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Le rivoluzioni degli anni venti e trenta

Le rivoluzioni degli anni venti e trenta

MAURIZIO MAURIZIMAURIZIO MAURIZI

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L'Europa dopo il Congresso di Vienna; le rivolte in Europa; i moti degli anni venti e l'influenza delle lotte per l'indipendenza in Sudamerica; le rivolte degli anni trenta

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In the 1820s, there were uprisings in Europe, starting in Spain and spreading to Italy. These revolutions were easily suppressed by the Restoration forces. The only successful revolution in Europe during this time was the Greek revolution against Ottoman rule. In South America, influenced by the American War of Independence, many countries gained independence from Spain and Portugal. In the 1830s, France became the center of another wave of revolutions, resulting in the overthrow of the reactionary monarchy of Charles X and the establishment of the July Monarchy. Belgium also gained independence during this time. Britain avoided a revolution due to reforms that addressed the demands of the working class. Poland's uprising against Russian control failed, and there were revolts in Parma, Modena, and the Papal States in Italy. However, all of these initiatives were suppressed. Nel 1820-1821 scoppiano i primi moti insurrezionali in Europa. La Spagna è, diciamo in questo caso, il capofilla delle rivoluzioni europee. Un gruppo di ufficiali si ribellò e chiese di ripristinare la Costituzione di Cadice. La Costituzione di Cadice del 1812. Una Costituzione che diventa di fatto da questo momento il modello delle Costituzioni liberali europee. Nel luglio del 1820 un'insurrezione scoppia nel Regno delle Due Sicilie per la iniziativa anche qui di un gruppo di ufficiali, come in Spagna. In Piemonte e in Lombardia ci furono tentativi falliti di insurrezioni. Tutti questi moti vennero ripressi facilmente dalle forze della Restaurazione. In Italia, per esempio, intervennero gli austriaci. L'unico moto di rivoluzione, di rivolta, che ebbe successo nell'Europa, diciamo, di quegli anni, degli anni venti, dell'Ottocento, fu quello della Grecia, scoppiato nel 1821 contro la dominazione ottomana, che si concluse vittoriosamente nel 1829. Potremmo comprendere le rivoluzioni degli anni venti, che, ricordiamo, iniziano a partire dallo Spagna, se non parlassimo delle rivoluzioni per l'indipendenza degli stati coloniali nel Sud America. La popolazione, gli intellettuali e in gran parte i generali che vivevano, che erano nati nel Sud America, sono stati influenzati profondamente dalla guerra d'indipendenza americana di qualche decennio precedente. Personalità come Simon Bolivar, Cotè de San Martín, Francisco de Miranda, De Sucre, ecc., tutti legati a questi ambienti influenzati dal successo dell'indipendenza americana contro l'Inghilterra. Tra il 1811 e il 1828, questi stessi personaggi che ho citato, diravano, se vogliamo, la lotta d'indipendenza degli stati di Sud America contro la Spagna, contro il dominio spagnolo e anche portoghese. Il Paraguay ottene la propria indipendenza nel 1811, l'Argentina nel 1816, il Cile nel 1818, la Colombia nel 1819, come anche il Venezuela, il Messico nel 1821, il Brasile nel 1822, l'Ecuador sempre nello stesso anno nel 1822, il Perù due anni dopo, nel 1824, la Bolivia e l'Uruguay nel 1825 e nel 1828. Praticamente, negli anni venti, in America Latina diversi stati, quasi tutti gli stati, ottengono l'indipendenza dalla Spagna e dal Portogallo e si formano nuovi stati nazionali. Successivamente scoppiavano in Europa i modi degli anni trenta e in questo caso è la Francia che diventa nuovamente l'epicentro della crisi inevoluzionaria, la stessa Francia che negli anni venti era rimasta praticamente all'angolo. Nel 1830 la monarchia reazionaria di Carlo X, il fratello di Luigi XIV, quello che è succeduto a Napoleone, la monarchia di Carlo X viene rovesciata e al suo posto nasce la nuova monarchia di Luglio, guidata da Luigi Filippo d'Orlean che si basa su una costosa costituzione. Quindi si parla di monarchia costituzionale, monarchia liberale quindi, basata sul fatto che il monarca re non è più per volontà del Dio ma per volontà della nazione. La rivoluzione da Parigi si è spese anche in Belgio dove gli insorti conquistarono l'indipendenza dai Paesi baschi. La Gran Bretagna non attraversò una crisi rivoluzionaria perché le riforme dei governi Whig disinnescavano il potenziale eversivo delle classi lavoratrice in lotta per i propri diritti, riformando nel 1832 il sistema politico in senso sempre più inclusivo. Venne infatti allargato il diritto di voto e adottato un nuovo sistema elettorale. In Polonia invece fallì l'insurrezione nei confronti della Russia che di fatto imponeva il proprio volere sulla Polonia stessa. Nel 1831 a Parma, a Modena e nelle legazioni pontifice scoppiavano delle rivolte ad opera soprattutto dei carbonari, cioè di una setta di patrioti che in qualche maniera sono i protagonisti, diventano i protagonisti in Italia dei modi degli anni 20 e degli anni 30. Tutte queste iniziative però vennero repressionizzate.

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