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Ludwig Feuerbach was a theologian and philosopher born in 1804 in Landshut, Bavaria. He studied theology in Heidelberg and philosophy in Berlin, where he attended lectures by Hegel. Feuerbach obtained his teaching qualification in 1829 but his career was cut short when his essay on death and immortality was published the following year. He moved to Blückberg, Bavaria, where he relied on his wife's inheritance. In the 1840s, he wrote his main works, including "The Essence of Christianity". The 1848 revolution briefly allowed him to return to academia, but he was forced to go back to Blückberg in 1849. After a family crisis in the 1860s, he lived in poverty near Nuremberg until his death in 1872. Ludwig Feuerbach, che nacque nel 1804 a Landshut, in Baviera, studiò Teologia ad Heidelberg e, successivamente, Filosofia a Berlino, dovebbe modo addirittura di ascoltare le lezioni di Hegel, del quale divenne inizialmente un grande ammiratore. Ottenne poi la libera docenza nel 1829 a Jollangen, ma, l'anno dopo, la pubblicazione di un suo saggio, I pensieri sulla morte e l'immortalità, gli causarono, di fatto, la fine della sua carriera universitaria appena iniziata. Nel 1837, Feuerbach si trasferì, sempre in Baviera, nella località di Blückberg, dove viveva soprattutto grazie al patrimonio della moglie, che era compropietaria di una fabbrica di porcellane. In questi anni fu invitato a collaborare agli annali di Halle, e per i quali, nel 1839, scrisse i saggi sulla filosofia e sul cristianesimo. Negli anni Quaranta, poi, compose le sue opere principali, tra le quali il suo capolavoro, L'essenza del cristianesimo, del 1841. La rivoluzione del 1848, per qualche tempo, assicurò a Feuerbach una maggiore libertà di pensiero, e gli consentì, addirittura, anche un breve ritorno nel mondo dell'università, nel mondo accademico. Infatti, egli fu invitato a tenere una serie di lezioni presso l'università di Heidelberg, però già l'anno successivo, nel 1849, fu costretto a rientrare a Blückberg. Dopo il 1860, in seguito ad un dissesto familiare, si trasferì nei pressi di Nuremberg, nella quale fu costretto a vivere pressoché in miseria fino alla morte che sopraggiunse, a seguito di un ictus, nel 1872.