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The podcast discusses digital natives, who are the generation born with electronic devices from childhood. It explores where and when they were born, the difference between today's digital natives and previous generations, and the impact of social media and technology on their emotional and personal lives. The podcast also highlights the risks of giving young children electronic devices and the potential for addiction and negative effects on education. However, if used correctly, these devices can also enhance learning and improve academic performance. In questo podcast parleremo dei nativi digitali, che è la generazione che nasce con gli apparecchi elettronici fin dall'infanzia. Parleremo anche di dove e quando nascono, della differenza tra i nativi digitali di oggi e quelli di prima, e le case che possono dare i dispositivi elettronici. Dove e quando? I nativi digitali nascono con la diffusione di PC a interfaccia grafica nel 1985. I paesi in cui ci sono stati i primi nativi digitali, con un'alta percentuale, sono gli Stati Uniti, con il 13% della popolazione. Però il dato cambia e sale fino al 90% se si considerano i millennial, le persone di età compresa, tra i 15 e i 24 anni. Dopo gli Stati Uniti ci sono i tre paesi, tipo l'Islanda, Nord-Aslanda e Corea del Sud, dove la percentuale di millennial nativi digitali raggiunge il 4,99%. Infine l'Italia e la Malesia. La generazione dei nativi digitali. L'approccio tra i nativi digitali di prima e seconda generazione si traduce infatti in modalità differenti di utilizzo del web. La comunità scientifica si interroga oggi sull'impatto che i social media, app e network hanno nella sfera emotiva e personale delle nuove generazioni. Le nuove generazioni si espondono sul blog o su YouTube, vivono sullo schermo per esprimersi, per apparire, per comunicare e per stabilire relazioni sociali e affettive. Il modo in cui vedono e costituiscono il mondo è differente. I nativi digitali hanno infatti a distribuzione una grande quantità di strumenti digitali, di apprendimento e comunicazione informativa e sociale, in web, in blog, in telefono, sui chat e l'aula virtuale. La definizione di PSP nel 2001 attribuisce questa etichetta a tutte le persone nate dopo 1980. È importante però considerare che l'internet è cambiato notevolmente nel corso degli anni e ha permesso lo sviluppo di una seconda generazione. La Google Generation è la prima generation, comprendono gli utenti nati dopo il 1993 e vengono spesso considerati i veri nativi digitali, perché sono cresciuti durante l'evoluzione della tecnologia web 2.0. Dall'età di due anni iniziano ad usarlo giornalmente. Ovviamente anche in ogni paese del mondo è una situazione così tragica. Il problema non parte dai bambini, ma soprattutto dai genitori alquanto irresponsabili. Lasciare a un bambino molto piccolo un apparecchio elettronico in mano è la cosa più sbagliata che si può fare. Questi genitori la maggior parte delle volte sono molto giovani e non pensano a come far crescere il loro bambino sotto un punto di vista educativo. Dare il cellulare, tablet o computer è molto rischioso perché i bambini possono rilevare dipendenza e togliere di questi dispositivi. Diventa alquanto difficile, perché la loro vita quotidiana è basata su questo tipo di trattenimenti e passaporti. E della lettura, che può anche causare scattine ai ragazzi che molto spesso rischiano di prenderlo anche a scuola, dato dalla frustrazione di non poter usare il cellulare quando e dove vogliono. Questa frustrazione è anche chiamata nomofobia, che è una fobia che si sviluppa tra i 9 e i 10 anni, nei ragazzi che hanno già un cellulare proprio e passano diverse ore su di esso. Ed è un dato sempre più preoccupante per il futuro dell'umanità, perché sempre più ragazzi diventano nomofobi negli apparecchi elettronici. Questi dispositivi, se usati però correttamente, possono anche migliorare l'andamento scolastico, prendendo lezioni online, migliorando la pronuncia o migliorando la grammatica. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org