Marisa De Gregorio, an event planner and organizer of cultural events, discusses her recent art exhibition in Bitonto. She talks about the importance of art in today's digitalized world and how it can unite people. Marisa also mentions her passion for photography, which was influenced by her father. She encourages parents and teachers to support and encourage children's artistic talents. Marisa invites artists to contact her if they are interested in exhibiting their work. She thanks her mentors and discusses her future projects.
Saluto tutti gli italiani amici di Polish Voice FM nella trasmissione della rubrica Roma, pennello e saxofono. Parla Alina Skrogan, pitrice. Carissimi radioascoltatori, io oggi per voi ho invitato qui un ospite speciale, davanti a voi Marisa De Gregorio. Buongiorno Marisa. Buongiorno Carolina, buongiorno a tutti, sono felicissima di essere stata invitata per parlare di arte, è un argomento che mi tocca tantissimo in quanto per lavoro sono un event planner e quindi sono un'organizzatrice di eventi, eventi culturali che hanno all'interno anche mostre, mostre collettive e proprio in questa occasione io ho avuto il piacere e l'onore di conoscere Alina a NEMI, durante appunto una una mostra e completamente immersa nella lavatura e mi ha dato quindi questa opportunità di conoscere te come persona oltre che come pitrice e le tue opere.
Noi con Marisa ci siamo conosciuti a NEMI in un evento in un picnic dove sono stati presenti gli altri artisti con le opere anche Lenie e Marisa la ha fatto da organizzatrice e da promotrice di noi come artisti, ci siamo conosciuti là e da quel momento non ci siamo più lasciati, abbiamo avuto sempre contatto vivo. Recentemente Marisa mi ha invitato a un evento importantissimo, mostra a Bitonto che io ho accettato con tuttissima gioia. Marisa puoi parlarci un pochino di questo ultimo tuo evento che hai organizzato? L'evento in questione ha per titolo Ars Meam, quindi è la mia arte, ho invitato 43 artisti, tantissimi, è stato un lavoro titanico, infatti abbiamo creato 130 opere, queste tantissime, esposte nell'emicidio del lettorio e nel giugno di Bitonto a Bari, quindi è un'occasio storica che ci ha permesso di dare visione e visibilità a queste meravigliose opere.
È stato un evento che ha riscosso molto successo e non lo dico io, ma i vari articoli del giornale che mi hanno poi parlato. Se ci abbiamo visto, io ho visto, non sono potuta venire di questo e mi dispiace tantissimo, comunque dalle foto e dai reportage fotografici è stato veramente notevole tutta l'ambientazione, è una cosa meravigliosa queste opere e come sei riuscita a collocare e presentare. Marisa, io ho portato i miei quadri, come l'hai trovato questi quadri in questa vostra, diciamo con il mio stile che dipingo per perfetto? Sicuramente hanno riscosso molto molto interesse, soprattutto dal nostro comitato scientifico.
La dottoressa Rosanna Mene, che è la nostra critica d'arte indipendente, è rimasta esposiata dalla tua opera, in quanto già da fine le avevo descritto nel tuo stile, c'è questa esplosione di solarità di Joanne d'Invera, quando siamo io, nei colori e nelle espressioni, nella rotondità delle donne, nella sensualità delle donne. Infatti mi stai commuovendo dicendomi queste cose. Carissimi radio ascoltatori, abbiamo parlato delle mostre dove ci siamo incontrati con Marisa, ma io vorrei chiederti, raccontaci la tua avventura con l'arte, quando ti sei innamorata dell'arte, quando hai scoperto quella tua passione per occuparsi dell'arte.
Allora, io sono nata e cresciuta nella fotografia, io sono una fotografa. Sono nata nella fotografia in quanto ho avuto un grandissimo maestro che è il mio padre, anche se io ne parlo ancora nel presente, mio padre vive nel mio cuore, nella mia anima. Non c'è più? Non c'è più. Mi ha dato tanto, mi ha insegnato tanto, è stato lui che mi ha fatto scoprire la magia della fotografia. Era fotografia tuo papà? Sì. Nella camera, nella camera oscura, appunto per magia, si intravedeva la prima immagine stampata.
Certo, all'epoca si stampavano le foto e c'era lo sviluppo e la stampa. C'erano fotografie a colori o ancora in bianco e nero? Allora mio padre e io all'epoca, che io mi ricordo che le mie prime esperienze in camera oscura dove si mettevano quelle foto nei gattini, nei liquidi, nella webcam e poi pian piano, appariva come dal nulla l'immagine. Sì, mio padre stampava e fotografava in bianco e nero, però lui è, diciamo, distrutto anche durante il passaggio della fotografia con la stampa a colori.
