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Karl Marx: la vita e le opere

Karl Marx: la vita e le opere

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Karl Marx, born in 1818, was a brilliant student who studied law but became interested in philosophy. He moved to Berlin and became involved with the Hegelian circle. After working as a journalist, Marx moved to Paris where he embraced communism and became friends with Friedrich Engels. They collaborated on important works, including the Communist Manifesto. Marx faced political pressure and moved to Brussels, where he continued his studies and met German democrats. He joined the League of Just Men, later renamed the Communist League. Expelled from Belgium, Marx settled in London and faced financial difficulties. He wrote for the New York Daily Tribune and received support from Engels. Marx experienced personal tragedies and health problems. In the 1860s, he resumed political activity and helped found the International Workingmen's Association. Marx completed the first volume of his most famous work, Capital, with the other two volumes published posthumously by Engels. Marx's health de Karl Marx nasce il 5 maggio del 1818 a Trevi in Venania, allora parte dello Stato plussiano. Il padre, un ebreo, per poter esercitare la professione di avvocato aveva dovuto convertirsi al protestantesimo, in modo da evitare di essere discriminato per la sua fede religiosa. Era anche un ammiratore dell'illuminismo e di orientamento politico liberal moderato. Il giovane Marx si distingue subito come uno studente particolarmente brillante e nel 1835 si iscrive all'Università di Bonn per studiare legge. Ben presto, però, l'interesse per la giurisprudenza lascia il posto a quello per la filosofia. Si trasferisce a Berlino nel 1836 e comincia a frequentare l'Università che era stata di Hegel. Frequenta i circoli hegeliani e stabilisce un forte legame ed amicizia con un professore, Bruno Bauer. Quando quest'ultimo venne allontanato dalla cattedra di Bonn a causa delle sue idee liberali, Marx comprende che non aveva nessuna speranza di intraprendere la carriera accademica nella Germania, nella Prussia di Federico Guglielmo IV e, pertanto, dopo essersi laureato nel 1841, si impegna nell'ambito giornalistico, diventa cioè un giornalista, ed è talmente bravo che alla fine fa carriera e diventa redattore, anzi direttore della Gazzetta Venana, una pubblicazione di orientamento liberal-democratico che sotto la sua guida ottenne una diffusione in tutta la Germania. Tuttavia il giornale è soppresso nel 1853 per ordine delle autorità e a Marx viene affidata la direzione degli annali franco-dedeschi che erano stati fondati da Arnold Luge, cioè un altro giornale di fatto. Lo stipendio da direttore degli annali franco-dedeschi consente a Karl Marx di coronare un proprio sogno giovanile, quello cioè di sposarsi finalmente con la giovane Jenny von Westphalen, una nobildonna di tre figli con la quale Marx era segretamente già fidanzato da diversi anni. I due subito dopo si trasferiscono a Parigi, dove era appunto la sede della rivista degli annali franco-dedeschi. Il progetto della rivista degli annali franco-dedeschi fallisce praticamente immediatamente. Venne infatti pubblicato soltanto un numero della rivista nel febbraio del 1844. Quindi, diciamo, Marx comunque si dedica a questo punto alla scrittura e alla composizione di alcuni saggi e soprattutto a Parigi si avvicina al comunismo. Infatti ha l'occasione di riconoscere intanto meglio le condizioni e le rivendicazioni del proletariato cittadino e di entrare soprattutto in contatto con alcuni esponenti di primo piano del socialismo francese, come per esempio Louis Blanc, Pierre-Joseph Proudhon e anche del rivoluzionario lusso Mikhail Bakunin. Però a Parigi soprattutto strinse amicizia con un altro tedesco, un altro giovane tedesco quasi coetaneo, Friedrich Engels, che era di fatto il figlio di un'importante famiglia di capitalisti tedeschi, di industriali, e che lo avrebbe sostenuto di fatto professionalmente ma anche economicamente per tutta la vita. Con lui avrebbe scritto alcune delle sue più importanti opere e sarebbe stato proprio Engels a sostenerlo appunto, come dicevamo, finanzialmente nel corso di tutta la sua esistenza. Dopo essersi concentrato sulla critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico, che è una delle sue opere, che però rimase inedita fino addirittura agli anni della rivoluzione russa, e dove venne ritrovata proprio dentro una cassa panca e fu pubblicata negli anni venti quindi del Novecento, Marx si dedicò anche a tanti studi di carattere storico, filosofico