionista. Vivo a Torino ma vengo spesso in tutto il mondo per partecipare ai tornei. Quando sto a casa mi alleno tutto il giorno, per questo fare il tennis è molto faticoso ma sono felice perché ho realizzato il mio sogno. Ho una bella famiglia con due bambini che amo tantissimo. Con i miei guadagni cerco di aiutare i bambini più bisognosi. Ho aperto un circolo tennis nella mia città d'origine, Salerno, qui i bambini possono imparare il gioco del tennis e se non possono pagare le lezioni non è un problema. Va tutto bene e sono felice ma c'è un problema a cui penso spesso. Cosa farò quando smetto di giocare a tennis? Ho già 30 anni e potrò giocare come professionista altri 5 o 6 anni e dopo dovrò decidere cosa fare. Potrei trovarmi un nuovo lavoro, fare il maestro nella mia scuola tennis oppure allenare un giocatore professionista. Non è un problema molto grave, lo so, ma comunque ci penso spesso e ancora non ho preso una decisione. Mi chiamo Manuela, ho 30 anni e ho un problema che adesso vi racconterò. Il mio problema è nato dal fatto di essere abbastanza adulta e vivere ancora con i miei genitori. Nonostante io lavori non riesco a raggiungere una posizione stabile economicamente che mi possa permettere di avere una casa che sia mia e provvedere al mio mantenimento. Tutto questo succede a caso di due fattori. Il primo è il costo della vita che è aumentato fortemente ma gli stipendi non sono stati adeguati a questo aumento. Il secondo è che pur essendo nel 2024 ancora oggi le donne nel mondo del lavoro sono ancora molto sottovalutate e sottopagate e poche di noi riescono dopo anni di duro lavoro ad arrivare ad una posizione di prestigio. Io non dico di volere un lavoro prestigioso, anche se mi piacerebbe, ma mi piacerebbe avere soltanto un contratto di lavoro che mi permessa di vivere da sola in un isolamento. Ciao, mi presento, sono Antonio D'Ocristian, ho 30 anni e abito a Salerno in Campania. Ho un problema di lavoro, fino ad ora ho svolto solo lavori prioritari come aiuto cameriere, apprendiste e meccanico, nulla di serio. Da qualche giorno ho ricevuto una proposta di lavoro in un paese lontano al nord d'Italia. Sono indeciso perché dovrei lasciare la mia famiglia e la mia città, però sono anche consapevole che è un'opportunità che non posso perdere in quanto è un lavoro ben pagato e con possibilità di migliorare la sua carriera. Sono sicuro che alla fine deciderò di accettare. Ciao a tutti, il mio nome è Luciana e ho 30 anni. All'età di 25 anni ho deciso di andare a vivere da sola nell'Italia settenzionale, nella città di Aosta. E fino ad allora ho vissuto con la mia famiglia nel sud d'Italia, in Campania, nella città di Salerno. Il mio più grande problema ad oggi è quello di non riuscire a trovare casa, più in particolare di non riuscire a trovare più un posto sicuro inclusive. Da qualche mese, infatti, la nostra meravigliosa penisola è attaccata da un paese del continente africano. Come dicevo prima, non riesco a trovare casa perché dovunque vado e dovunque mi trovo ormai non è più sicuro. E non riesco neanche ad andarmi da questo posto ormai messo in fiamme perché tutti i maggi di trasporto utilizzabili sono stati sospesi per rischio di attacchi. Questo problema non è molto facile da risolvere, però va risolto perché tutti i conflitti insieme vanno a formare una guerra e non è una cosa molto buona. Ciao a tutti! Sono un grando bruco. Ho 30 anni, sono un ragazzo di gente della comunità. Ma purtroppo non devo lavorare a mezzogiorno. Lavoro al McDonald's e faccio il compesso, ma non sono affatto contento. Un giorno metto un stampo da bicchierista. Le patatine sono tutte mie. Una patatina va nel bicchiere e me la faccio con la lingua. Che sia la via come l'acqua di strada. Un giorno la steccano a me di mezzogiorno. La cattivano di ragù. E io non riesco a capire cosa fare o no. Perché? Dovunque non voglio lasciare la mia fantastica famiglia. Ma dall'altro lato si vede bene il mio sogno. Che è diventare un grande sportivo, bravissimo. Mi dispone perché voglio il mio bene. E' molto importante per me. Abbiamo ascoltato le voci degli alumni e delle alumne delle classi prime dell'Istituto Coventivo Calcedonia. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org