Però il fascino che mi ha sempre suscitato la fotografia in bianco e nero è legata, ricordo sempre mio padre e il suo stile che poi ho rivisitato con il tempo perché è stato, diciamo, lui che mi ha ispirata e quindi ho rivisitato e ho realizzato uno stile mio totalmente personale. Praticamente dopo che hai appreso questa passione della fotografia trasmessa dal tuo papà, poi hai coltivato da sola. Giuseppe. Sì, il mio primo concorso fotografico l'ho fatto a 15 anni.
A 15 anni addirittura? Sì, uno concorso che fu bandito dall'ente provinciale per il turismo di Taranto perché io sono di Taranto, pugliese, orgogliosamente pugliese. Sei bellissima. E ho vinto il primo premio. Che bello! Questi premi sono necessari, io mi ricordo i miei. Quanto è bello. Allora, perdonatemi che io qui mi fermo un attimino ma vedo che ci sono somiglianze nella mia crescita e di sviluppo come artista e anche quella tua Marisa. Genitori che sostengono, che influenzano e poi riconoscimenti, premi.
Quanto è necessario che i bambini vengano valorizzati, vanno riconosciuti per i suoi successi e i suoi obiettivi raggiunti. Prego. E' importantissimo che la famiglia supporti le doti e la genialità tante volte dei ragazzi. Siamo in un mondo in cui i ragazzi sono un po' annoiati e invece supportarli da questo punto di vista e istradarli nel campo dell'arte per me è una cosa veramente importante. L'arte ha tanto da insegnare, può aprire la mente oltre che l'anima delle persone.
Oggi in quel mondo che sembrerebbe immerso nei giochetti o nelle cose futili, nei cellulari, che importanza ha l'arte nella nostra vita? Che importanza ha l'arte oggi in questo mondo digitalizzato, mondo virtuale? L'arte è quella nostra che facciamo, io dipingo con i pennelli e tu miri a una fotografia, quella che tira essenza, che vuole trasmettere. Che importanza ha l'arte oggi? Sicuramente ha una grandissima importanza, soprattutto per lo sviluppo della creatività e del linguaggio, perché l'arte ha un linguaggio tutto suo, un linguaggio non verbale, che entra nella mente delle persone, nel cuore, ed apporta tantissimo e quindi i ragazzi che si avvicinano all'arte vanno assolutamente incoraggiati, supportati e seguiti.
Giustamente. Marisa, tu vuoi dirci ancora qualsiasi cosa che, per esempio, porti nel cuore, che mi vuoi comunicare, che io la posso trasmettere ai nostri radioscoltatori? Fondamentale, come dicevo prima, è la partecipazione da parte dell'adulto, può essere un genitore, come può essere anche un maestro, un maestro d'arte, oppure un professore a scuola, e la partecipazione e il supporto che possono dare ai ragazzi, per capire ai ragazzi che non tutto è così semplice nella vita, e che c'è bisogno di studio, di obbligazione, di tanto tanto studio, e c'è bisogno anche di cuore, e l'arte dà tutto questo.
In realtà può essere uno spazio dove si possono unire tante persone, a prescindere dal loro credo, da loro idee della vita, della politica, dalla loro nazione, dalla loro provenienza, l'arte unisce, perché di fronte a un quadro, un'opera, una fotografia meravigliosa, si soffermano tutti, e poi l'arte visuale, cioè l'arte bidimensionale in questo caso, parliamo dell'arte sia fotografica sia quadri, ma può essere anche la musica, e il quadro è il linguaggio più veloce, quello che arriva prima a essere compreso da ogni persona, giusto? Giustissimo, l'arte è un linguaggio universale, quindi unisce tutti, ogni popolo e ogni religione, e con l'arte si possono lanciare messaggi importanti, come quello attuale per esempio, sui Opace.
Marisa, tu adesso sei direttrice di un'associazione culturale, se ci puoi parlare un po' di questo. Io sono responsabile della sezione artistica, nel settore artistico, di un'associazione culturale, che si chiama Movimento Su, e grazie a questa associazione e al mio team di lavoro, nonché al comitato scientifico che ci segue, organizzo appuntamenti e mostre su tutto il territorio nazionale. Di questo io sono molto odiata, sia al mio presidente, quindi al presidente della mia associazione, e sia ai miei collaboratori, nonché colleghi di lavoro, che mi aiutano, mi supportano in tante cose.
Marisa, possiamo invitare dei artisti che ascoltano la radio, ascolteranno la nostra trasmissione, a prendere contatto con te, nel caso vorrebbero esporre le loro opere? Assolutamente sì, possono farlo, ci sono i miei siti istituzionali, i miei siti web. Dove ci possono trovare? Possono trovare su Facebook, su Instagram, e molto semplicemente possono contattarmi anche all'SGA di Facebook, e quindi io sono sempre open ad ogni artista che voglia contattarmi. Benissimo, allora tutti che desiderano esporre con Marisa De Gregorio nel Movimento Su, allora sono obbligati a contattare nostra direttrice.
