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Federico II of Sicily inherited the imperial title from his father and the kingdom of Sicily from his mother. His main goal was to restore imperial authority in central and northern Italy. He issued the Mestitane Constitutions, giving the sovereign the power to make laws and make political decisions. He also founded the University of Naples to improve the education of his officials. Federico II participated in the Sixth Crusade and successfully negotiated the recovery of Jerusalem from the sultan of Egypt. However, he was excommunicated by the Pope for making a deal with a non-Christian. He faced conflicts with the Church, German feudal lords, and Italian city-states. After his death, his legitimate son Corrado IV briefly succeeded him before passing the throne to his illegitimate son Manfredi. Manfredi achieved a significant victory against the Guelfs and Florence at the Battle of Montaperti. The Pope called for French assistance, and Charles of Anjou defeated Manfredi and Federico II di Sveglia era figlio dell'imperatore Enrico VI del Sacro Romano Impero e che era figlio a sua volta del grande Federico I Barbarossa e di Costanza d'Altavilla, che era la figlia e unica erede del re normanno di Sicilia, Ruggero II. Dal padre, quindi, Federico ereditò nel 1220 il titolo imperiale e dalla madre, invece, ereditò il regno di Sicilia. Lo scopo principale di Federico fu quello, per tutta la sua vita, di ripristinare l'autorità imperiale sui comuni dell'Italia centrosettenzionale che si erano presi tutti i diritti dell'imperatore. All'inizio della sua esperienza di governo, il giovane Federico volle, in primo luogo, ricondurre all'obbedienza i grandi feudatari della Sicilia, i cosiddetti baroni. Proprio per questo scopo fece pubblicare le Costituzioni Mestitane. In base alle Costituzioni Mestitane, il soprano era l'unico ad avere il diritto di emanare le leggi valide per tutto il regno. In secondo luogo, il soprano e i suoi delegati, i suoi funzionari, erano gli unici a poter prendere decisioni politiche. Tutte le attività pubbliche erano regolate e controllate attraverso una burocrazia pubblica pagata dallo Stato. Proprio per questo motivo Federico II, e cioè per migliorare culturalmente i suoi funzionari, per renderli più adatti alle funzioni di governo, fondò l'Università a Napoli. Un'università che ancora adesso esiste e che porta il suo nome, la Università degli Studi Federico II di Napoli. Federico II, in seguito, avrebbe partecipato anche alla Sesta Crociata nel 1228 e riuscì a recuperare addirittura Gerusalemme alla Cristianità. E questo lo ottenne dopo una trattativa diplomatica con il sultano d'Egitto, Al-Malik al-Kamil. Quindi bastò discutere con il nemico per poter recuperare, per poter ottenere quello che non era riuscito a nessun altro re prima di lui, cioè la riconquista di Gerusalemme. Però, proprio per aver venuto a patti con uno, con un pagano, cioè con il sultano d'Egitto, Federico II fu scomunicato dal Papa Gregorio IX. Federico II, nel corso della sua vita, entrò in conflitto con la Chiesa, dai cui papi venne più volte scomunicato, con i feudatari tedeschi che colsero l'occasione di conquistare sempre più autonomia approfittando del fatto che lui viveva quasi sempre in Italia. Federico II, soprattutto, entrò in conflitto come il nonno, come il nonno Federico Barbarossa, con i comuni italiani, con i comuni italiani del centro-nord, che costituivano, che erano i comuni italiani del centro-nord, con i comuni italiani del centro-nord, che costituivano la vecchia lega lombarda che venne sostenuta dal Papa. Le città italiane si divisero al loro interno in Guelfi, che erano nemici dell'imperatore e sostenitori del Papa, e Ghibellini, che invece erano sostenitori dell'imperatore. Federico II, nel 1200, fu scomunicato da Ghibellini, che invece erano sostenitori dell'imperatore. Federico II, nel 1250, morì, e la corona passò prima al suo figlio legittimo, Corrado IV, che però, durante il viaggio in Italia, a sua volta morì. Quindi, il regno d'Italia, diciamo, passò al suo figlio illegittimo, Manfredi, questo avveniva nel 1258. Manfredi ottenne, nel 1260, una grande vittoria sui Guelfi e sulla città di Firenze nella battaglia di Montaperti, di cui, appunto, avrebbe parlato anche Dante, nella sua Divina Commedia, nel 1260. Il Papa chiamò allora in suo soccorso il re di Francia, Luigi IX, che inviò suo fratello, Carlo D'Angio, e che sconfisse Manfredi a Benevento nel 1266. Nel 1268 Carlo D'Angio sconchisse anche l'ultimo discendente degli Israeli, Corradino, nella battaglia di Tagliacozzo. Inizia a questo punto il regno angioino nell'Italia meridionale.