e politico-economico, cioè approfondì la propria conoscenza della rivoluzione francese, del materialismo illuministico del Settecento, ma soprattutto si applicò alle teorie degli economisti classici come Ada Smith e David Ricardo. Il risultato di queste indagini sono tre manoscritti che rimasero inediti anch'essi e che sarebbero stati pubblicati solo nel 1932 e che hanno come titolo Manoscritti economici filosofici del 1844. All'inizio del 1845 però il governo prussiano fece pressioni sul governo francese affinché Marx venisse escluso. Il filosofo quindi si trasferì allora a Bruxelles, la capitale del Belgio, dove pochi mesi dopo lo avrebbe raggiunto anche l'amico Engels. Con Engels, Marx lavora ad un'altra opera di critica, l'Ideologia tedesca del 1845, che però sarebbe stata pubblicata solo nel 1932. Nell'Ideologia tedesca, come vedremo, appare per la prima volta uno dei nuclei fondamentali del marxismo, cioè il materialismo storico. Durante gli anni del soggiorno a Bruxelles in Belgio, Marx ebbe anche modo di frequentare molti democratici o comunisti tedeschi che allora raggiungevano Bruxelles per fuggire dalla repressione brussiana. Nel gennaio del 1947 Marx aderisce alla Lega dei Giusti che poco dopo però avrebbe preso il nome di Lega dei Comunisti. Proprio dalla Lega, Marx ed Engels ricevono l'incarico di redigere un documento programmatico, il cosiddetto Manifesto del Partito Comunista, che venne pubblicato a Londra nel febbraio del 1848. Il Manifesto sarebbe diventato nel corso degli anni una delle opere più lette di tutti i tempi. Espulso anche dal Belgio in seguito all'esplosione dei modi rivoluzionari, dopo un breve soggiorno a Parigi Marx decide di rientrare in Patria dove fonda la Nuova Gazzetta Renana e si impegna nel coordinamento delle organizzazioni democratiche della Renania Westphalia. Nel corso del 1848 però i contro-rivoluzionari, i reazionari guadagnano terreno nel governo e quindi la pubblicazione della Nuova Gazzetta venne interrotta e Marx venne nuovamente espulso dalla Germania. Non essendone anche gradito in Francia, Marx approdò infine in Inghilterra dove avrebbe trascorso il resto della sua esistenza. Gli anni londinesi sono molto difficili per Marx sotto il profilo economico e anche personale. L'unico guadagno, l'unico stipendio che riceveva in quel periodo fu quello legato alla collaborazione con il giornale americano New York Daily Tribune per il quale il filosofo commentò l'evoluzione della politica europea. Per il resto Marx sopravvive soprattutto grazie, come abbiamo già detto, all'aiuto finanziario dell'amico Engels. Marx in quegli anni fu anche, diciamo così, travagliato dalla perdita di ben tre figli e il dolore per i lutti unito all'eccessivo lavoro minò la sua salute. Negli anni Cinquanta Marx riprende a lavorare e il principale risultato di questo suo lavoro è il manoscritto Lineamenti fondamentali della critica dell'economia politica da cui poi venne pubblicato l'estratto per la critica dell'economia politica. Ma soprattutto, a partire dagli anni Sessanta, Marx riprende anche la sua attività politica. A Londra viene fondata l'Associazione Internazionale dei Lavoratori, che si nota anche come Prima Internazionale 1864. La Prima Internazionale aveva lo scopo di coordinare a livello internazionale i diversi gruppi politici della sinistra, per esempio i socialisti, ma anche i comunisti, i repubblicani mazziniani e gli anarchici, peraltro scrivendo e redigendo anche gli statuti e altri documenti fondamentali dell'Associazione stessa. Marx si impegnò moltissimo nella Prima Internazionale e fu uno dei suoi fondatori. Nonostante l'innovato impegno politico e i costanti problemi economici e di salute, il filosofo riesce a portare a termine, nel 1867 a Londra, il primo dei volumi della sua opera più importante e più famosa, il Capitale, e cioè Critica dell'economia politica, che venne presto tradotto in lusso e in francese. Gli altri due volumi vennero pubblicati postumi dall'amico Friedrich Engels. Alla fine degli anni 70 la salute di Marx peggiora nuovamente e nel 1881 perde anche l'amata moglie Jenny von Westphalen. All'inizio del 1883 la figlia primogenita muore. Colpito da un'infezione polmonare, poche settimane dopo, Marx muore nella sua casa londinese. È il 14 marzo del 1883. Lascia incompiuti tanti scritti, tra i quali anche, come abbiamo detto, il secondo e il terzo volume del Capitale. Il progetto sarebbe stato portato a termine dall'amico Engels, che si occupò di completare l'opera e di pubblicarla, rispettivamente nel 1885 il secondo volume e nel 1894 il terzo e ultimo volume.

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