I tuoi prossimi progetti, che cosa hai nella mente, che cosa vorresti organizzare? Sono tanti, noi abbiamo una programmazione molto corposa, quindi man mano scegliamo e sviluppiamo quelli che saranno i prossimi eventi. Io vorremmo ringraziare, se possibile, una persona che mi ha dato tanto da un punto di vista sempre artistico, ed è stato il maestro Pino Forreso, maestro dell'ateneo della chitarra e delle arti. Molto grazie, adesso c'è più musica. C'è il conservatorio di musica, trovando il paesiello di Taranto, il quale mi ha infinita del premio alla notte rosa come eccellenza femminile del territorio nel campo della fotografia.
Come donna capace e influente a cui guardare e ispirarsi, io sono veramente in congratulazione, bravissima. Allora salutiamo e ringraziamo il tuo maestro che ti ha sostenuto e ti ha riconosciuto. Il mio maestro di fotografia, Antonio Fascicolo, che mi ha seduta in questo percorso fotografico e ha formato, ti ha dato la mia razza, assolutamente mi ha formato e grazie a lui ho potuto avere diverse certificazioni. Io mi congratulo con tutti i tuoi successi, anche con il ruolo così importante da direttrice responsabile del settore arte dell'associazione Movimento Sud.
Tutta la tua attività, perché da tanti anni che ormai sei attiva, giusto? Sì, sì, sono attiva da più di dieci anni, come appunto questa associazione si occupa di scultura da oltre tre età. Bellissimo, tutto questo ti porta emozione, ti porta gioia, conosci nuove persone. Mi porta tanta gioia e tanta emozione, in ogni evento come se fosse il primo evento è una crescita, è una crescita che si rinnova ogni volta. Adesso quando io parlo con te io sento un'emozione che cresce sia da te sia da me e la parola che mi viene in mente è che arte dona la vita.
Questa emozione che ci siamo conosciuti e poi nessuno avrebbe immaginato che io adesso mi occuperò anche di rubrica di arte. Che noi un giorno ci siamo viste in un luogo che oggi è Roma, siamo vicino a Pantel e oggi io sto organizzando appuntamento Cafe Art. Noi adesso prima di iniziare il nostro caffè stiamo facendo questa piccola chiacchierata che andrà in onda per i nostri amici italiani, amici di Polish Voice FM. Marisa io dovrò adesso chiudere anche se vorrei già dire a te che dobbiamo fare un altro appuntamento per ancora approfondire questi temi perché là dietro la torba ci aspettano ospiti.
Dobbiamo preparare il caffè e qui ci sono i miei quadri che sono stati presenti nella mostra dell'anno scorso Roma Danza in Blu. Infatti siamo circondati dalle ballerine dai colori blu un po' di rosso ma soprattutto Regno il Celeste. Io adesso saluto tutti i radioascoltatori italiani saluto e ti ringrazio a te Marisa che sei venuta. Salutiamo e dobbiamo concludere che poi dovrai tu svolgere un ruolo importante nell'appuntamento di oggi. Ringrazio ancora Alina per avermi ospitata e ringrazio tutti voi che ci state ascoltando e viva l'arte.
Viva l'arte, viva l'azione. E mi raccomando osare per creare. Sì certo il coraggio è una delle prime cose che io nelle trasmissioni in lingua polacca perché questo è nuova rubrica per italiani in lingua italiana perché ci tengo tantissimo che parla nella lingua polacca. Ripeto parlavo di come scoprire talento e quanto sia necessario il coraggio. Cosa vorresti dire ai radioascoltatori ancora per salutarli? Una frase che ti viene in mente? Andate a visitare. Però che bello. Portateci i figli, portateci le vostre compagnie, i vostri mariti, portate la vostra famiglia, portate gli amici, andate a nutrirvi di arte.
Che cosa ti è piaciuto di più? Bello, benissimo, benissimo questo che hai detto. Però in effetti anche ai miei figli e amici sempre ho cercato di coinvolgere nelle mostre, nei percorsi artistici e questo dà frutto perché poi il mondo si vede in maniera diversa. Cari amici italiani, amici di Polish Voice Film, vi saluta Alina Skroba, titrice nella rubrica e trasmissione Roma, pennello e saxofono. Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Un saluto a tutti e ancora grazie.
Grazie a te. Arrivederci e a presto. Ciao, ciao. Sottotitoli e revisione a cura di QTSS