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La rinascita dei commerci e delle finanze

La rinascita dei commerci e delle finanze

MAURIZIO MAURIZIMAURIZIO MAURIZI

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During the Renaissance, textile manufacturing, especially wool and flannel, played a crucial role in the growth of cities like Florence, Venice, and Milan. Specialized metallurgy for weapons and armor also thrived. Goods were traded in markets called "sire" during religious festivals, exempting merchants from entrance taxes. Italian ports served as important hubs for trade between the East and West, handling goods like wool, cotton, fur, iron, spices, and flannel. These goods were then transported to the Po Valley in Northern Italy, which became a major trading center. The trade network extended to Central and Northern Europe, particularly in the Baltic and North Seas. Leagues of cities focused on commerce, like the Hanseatic League in Lubeck, emerged in Northern Europe. Roman roads were revived for trade and religious pilgrimages to Jerusalem, Rome, and Santiago de Compostela. Monetary circulation was rejuvenated, with gold and silver coins facilitating exchanges. Florence's "fiolino Parliamo ora della rinascita del commercio e delle finanze. L'attività manifatturiera più importante, detta impulso anche alla crescita e allo sviluppo delle città, fu il tessile in primo luogo. Perché in queste città, Firenze, Venezia, Milano eccetera, si producevano panni di lana e panni di fustagno. Altra produzione di quel periodo, siamo nell'anno 1000, quindi intorno all'undicesimo secolo, altra produzione importante fu quella della metallurgia specializzata. Per esempio nella costruzione e nella realizzazione di armi e di armature. Tutte queste merci, e anche altre, venivano convogliate nelle cosiddette sire, che erano dei mercati che si tenevano durante le festività religiose più importanti, e nel corso delle quali i mercanti che entravano nelle città non dovevano pagare la tassa d'ingresso, quindi erano esentati dal pagamento delle cappelle. Le fiere più note nell'Europa del tempo erano quelle che si tenevano nella zona vicino Parigi, cioè nella regione della Ciampagna. Sempre in questo periodo cominciano a nascere le prime banche, a Siena e a Firenze soprattutto. Nei porti italiani, ricordiamo che l'Italia aveva una posizione geografica molto vantaggiosa perché si trovava proprio tra l'Oriente e l'Occidente, nei porti italiani attraccavano navi che trasportavano vari merci, panni di lana, cotone, legno, pellicce, ferro, spezie, panni di fustagno. Tutte queste merci che venivano in qualche modo convogliate in Italia o che venivano realizzate anche in Italia venivano avviate verso la pianura padana che diventò in un certo qual modo un noto mercantile molto importante, un grande collettore di merci che provenivano di fatto da tutto il mondo allora conosciuto. Tutte queste merci dalla pianura padana e attraverso i vari piantini venivano poi trasportate nell'Europa centro-sedenzionale, nel Baltico ma soprattutto anche nel mare del Nord, in Germania, in Francia, in Inghilterra, ecc. Nell'Europa del Nord nacquero anche delle leghe di città, leghe di città che si chiamavano Anze e che erano specializzate proprio nel commercio. La lega più importante fu quella di Lubecca, che faceva il suo recapo nella città di Lubecca, nel nord della Germania, diciamo a sud della Danimarca. È la famosa lega Anzeatica. In quel periodo vennero riattivate anche le vecchie strade romane, che erano ormai andate in disuso e quindi erano andate anche in rovina, e vennero riattivate sempre a causa dell'aumento dei commerci ma anche per scopi religiosi, perché in quel periodo le persone vestite da viandante, con il tipico abbigliamento del viandante, si dedicavano anche ai cosiddetti pellegrinaggi verso i luoghi santi, verso Gerusalemme, verso Roma e anche verso Santiago de Compostela. Si sviluppò in questo periodo anche la circolazione monetaria, la moneta, la moneta d'oro, la moneta d'argento, che già conoscevamo a Roma, però era poi, nell'alto medioevo, completamente caduta in disuso, non si guadagnavano più monete. In questo momento, invece, le monete, la moneta d'oro e la moneta d'argento ritornano ad essere un modo per favorire gli scambi. La moneta più importante di questo periodo è il fiolino d'oro di Firenze. Esistono anche, vengono fondate, come abbiamo detto prima, anche banche di cambio e di prestito, soprattutto con molte filiali in Europa. Abbiamo parlato di Firenze, abbiamo parlato di Siena e a Siena e a Firenze viene anche inventata la lettera di credito. Che cos'è la lettera di credito e la lettera di cambio? È una lettera, un foglietto su cui veniva scritta la somma di denaro che veniva rilasciata, che veniva accreditata a un mercante. Il mercante andava in un banco, depositava dei soldi, delle monete d'oro o d'argento e riceveva in cambio questa lettera di credito, che era una specie di assegno, che portava poi con sé durante i suoi viaggi. Arrivato a destinazione, il mercante poi passava ad una succursale del banco a cui aveva lasciato il denaro e si faceva rilasciare l'equivalente del denaro che si aveva versato nel banco di partenza. Quindi era un modo per viaggiare più sicuri e con meno pericoli, in un certo tal modo. Le banche prestavano soldi soprattutto in questo periodo, non è che offrissero molti altri servizi finanziari, come invece succede nelle banche odierne. Prestavano soldi ai papi, ai re e anche agli imperatori. Teniamo presente che la Chiesa in quel periodo condannava il prestito di denaro dietro interessi, e cioè l'usura, sulla base di quanto era scritto nella Bibbia, nel Deuteronomio, uno dei testi contenuti nell'Antico Testamento, in cui è scritto che non farai al tuo fratello prestito a interesse né di denaro né di liveri né di qualsivoglia che si presta a interesse. Era per questo che chi aveva bisogno di denaro a prestito spesso si rivolgeva agli ebrei che non avevano questo lieto. Ed ecco che nasce in un certo senso in questo periodo la fama negativa che gli ebrei si acquistavano col tempo e conservavano per secoli. Ovviamente gli ebrei che erano perseguitati non potevano fare altro lavoro e quindi erano costretti a fare l'unico lavoro che potevano, cioè gli usurari, tra virgolette.

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