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L'Illuminismo (1^ parte)

L'Illuminismo (1^ parte)

MAURIZIO MAURIZIMAURIZIO MAURIZI

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Le idee forza dell'Illuminismo europeo; la Massoneria e il nuovo ruolo dell'opinione pubblica. L'assolutismo illuminato.

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The Enlightenment was a cultural and political movement in 18th-century Europe. It emphasized the autonomy of reason, the pursuit of happiness, the belief in progress, and the rights of equality and freedom. Enlightenment thinkers saw scientific knowledge as separate from religion and believed it should be used to improve society. They sought to spread knowledge through publications and promote social reforms. Some absolute monarchs embraced these ideas, leading to enlightened despotism. They modernized administration, controlled aristocrats and clergy, and reformed taxation, education, and justice systems. They also reduced the power of religious orders like the Jesuits. L'illuminismo è un movimento culturale e politico che attraversò l'Europa del Settecento negli anni compresi tra il 1730 e il 1780. L'illuminismo, al di là di qualche differenza di poco conto, presenta delle caratteristiche comuni in tutti i paesi europei. Per esempio, l'affermazione dell'autonomia della ragione, che consente all'uomo di criticare filosofie, dogmi, religioni e istituzioni dei tempi passati. La proclamazione del diritto alla felicità, che con l'illuminismo diviene uno degli obiettivi principali dell'esistenza umana. La fede nel progresso. Per gli illuministi, infatti, la natura umana è perfezionabile. E poi, infine, l'affermazione dei diritti di uguaglianza e di libertà per tutti gli uomini. Per gli illuministi il sapere scientifico è indipendente dalla religione. La scienza deve rinunciare al sapere assoluto, quindi c'è una negazione della metafisica. La conoscenza scientifica è conoscenza pratica, e cioè un sapere teso a dominare la natura e a migliorare la vita degli uomini. L'intellettuale deve favorire il cambiamento del modo di pensare, che deve diventare libero, laico e teso al miglioramento dell'umanità. Un sapere, quindi, che non è più confinato nelle università o nelle accademie, ma che si diffonde tra la gente attraverso opere di divulgazione come, per esempio, l'ansiropotia. L'intellettuale illuminista cerca il dialogo con il potere allo scopo di favorire delle riforme sociali. Nel corso dell'illuminismo crebbe il numero delle persone alfabetizzate, dei lettori, e crebbe anche il numero delle pubblicazioni. Nascono i primi quotidiani. Il Times, a Londra, venne fondato nel 1785. In una parola comincia a formarsi quella che chiamiamo oggi l'opinione pubblica. Gli illuministi si incontravano nelle redazioni dei giornali, nei salotti intellettuali, nei caffè e anche nelle logge massoniche. Nel 1717 venne fondata la Grande Loggia di Londra, che assunse presto il carattere di comunità di liberi pensatori, tutti accomunati dagli ideali di tolleranza, cosmopolitismo, libera divulgazione della scienza e fratellanza. Per gli illuministi la politica è lo strumento per cambiare la società e dal momento che la società è costituita da tutti, la politica deve diventare un impegno per tutti. Alcuni monarchi assoluti dell'epoca aderirono al programma di riforme sociali portato avanti dagli illuministi. Si parla di assolutismo illuminato. Questo permetteva ai sovrani in questione, come per esempio Caterina II di Russia, Maria Teresa d'Austria, Giuseppe II di Asburgo, il figlio, oppure Federico II di Prussia, di da una parte modernizzare e razionalizzare l'amministrazione dei loro stati e dall'altro di rafforzare il controllo sugli aristocratici, sul clero e sulle rigide corporazioni cittadine. Tutto questo ovviamente attraverso per esempio l'abolizione della mano morta ecclesiastica, cioè dell'impossibilità di vendere le terre che potevano possedere la Chiesa, oppure attraverso la riforma dei sistemi fiscali riducendo i benefici dei nobili e degli ecclesiastici, riformando il sistema dell'istruzione della giustizia. Si agiva anche attraverso la riduzione delle immunità ai nobili e al clero e si mettevano sotto controllo delle leggi dello Stato, ordini religiosi potentissimi come quello dei Gesuiti.

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