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In this podcast, Lorenzo discusses the persistence of slavery in the modern world. Despite being prohibited by international declarations and laws, modern slavery is still prevalent in various forms of exploitation. Italy, for example, ranks 141st out of 167 countries in terms of slavery prevalence. Globally, there are over 40 million victims of modern slavery, with negative consequences for both workers and the economy. Economic crises have contributed to an increase in slavery, with criminal organizations recruiting and exploiting vulnerable individuals. Industries such as agriculture, forestry, and fishing are particularly affected. Children are also victims of slavery, forced to work in fields or engage in illegal activities. It is crucial to raise awareness about this issue and take action to combat modern slavery. Ciao a tutti, sono Lorenzo, e con me concluderemo questo percorso, in un mondo che spesso celebra, attraverso gli avanzamenti, è riuscire a confrontarsi con una realtà oscura e persistente, la schiavitù nel XX secolo. Nessun individuo potrà essere tenuto di stare schiavitù o di servitù, la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. Eppure, sono tanto quanto sancito dalla dichiarazione universale degli eritti umani, la schiavitù è ben lontana dall'essere debellata, tanto che si parla di schiavitù moderna. La schiavitù moderna è un'ombra persistente nella società contemporanea, camuffata da varie forme di sfruttamento, una più grave e disumana dell'altra. La schiavitù non è qualcosa che riguarda solo il passato, ma è una pratica che, come abbiamo potuto vedere, ha radici profonde e che riguarda tutti i paesi. Incredibilmente nessuno dei 167 paesi considerati all'indice ne è completamente privo, ci persino l'Italia al 141° posto, dove si troverebbero all'incirca 129.600 persone in stato di schiavitù, più persone in stato di schiavitù oggi che in qualsiasi altro momento della storia. Nel 2017 le persone vittime della schiavitù moderna in tutto il mondo erano più di 40 milioni. La schiavitù moderna ha delle conseguenze per tutti, non solo per coloro che ne sono direttamente coinvolti. Infatti lo sfruttamento del lavoro può avere conseguenze negative sia per i lavoratori che per l'economia in generale, abbassamento dei salari, riduzione del gettito fiscale, infatti i lavoratori sfruttati spesso non pagano neanche i tassi sul reddito. È passato un secolo e mezzo da quando Abraham Lincoln ha abolito la schiavitù ufficialmente, quasi 60 anni dalla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che la vieta, ma ancora oggi ne sono tantissimi i lavoratori sfruttati sull'urna a schiavitù. Si possono far rientrare nelle difese schiavitù oggi lavori forzati, le prestazioni professionali smolte e non volentariamente sotto minacce o costruzioni fisiche. Pare che lo scenario economico di crisi diffusa abbia favorito un aumento del business mondiale e dello sfruttamento schiavistico. Come negli anni d'antichità, grandi gruppi criminali, spesso transnazionali, reclutano e catturano le donne con la forza, la ringaccia o li inganno, a volte anche con pensi più subdoli, approfittando della condizione di povertà in cui si trovano sia loro che le loro famiglie. Un'altra forma di schiavitù è quella di riscontrare anche nel settore agricolo, forestale, ma anche nella pesca, che globalmente conta circa 1,2 a 3 miliardi di lavoratori. In questo numero, estremamente, circa 3,5 milioni lavorino in condizioni di schiavitù. In molti paesi, infatti, il lavoro agricolo è poco regolato e la prestazione legale dei lavoratori talvolta è debole e, se non del tutto, assente. Quindi, dietro al cibo e alla servataula, posto che esserci le mani sfidite dei lavoratori, stagionali coprono in condizioni fuori da ogni regola, da ogni dignità uguale. E questo fenomeno non riguarda solo armi stagiate nei paesi poveri. Ciò che accade nello Stato di Michigan, il più grande produttore di vertigli negli Stati Uniti, è che bambini, per lo più immigrati al Messico, vengono sfruttati nei campi per raccogliere frutti, perché hanno le mani più piccole, quindi più adatte a raccogliere piccole bacche. Ma questo non è niente in confronto a un bambino di dieci anni che può usare una K47 come un adulto. Non chiede paghe, si fa indottrinare e controllare ovviamente più facilmente un adulto, affronta il pericolo con maggiore inconscienza attraverso campi inati, o si intruffola come una spia nei territori nemici. Alcuni sono regolarmente mutati agli eserciti nei loro paesi, altri fanno parte di armate irregolari in opposizione ai governi, ma in entrambi i casi non vivono una vita che da bambini. Si dice che alcune ragazze escono come volontari, in questo caso le cause possono essere diverse, per lo più c'è di mezzo la fame, il bisogno di protezione, talvolta anche il sostrato della vendetta. Infatti un motivo può essere una certa cultura di violenza, oppure il desiderio di vendicare atrocità con messaggio ai loro parenti o alla loro comunità. E poi non parlare dei bambini e delle bambine costrette a voli forzati, vittime di traffici sessuali o se legate come squatteri. Al mondo su mille persone tre sono schiave, ma quindi come possiamo combattere queste forme di schiavitù? Beh, in primo luogo dobbiamo essere consapevoli del problema e diffondere la conoscenza di questo tema. Infatti è questo l'obiettivo di questo podcast, sensibilizzare e prenderci consapevoli del fatto che nonostante molti consideri una schiavitù relegata al passato, ciò dimostra che è ancora una piega delegante nella nostra società.