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auda-city papatutti di un pitone papatutti
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auda-city papatutti di un pitone papatutti
In a beautiful green forest full of flowers and animals, a python arrived one day. It was so big and long that no one had ever seen anything like it. The python had escaped from the zoo because it couldn't stand being in a cage anymore and wanted to see the world. It ate a rabbit, then a squirrel, and even a mole. It swallowed a cat, a duck, a frog, and finally a butterfly. The python ate so much that it had to find a branch to rest and digest. Inside its stomach, the animals were trying to find a way out. They jumped and shouted until the python couldn't take it anymore and opened its mouth, releasing all the animals. They became friends and traveled the world together, with the python becoming a vegetarian. In un bel bosco verde e pieno di siori ed animali, un giorno arrivò un pitone così grande e lungo come da aver fatti non se ne era visti mai. Era fuggito dallo zoo perché non ne poteva più di stare in gabbia e voleva conoscere un po' di mondo. Friscia di qua, arrotolati di là, a un certo punto gli venne fame, incontrò un coniglio e se lo mangiò in un sol boccone. Ma aveva ancora appetito, vide uno scogliattolo e lo divorò. Arrivò una tana, dentro c'era una talva, e il pitone la mangiò. Passava un gatto per di lì, lo prese al volo e lo ingoiò. Una grassa papera gli fece gola e senza indugi la tangugiò. Sullo stagno saltava una rana ed un balzo se la pappò. E per finire toccò alla farfalla. Slap! Il pitone aveva mangiato davvero troppo, scelse un comodo ramo e cominciò a digerire con calma. Intanto gli animali cercavano un modo per uscire dal corpo del pitone. Lì dentro si stava stretti e non si respirava, così si misero tutti a saltare e a gridare. Salta e grida, grida e salta, al pitone venne mal di testa e di pancia, finché disperato aprì la bocca, e tutti gli animali uscirono, finalmente liberi e contenti. Anche il pitone stava meglio, si sentiva più leggero, tanto leggero che gli era tornata la fame. Allora ciascuno degli animali gli diede un po' del suo cibo. Da quel momento divennero tutti amici e andarono in giro per il mondo insieme, e ci vanno ancora. Il pitone non tornò mai più in gabbia e divenne vegetariano. Il pitone pappatutti di Claudia Palombi In un bel bosco verde e pieno di fiori e di animali, un giorno arrivò un pitone. Così grande e lungo come da quelle parti non se ne erano visti mai. Era fuggito dallo zoo perché non ne poteva più di stare in gabbia. Striscia di qua, arrotolati di là, a un certo punto gli venne fame. Incontrò un coniglio e se lo mangiò, non sul boccone. Ma aveva ancora appetito, diede uno scogliattolo e lo divorò. Arrivò una tana. Il coniglio si spaventò. Il coniglio si spaventò. Il coniglio si spaventò. Il coniglio si spaventò. Il coniglio si spaventò. Il coniglio si spaventò. Il coniglio si spaventò. Il coniglio si spaventò. Il coniglio si spaventò. Il coniglio si spaventò. Arrivò una tana. Dentro c'era una talpa. E il pitone la mangiò. Passava un gatto per di lì. Lo prese al volo e lo ingoiò. Una grassa papera gli fece gola e senza indugi la tangugiò. Sullo stagno saltava una rana ed un balzo se la tappò. E per finire toccò la farfalla. Slap! Il pitone aveva mangiato davvero troppo. Scelse un comodo ramo e cominciò a digerire con calma. Intanto gli animali cercavano un modo per uscire dal corpo del pitone. Lì dentro si stava stretti e non si respirava. Così si misero tutti a saltare e a gridare. Salta e grida, grida e salta al pitone le animali testa e di pancia finché disperato aprì la bocca e tutti gli animali scirono finalmente liberi e contenti. Anche il pitone stava meglio. Si sentiva più leggero. Tanto leggero che gli era tornata la fame. Allora ciascuno degli animali gli diede un po' del suo cibo. Da quel momento divennero tutti amici e andarono in giro per il mondo insieme. E ci vanno ancora. E il pitone non tornò mai più in gabbia e divenne vegetariano. Oggi leggiamo. Buon...